Alla scoperta di Matix, l’IIoT per gli stampi di produzione di AzzurroDigitale Machine Integration

Marco de’ Francesco ♦︎ Trasformare la gestione degli stampi, aumentando la collaborazione lungo la filiera di fornitori di stampi e servizi di stampaggio. Questo l'obiettivo della soluzione sviluppata dallo spin off di Azzurrodigitale e utilizzata da clienti come Electrolux, Nice, Philips e Bewi. Matix Box: sensore IoT per stampi di produzione. La piattaforma di gestione Matix enterprise asset management. Ce ne parla Riccardo Pistorello di Azzurrodigitale Machine Integration. Il caso Industrie Ilpea spiegato dall'head of procurement Antonio Furci

Grazie alla tecnologia NB-Iot i dati acquisiti vengono inviati e salvati nel cloud

C’è una questione che riguarda tanti settori della manifattura, dall’automotive al packaging, dall’aerospazio al Bianco, e ad altri: quella della gestione degli stampi di produzione. È più rilevante di quanto non si possa immaginare d’acchito. Infatti, gestire in modo proattivo questi asset, prevenendo rotture e pianificando le manutenzioni permette di prolungare la durata degli stampi, riducendo fermi e limitando spese impreviste. Inoltre, stampi in buone condizioni sono fondamentali per mantenere la qualità dei prodotti: variazioni anomale dei fermi e dei tempi ciclo possono indicare problemi di consistenza o di carenza di proprietà richieste dei materiali utilizzati. Infine, conoscere la produzione in tempo reale consente di pianificare in modo più accurato quella futura, adattandola alla domanda effettiva e evitando sovrapproduzioni o scorte eccessive. C’è però un problema: normalmente ci si affida a stime e a previsioni, che hanno sempre il difetto di non riuscire a cogliere il “momento”, il lasso di tempo in cui lo stampo fatalmente si degrada. Lo sa bene “AzzurroDigitale Machine Integration”, lo spin-off deep tech di AzzurroDigitale, società patavina che opera nei progetti di digitalizzazione del mondo manifatturiero: lo spin-off, guidato dall’ad e co-fondatore Riccardo Pistorello, con soli 10 dipendenti ha dato vita a Matix, una soluzione di Enterprise Asset Management che combina una piattaforma software e un set di sensori IoT per l’acquisizione dati dagli asset produttivi. Tanto che l’azienda fornisce più di 30 multinazionali, tra cui Electrolux, Nice, Philips e Bewi.

Cos’è esattamente Matix?

Matix è una soluzione software e IoT che consente di trasformare la gestione degli stampi, aumentando la collaborazione lungo la filiera di fornitori di stampi e servizi di stampaggio. Matix Eam è piattaforma software cloud che semplifica la gestione del ciclo di vita di asset produttivi come gli stampi, digitalizzando i processi di manutenzione e automatizzando l’analisi di efficienza, e prossimamente integrerà anche tutti gli strumenti digitali per la gestione del processo di acquisto degli stampi. Matix Box invece è uno dei sensori Industrial IoT sviluppati e prodotti da AzzurroDigitale. È, fisicamente, una “scatola nera” poco più grande di un pacchetto di sigarette che si installa sugli stampi in modo indipendente. Raccoglie dati sul loro utilizzo, sull’efficienza produttiva e sulla posizione in tempo reale; e li trasmette al cloud attraverso la rete cellulare.







La Matix Box è una “scatola nera” poco più grande di un pacchetto di sigarette che si installa sugli stampi in modo indipendente

Matix Eam e Matix Box consentono di creare il passaporto digitale dello stampo, riducendo la complessità gestionali, semplificando l’accesso alle informazioni e ai dati e abilitando la pianificazione della manutenzione in base ai dati raccolti sul campo, riducendo il rischio di eventi imprevisti e indisponibilità degli asset produttivi. Infine, aiuta l’azienda proprietaria a migliorare la collaborazione con fornitori che ricevono gli stampi in prestito d’uso, dando loro uno strumento in grado di aiutarli ad ottimizzare la gestione quotidiana della produzione e della manutenzione.

Ne abbiamo parlato con Pistorello e con Antonio Furci, head of procurement di Industrie Ilpea (azienda di Malgesso, Varese, che progetta e realizza componenti in materiali plastici, magnetici e gomma), che ha utilizzato la tecnologia di Matix.

