Samsung vuole conquistare i muri delle smart city

di Piero Macrì ♦ Si chiama digital signage la comunicazione visiva dell’era digitale, quella che sostituirà la cartellonistica tradizionale. Già ora comune nel paesaggio delle metropoli asiatiche, l’urban digital information & advertising display diventerà  uno degli elementi imprescindibili della smart city. Un mercato globale cresciuto l’ultimo anno al ritmo del 12%. Parla Stefano Biasi,manager b2b & Go-To-Market della filiale italiana del colosso sudcoreano, il principale player assieme a Lg, Goodview e Nec

Il rapporto con l’ambiente con cui quotidianamente ci confrontiamo è sempre più caratterizzato da un’esperienza digitale che passa attraverso la percezione visiva. Immagini e video abilitano l ’interazione con il mondo esterno, e ridefiniscono in questo modo il contesto sociale e lavorativo. Ecco che, ad esempio, la digital signage o segnaletica digitale diventa il futuribile paradigma urbano che rende implicito l’utilizzo di display di ogni forma e dimensione per offrire servizi di comunicazione, informativi e di intrattenimento. Una prospettiva che richiama le immagini di Blade Runner, il film diretto da Ridley Scott nel lontano 1982, ambientato nell’allora avveniristica Los Angeles del 2019, il cui tratto estetico urbano era contrassegnato dalla predominanza di display digitali.

In qualche modo, in alcune città del mondo asiatico, quella rappresentazione metropolitana oggi esiste davvero, ed è destinata ad affermarsi ulteriormente soprattutto attraverso l’avvento di quella che potremmo definire l’era dell’urban digital information & advertising display. Quali, dunque, al giorno d’oggi le possibili applicazioni di segnaletica digitale in ambienti indoor e outdoor? Quali i possibili sviluppi della tecnologia in relazione all’affermazione dell’IoT e agli scenari della smart city? Ecco le riflessioni più significative nate nel corso di un incontro con il management di Samsung Electronics Italia. Secondo le ultime rilevazioni Idc, la multinazionale coreana è leader di mercato del digital signage con una share globale del 33,9%. A testimonianza del protagonismo di Samsung in questo settore tecnologico va citato il recente progetto The Wall, una delle più grandi strutture digital signage al mondo realizzata presso il nuovo aeroporto di Instanbul, dove sono stati allestiti 700 schermi Lcd e Led per una copertura corrispondente a 1.012 metri quadrati. Un videowall per la dimensione complessiva di 193 metri quadrati accoglie i viaggiatori presso l’imbarco per le partenze internazionali offrendo tutte le informazioni di dettaglio così come contenuti di intrattenimento.







 

The Wall all’ aeroporto di Istanbul

3,5 milioni di unità digital signage vendute nel 2019. Samsung domina il mercato

Sempre secondo le secondo stime Idc nel 2018, nell’ambito del mercato digital signage, si sono venduti nel mondo 3,5 milioni di display per una crescita complessiva anno su anno di circa il 12%. Una dinamica che si prevede possa continuare anche nel futuro a breve: basti pensare che le previsioni di vendita per il 2020 sono di 4,4 milioni di unità. La classifica dei fornitori – dati Idc riferiti al secondo trimestre 2018 – vede al primo posto Samsung con il 33,9% di market share. Di gran lunga distanziati i rivali più prossimi. Tra questi, Lg cui viene accreditato un market share dell’8,5%; vengono poi Goodview (8%) e Nec (7,4%). Le aree geografiche che evidenziano la crescita più sostenuta sono l’America Latina e l’Asia Pacifico. Se gli schermi più venduti sono quelli con una risoluzione 1920×1080, la crescita maggiore anno su anno viene registrata dalle vendite di unità display con risoluzione 3840×2160, aumentate di 4 volte. In termini di dimensioni la crescita maggiore è stata invece evidenziata da display a 32 e 43 pollici.

 

Digital signage Samsung

Smart Signage, la nuova dimensione IoT della segnaletica digitale

Con l’avanzare di un’economia 4.0 appare oggi riduttivo parlare di segnaletica digitale. E’ più corretto utilizzare il termine smart signage, segnaletica intelligente, poiché gli schermi che arredano oggi gli spazi urbani – piazze e negozi, stazioni e uffici pubblici, alberghi e aeroporti – sono oggetti che possono essere gestiti con Content Management Systems che permettono di pianificare la programmazione dei contenuti anche in virtù di una serie di variabili coerenti con una logica IoT. In un aeroporto o in una stazione la scelta può variare in funzione del flusso del pubblico in arrivo o in partenza; in una banca può essere determinata dalle promozioni dei servizi in corso e dall’attualità economica e finanziaria; in un fashion store può essere determinata dalle condizioni metereologiche o da eventi di settore, si pensi alle settimane della moda a Milano. «In un mondo che ha sempre più bisogno di comunicazione e che utilizzerà sempre più l’estensione dell’internet delle cose, il digital signage si afferma come la finestra attraverso la quale le informazioni vengono rappresentate e scambiate per raccontare e condividere servizi», afferma Stefano Biasi b2b & Go-To-Market manager di Samsung Electronics Italia.

