TOP500+ 2019 MONZA E BRIANZA. Un fatturato complessivo da record: 52,5 miliardi di euro

La percentuale di aziende di Monza e Brianza in utile cresce dall’88% all’89% e il reddito di esercizio complessivo passa da 1,5 miliardi di euro nel 2017 a quasi 2 miliardi in somma algebrica nell’attuale edizione. Le aziende di questo territorio sono dinamiche e sane. A dirlo la ricerca realizzata dal Centro studi Assolombarda, promossa da Assolombarda in collaborazione con PwC e con il sostegno di Banco BPM

Non è un rito, ma un carotaggio nella profondità di uno dei territori più resilienti d’Italia. In grado, ogni anno, di fotografare il presente, aprire agli scenari futuri. E indicare modelli all’intero Paese. Stiamo parlando di TOP500+ 2019 Monza e Brianza, – il progetto di ricerca e di analisi dei dati economico-finanziari realizzato dal Centro studi Assolombarda, promosso da Assolombarda in collaborazione con PwC e con il sostegno di Banco BPM.

Anche quest’anno TOP 500+ ha saggiato lo “stato di salute” delle 800 migliori realtà imprenditoriali (ordinate per fatturato 2018) della provincia di Monza e Brianza che abbiano ricavi compresi tra 3,6 miliardi a 8,8 milioni di euro.







 

Il campione dei campioni

La ricerca condotta dal Centro studi di Assolombarda, guidato da Valeria Negri, ha considerato 800 società con sede legale e/o operativa nella provincia di Monza e Brianza. Si tratta di aziende con stato giuridico attivo e con attività principale nei settori dell’industria, dei servizi e del commercio. La ricerca non include le società assicurative, finanziarie, creditizie, fatta eccezione per le holding di gruppi industriali che redigono bilancio consolidato.

Anche dal punto di vista geografico la fotografia scattata dal Centro studi è esaustiva: sono 54 (su 55) infatti, i comuni della provincia di Monza e Brianza in cui ha sede legale e/o operativa almeno una delle aziende “top”.

 

I numeri di TOP 500+

Ebbene, il fatturato complessivo di TOP500+ 2019 è di 52,5 miliardi euro con un risultato di esercizio che in somma algebrica sfora i 2 miliardi. Ancora un record, anno su anno. Se l’edizione TOP 500+ 2018 (dunque su bilanci 2017) aveva vantato 48,2 l’edizione di quest’anno segna un +8,8%. Miglioramento, anche se meno consistente, anche per l’Ebitda sul fatturato mediano (da 6,1% a 6,2%) e il Roe mediano, che sale da 10,8% a 11,5%.

La percentuale di aziende in utile cresce dall’88% all’89% e il reddito di esercizio complessivo passa da 1,5 miliardi di euro nel 2017 (in calo in quell’anno dagli 1,9 miliardi del 2016) a quasi 2 miliardi in somma algebrica nell’attuale edizione.

 

Il manifatturiero guida la carica degli 800

Alla domanda su quale sia il motore trainante di questo territorio, la risposta è secca: l’industria. Sono ben 433 (il 54,1%, del campione) le aziende industriali presenti in classifica e producono ricavi per oltre 30 miliardi di euro, pari al 59% di quelli complessivi delle 800 imprese incluse nel ranking.

Con la componente manifatturiera a far da guida con 394 imprese, per ricavi totali pari a 29,3 miliardi di euro. Nel dettaglio, in termini di numerosità i settori manifatturieri trainanti: sono macchinari (67 aziende), prodotti in metallo (47 aziende), chimica e affini (39 aziende), gomma-plastica (39 aziende), legno e arredo (32 aziende). Per quanto riguarda il fatturato, l’ordine si scompagina: alla chimica e affini (5,7 miliardi) seguono: prodotti in metallo (3,3 miliardi), elettronica (2,8 miliardi), macchinari (2,6 miliardi) e gomma-plastica (2,3 miliardi).