La piattaforma Matix per il monitoraggio delle stampe industriali da remoto da parte delle delle aziende. Ne parliamo con Jacopo Pertile, co-founder di AzzurroDigitale

Come e quando nasce Matix 

Si diceva che la società che produce Matix, la “AzzurroDigitale Machine Integration” nasce come spin-off di AzzurroDigitale nell’ottobre 2022. Si era tenuto un round di investimenti che aveva consentito ad alcuni partner di fornire il capitale necessario. Ma questo, in un certo senso, è lo step finale. Matix deriva infatti da un movimento attuato nel 2021, quando De’ Longhi ed Electrolux avevano ingaggiato AzzurroDigitale per capire se si poteva digitalizzare la gestione degli stampi sfruttando l’IoT. Dopo un anno e mezzo di fase prototipale si era arrivati al prodotto in fase embrionale, con funzionalità minime.

«Solo dopo è iniziata l’avventura. In pratica, il sistema AzzurroDigitale è questo: prima sviluppa un prodotto per venire incontro alle specifiche esigenze di un’azienda; poi, se questo prodotto è valido, si allarga il campo ad altre imprese, anche di settori diversi» – afferma Pistorello. Tra i principali investitori, l’azienda di consulenza Auxiell, a cui si sono aggiunti manager e imprenditori, come Vincenzo Regazzoni (ex chief manufacturing officer di Ferrari) e Francesco Beraldi (presidente di Talent Garden Med e investitore “seriale” in start-up), e, infine, alcuni dipendenti di AzzurroDigitale.

Che cos’è Matix

1) Un enterprise asset manager

«Per la precisione, non è uno strumento per il controllo della produzione, non è un Mes; piuttosto, è un enterprise asset manager, cioè si occupa di gestione e manutenzione degli asset produttivi durante il loro intero ciclo di vita.» – afferma Pistorello. Il fatto è che gli stampi sono molto costosi, spesso sono affidati in prestito d’uso a fornitori in diverse parti del mondo e hanno un impatto molto rilevante sulla produzione; normalmente, non sono né intelligenti né connessi.

2) La scatola nera

Il dispositivo trasmette dati al cloud durante tutto il ciclo di vita dell’asset

Matix Box è un sensore IoT di 8 per 4 cm che si installa sulla parte mobile dello stampo, per diventarne parte integrate e costituire la sua identità digitale. Trasmette dati al cloud durante tutto il ciclo di vita dell’asset. «Il device è sempre attivo e connesso: geolocalizza l’asset e valuta la sua operatività. Funziona in tutto il mondo grazie al roaming cellulare. In sintesi, lo stampo diventa intelligente e invia input e allarmi alla piattaforma gestionale» – afferma Pistorello. Matix Box utilizza un sensibilissimo accelerometro per misurare impatti e spostamenti. «Il dispositivo è stato testato per diversi processi industriali, ad oggi il primo ad essere certificato per il metal stamping, ma lavora perfettamente anche nei processi di iniezione plastica e gomma, fino anche alle lavorazioni ad alte temperature come la pressofusione» – rimarca Pistorello.

3) La piattaforma di gestione

Matix Eam riceve informazioni sullo stato di salute degli stampi, dalle battute effettuate durante il ciclo di vita, all’efficienza e le anomalie di processo. Attraverso allarmi impostabili, l’utente può effettuare un monitoraggio efficacie del parco stampi, guidato e aiutato da Matix. Inoltre, grazie ai dati raccolti e ai suggerimenti della piattaforma, è possibile creare dei piani di manutenzione dettagliati e monitorare l’aderenza agli stessi con procedure personalizzabili, ma anche raccogliere informazioni circa eventuali rotture o manutenzioni impreviste, figlie di incidenti o incuranza. Analizzando queste informazioni, grazie anche alle statistiche calcolate da Matix Eam è possibile adattare i piani di manutenzione e ottimizzare le performance degli asset. La piattaforma integra intelligenza artificiale e machine learning per una gestione ottimale e semplificata degli asset produttivi, un controllo accurato della catena di fornitura interna o in outsourcing. L’utilizzo di un sistema di asset management come Matix, pensato proprio per la complessità che ruota intorno al ciclo di vita degli stampi, consente di standardizzare ed efficientare le attività.