L’avvento dell’urban digital information & advertising display

Display digitali hanno da tempo sostituito i tradizionali tabelloni informativi e sono diventati la punta di diamante per intraprendere il passaggio dalla tradizionale cartellonistica pubblicitaria all’urban digital information & advertising display. E’ un qualcosa che si è affermato rapidamente nelle città asiatiche dove la velocità con cui sono state metabolizzate le nuove tecnologie è stata di gran lunga superiore a quella che ha interessato l’Europa. In Corea del Sud a Seoul, a Kuala Lumpur in Malesia, a Hong Kong e Singapore la cartellonistica è stata ampiamente surclassata dal digital advertising e ha consentito di attuare una sostanziale rivisitazione degli spazi pubblicitari. Aeroporti, stazioni, negozi e centri commerciali sono diventati i luoghi della nuova esperienza sensoriale. Schermi di grandezza variabile costituiscono l’elemento caratterizzante il paesaggio delle grandi metropoli. «I display attuali – sempre più sottili, leggeri e ad alta risoluzione – consentono di combinare in modo efficace contenuti di natura informativa e advertising, soluzione ideale per comunicare in aeroporti, banche o qualsiasi tipo di attività commerciale», dice Stefano Biasi.

 

Digital signage Samsung
La customer experience visuale per una relazione più immediata e coinvolgente

Grazie al grande sviluppo che ha contrassegnato le soluzioni Led associate ai display informativi è ora possibile assemblare videowall delle più diverse composizioni e grandezze. «Così come l’affermazione di dispositivi mobili ha comportato la diffusione di nuove interfacce grafiche, reinterpretando lo stesso rapporto uomo macchina, così il digital signage determina una progressiva affermazione di una customer experience visuale, negli spazi pubblici e commerciali, offrendo una relazione con i clienti e utenti più immediata ed efficace». Parlare di digital signage ha una valenza diversa dal passato. «Più corretto parlare di smart signage, poiché i display che oggi possono utilizzati per arredare spazi di misura variabili rendono possibile gestire contenuti indipendenti attraverso software dedicato». Nel retail questa tecnologia viene utilizzata per favorire il customer engagement, coinvolgere il cliente per incentivare e migliorare l’esperienza di acquisto nel punto vendita. Un qualcosa che ha iniziato ad essere sperimentato nei negozi di moda più esclusivi, e che ora si estende gradualmente a gran parte del settore retail. Diverso approccio, ma obiettivo comune quello che si realizza in aeroporti e stazioni dove il video diventa elemento predominante di interazione con il pubblico, migliorando la distribuzione di contenuti multimediali, sia in contesti outdoor che indoor.

 

Mediaport, aeroporto di Istanbul
The Wall Professional, la soluzione Led modulare di Samsung

Display Led con elevata potenza, sono capaci di fondersi con tutti gli ambienti professionali senza limitazioni di spazio o dimensioni. «Possiamo fornire a qualsiasi azienda gli strumenti per assicurare un’esperienza che possa catturare l’attenzione dei clienti e tradursi in una significativa crescita del business», commenta Biasi. «The Wall Professional, soluzione a MicroLed modulari, permette un’esperienza visiva del tutto nuova, con una risoluzione ancora più elevata e un nero ancora più nero. Il design modulare di questi display, che sono di fatto delle mattonelle variamente combinabili, li rende particolarmente versatili e adatti ad essere posizionati all’interno delle sale riunioni, in un museo, in uno showroom, in un punto vendita o perché no, nell’ufficio direzionale di una qualche azienda».

MagicInfo, il potere software per la segnaletica digitale

Il software MagicInfo, giunto alla versione 6, semplifica la gestione e la distribuzione dei contenuti anche da remoto su tutti i display The Wall Professional. Rappresenta una vera e propria piattaforma di gestione dei contenuti che consente alle aziende di creare, pianificare e distribuire contenuti in tutta la propria rete digital signage. La piattaforma è basata sul sistema operativo Tizen 4.0, che offre funzionalità software e hardware per supportare la gestione da remoto consentendo ai team che si occupano dei contenuti di aggiornare il design e le pianificazioni dei messaggi da qualsiasi posizione e in qualunque momento. «MagicInfo 6 assicura controlli di integrità, rilevamento degli errori e risoluzione dei problemi», spiega Stefano Biasi. La piattaforma è compatibile con tutte le soluzioni signage basate sul sistema operativo Tizen 4.0, inclusi The Wall Professional, i display Intelligent Uhd serie Qmn e Qbn e il signage a Led serie If».














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