 

Dopo l’industria, il macro settore più rappresentato è il commercio che vede in classifica 268 aziende, con un fatturato complessivo per 17,7 miliardi di euro. Al suo interno prevalgono le aziende che svolgono attività all’ingrosso, sia per numero (235) che per volume di vendite (12,6 miliardi), mentre quelle del commercio al dettaglio sono 33 e producono ricavi complessivamente per 5,1 miliardi.

Infine, il macro settore servizi è rappresentato nella classifica da 99 aziende con fatturato totale pari a 4 miliardi di euro.

 

Le magnifiche 10

Guardando alle prime 10 aziende (Top performer) in cima alla classifica per fatturato si scopre che le prime sei aziende superano il miliardo di euro: prima, Esprinet (Vimercate); seconda, Mediamarket (new entry nella top 10, che nel 2018 ha trasferito gli uffici headquarter a Verano Brianza); terza BASF Italia (Cesano Maderno); quarta STMicroelectronics (Agrate Brianza), quinta Decathlon Italia (Lissone), sesta Candy (Monza).

Seguono, con poco distacco, le altre quattro aziende che completano la top 10, con fatturati compresi tra 977 e 763 milioni di euro: Roche (Monza), Gruppo Fontana (Veduggio con Colzano), SOL (Monza) e, decima, Vender (Brugherio).

 

Aziende sane e focalizzate, con le piccole non stanno a guardare

Se si guarda alla “gestione caratteristica”, ossia alle attività più core delle aziende di Monza e Brianza, occorre puntare l’attenzione sull’Ebitda (in percentuale sul fatturato). Il Centro Studi di Assolombarda ha ordinato in base ad esse le prime 50 imprese che rientrano nella Top500+.

Questa classifica “ristretta” è composta da imprese che presentano un Ebitda in rapporto al fatturato superiore al 20%, e in particolare da una top five, che raccoglie società con l’indicatore superiore al 50%: Cisco Renting (91,61%), Hallstar Italia (55,19%), Rottapharm (51,40%), CHG-Meridian Italia (51,27%), Ei Towers (50,43%).

Le 50 aziende analizzate hanno ricavi compresi in un ampio range che va da 553 a 9 milioni euro, dimostrando che le performance nella gestione caratteristica vanno al di là della dimensione del fatturato e che anche per le imprese più piccole è possibile raggiungere marginalità elevate e addirittura superiori a quelle delle grandi imprese. Le top 50 si caratterizzano, inoltre, per il contenuto livello di indebitamento finanziario (37 hanno un Debt/equity ratio sotto lo 0,3 e, per 25, l’indice è addirittura pari a zero).

Inoltre, in termini di redditività del capitale proprio, ossia di Roe (Return On Equity), ben 42 vantano un indice a doppia cifra. Sono dunque aziende particolarmente sane e ben focalizzate sullo svolgere al meglio ed efficientemente il loro core business.

 

Che dinamismo!

I risultati complessivi relativi a Ebtda e Roe derivano da una forte dinamica di ascese e discese che ha riguardato gran parte delle aziende in classifica.

Rispetto alla classifica dello scorso anno, 86 escono per ragioni oggettive, mentre 714 confermano la loro presenza anche in questa edizione. I movimenti interni alla classifica di queste 714 imprese sono tuttavia numerosi: 348 guadagnano posizioni, 350 scendono e appena 16 sono stabili.

 

I comuni al top

Le imprese in classifica nell’edizione 2019, si distribuiscono in 54 dei 55 comuni della provincia. Dall’analisi emergono differenze sostanziali nella concentrazione delle imprese a seconda che si consideri il fatturato o il numero di aziende presenti.

Tra i comuni “top” per totale ricavi delle aziende in classifica, Monza è la regina, con 11,2 miliardi di euro di fatturato complessivo (il 21,4% del totale) e si trova anche a capitanare la classifica per numero di aziende (132, il 16,5% del totale).

Il secondo comune per fatturato è Vimercate, con 8,4 miliardi di euro e 80 aziende residenti, seguito da Agrate Brianza, con 4 miliardi e 47 aziende. In quarta e quinta posizione si attestano Lissone e Cesano Maderno, con 2,6 e 2,5 miliardi di euro. In termini di numerosità, tuttavia Cesano Maderno occupa la nona posizione con 25 aziende.

 














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