I vantaggi più rilevanti 

«Il vantaggio più rilevante di Matix è sicuramente la semplicità di utilizzo e le funzionalità pensate proprio per la gestione di asset complessi come gli stampi. Inoltre, la combinazione di una piattaforma gestionale con dei sensori IoT connessi e plug-and-play aumenta sensibilmente le potenzialità dello strumento. Nel settore dello stampaggio plastica non mancano i “conta-colpi”, ma in genere sono tarati su tempi ciclo standard generalmente lunghi; con Matix parliamo di tempi ciclo elevatissimi» – afferma Furci. «Nelle lavorazioni meccaniche, ad esempio, come la tranciatura dei metalli, Matix è un game changer: le presse non sono in genere molto avanzate e passare da 30 a 35 colpi al minuto significa realizzare saving importanti» – continua Furci.

Come sono trasmessi e acquisiti i dati 

La dashboard Matix integra intelligenza artificiale e machine learning per una gestione ottimale degli asset e un controllo accurato della supply chain

Grazie alla tecnologia NB-Iot i dati acquisiti vengono inviati e salvati nel cloud. Ma cos’è la tecnologia NB-IoT? Anzitutto la sigla è l’acronimo di Narrowed Internet of Things: in pratica, si tratta di uno standard di comunicazione wireless progettato per le applicazioni di IoT. Utilizza una banda stretta di frequenza per la trasmissione dati. Questo significa che i segnali sono più concentrati, e ciò consente una migliore penetrazione degli edifici e una maggiore copertura rispetto ad altre tecnologie. NB-IoT è progettata per dispositivi a basso consumo energetico: questo è particolarmente importante per le applicazioni nello shopfloor, dove la durata della batteria può essere un fattore critico. Supporta un gran numero di dispositivi connessi contemporaneamente su una singola cella, offre una lunga portata di copertura e un’implementazione economica in termini di costi di infrastruttura. La tecnologia NB-IoT è stata standardizzata dal 3rd Generation partnership project (3Gpp), che è il gruppo di uniformazione globale per le comunicazioni mobili, e viene supportata da molte reti cellulari in tutto il mondo. «Il 2G e il 3G non erano performanti; per questo motivo abbiamo scelto questa nuova tecnologia, che consente una trasmissione efficace dei dati e le batterie dei nostri devices, possono durare anni» – sottolinea Pistorello. «Si pensi al vantaggio di trasmettere i dati in cloud senza passare per i gateway industriali. Di norma, questi sono progettati per connettersi tramite cavi Ethernet, seriale o altri tipi di cavi. Quindi, il ricorso a NB-IoT facilita la velocità di introduzione, semplificando la gestione degli spazi nello shopfloor» – afferma Furci.

La piattaforma

È possibile consultare lo stato dei propri asset connettendosi alla dashboard online da tutti i dispositivi desktop o mobile. «Abbiamo appena rilasciato una nuova versione del software, ancora più avanzato in termini di funzionalità per il cliente, specialmente per quanto riguarda la gestione della manutenzione. Inoltre stiamo integrando nuove tipologie di sensori che andranno ad aumentare gli insight predittivi che Matix sarà in grado di dare all’utente» – afferma Pistorello. «La soluzione di Matix è molto adatta ai controlli immediati, ma anche all’immissione di dati per confermare l’effettuazione delle attività. In genere, in produzione è difficile disporre di una dashboard che non utilizzi il classico semaforo bianco, rosso e verde. Qui invece si tracciano le operazioni effettuate e si viene avvisati in anticipo per quelle da realizzare, e ciò ha un grande rilievo per la manutenzione preventiva e per la pianificazione della produzione» – afferma Furci.

Le risposte alle domande e i fornitori terzi 

Si tenga presente che quando un’azienda affida gli stampi ai terzisti, in genere in comodato d’uso, di norma perde completamente la visibilità sulla loro operatività. Non con Matix. «Se l’asset è intelligente, è visibile dovunque e chiunque lo utilizzi» – afferma Pistorello.
«Matix stimola la collaborazione tra cliente e fornitore. I terzisti che stampano utilizzano gli asset ricevuti in prestito d’uso, svolgendo le manutenzioni ordinarie e straordinarie, condividendo informazioni circa la salute e l’efficienza degli stampi al cliente che può supportare il fornitore al fine di migliorare le performance. I costruttori di stampi possono avere informazioni sull’utilizzo dei loro stampi, per perfezionare i propri prodotti e raccomandare strategie di manutenzione» – afferma Pistorello. Insomma, Matix consente di effettuare una gestione degli asset produttivi in maniera integrata con tutta la supply chain, riducendo in modo importante email, telefonate, ispezioni, trasferte per focalizzarsi su attività a maggior valore aggiunto.














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