Innovazione? Il matrimonio fra tech e scienze della vita. Ecco come

di Piero Formica* ♦︎ La pandemia ha spostato in avanti le frontiere del medicale e portato ai piani più alti le tecnologie digitali. La genomica e le soluzioni in silicio altamente integrate per la trasmissione a banda larga di dati, voci e video hanno trasformato la progettazione e lo sviluppo accelerato dei vaccini. In futuro? L'intelligenza artificiale sosterrà la medicina di precisione personalizzata e a distanza. E sull’agritech…

Non mancano le opportunità per conquiste imprenditoriali conseguenti a scoperte rivoluzionarie ed a tecnologie promettenti nei settori della salute, dell’alimentazione, del cambiamento climatico e dell’energia. Opportunità per chi? Un interrogativo che nasce dal fatto che siamo in presenza di marcate disuguaglianze nell’accesso alle cure, ai farmaci, al cibo, nel poter respirare aria pulita, nel disporre e nell’usufruire di fonti energetiche. Per cogliere le opportunità e nel contempo rispondere a questi bisogni assoluti ancora insoddisfatti in tante comunità, spetta all’imprenditorialità operante in campi così vitali per la sopravvivenza delle specie dotarsi di processi decisionali in linea con l’equità.

Salute, sanità e benessere

Mentre la popolazione mondiale invecchia, ma non è sempre più sana, la perturbazione causata dalla pandemia ha spostato in avanti le frontiere delle scienze della vita e portato ai piani più alti le tecnologie digitali. Con la sanità che ne risulta sconvolta, si affacciano all’orizzonte nuove mentalità e pratiche imprenditoriali stimolate dalla trasformazione del pensiero (Figura 1). Da un’altra prospettiva, s’intravede la possibilità di autocurarsi in modo efficace. Contando su informazioni consegnate al telefono cellulare nelle tasche e messe a disposizione di tutti coloro che hanno bisogno di condividerle, si presenta in scena un nuovo tipo di paziente – il prosumer, consumatore che è anche attore nel processo di produzione del suo stare bene. Egli è corresponsabile della cura della sua salute e, pertanto è attivamente impegnato nel passaggio alla prevenzione, alle cure personalizzate e anticipate. Automonitoraggio e autotrattamento della salute permetteranno di ridurre i costi.







Dall’archiviazione analogica all’archiviazione digitale, il salto tecnologico ha permesso ai visionari creativi di osservare l’Universo Salute con nuovi occhi. La crescita esponenziale nella potenza di calcolo e il Quantum Computing in vista rendono possibile l’impensabile. Si pensi alla genomica e alle soluzioni in silicio altamente integrate per la trasmissione digitale a banda larga di dati, voci e video che hanno trasformato la progettazione e lo sviluppo accelerato dei vaccini. Per il futuro, c’è da guardare con immaginazione dove la salute digitale e l’intelligenza artificiale avranno progressivamente un impatto sulla durata della vita umana sostenuta dalla medicina di precisione personalizzata. È confortante vedere gli studenti di ingegneria e i loro professori collaborare con i medici per plasmare un futuro di scoperte senza fine. Siamo collettivamente connessi per condividere e prendere in carico l’accelerazione dei progressi scientifici e tecnologici e le trasformazioni imprenditoriali che portano a una vita migliore. Le donne accademiche che dal loro background scientifico hanno tratto valori imprenditoriali di cui beneficia l’umanità sono tra i maggiori protagonisti di tali trasformazioni. Con uno sguardo a volo d’uccello si svelano nuove imprese di successo sorte:

  • dalla terapia genica per sopprimere alcune forme di cecità;

  • dall’ingegneria dei tessuti per produrre parti di ricambio destinati a essere impiantati nel corpo umano;

  • dall’esplorazione dei microbi per la salute e la nutrizione, (in particolare, i batteri gastrointestinali);

  • dagli studi di biologia cellulare e molecolare della cicatrizzazione per sviluppare nuovi farmaci che prevengono le cicatrici (un grande problema medico per le persone che soffrono di ustioni, subiscono grandi interventi chirurgici o sono vittime di incidenti stradali);

  • dalle tecnologie che eludono la necessità di farmaci nel trattamento delle malattie neurodegenerative.

In lode del cibo nutriente

Uno use case di frontiera, associata alla componente di collaboration, è quello del videoconsulto: potrebbe dare ai medici la possibilità di interagire con gli assistiti attraverso soluzioni di videocomunicazione che possano integrare cartelle sanitarie e quant’altro necessario allo svolgimento di questa attività

Scriveva il poeta Wystan Hugh Auden: «Una cultura non è migliore dei suoi boschi. Le civiltà hanno sviluppato molte tecniche per far produrre più cibo alla terra – alcune sostenibili, altre no. La lezione che ho assimilato è questa: che la salute della terra e dell’acqua – e dei boschi, che sono i custodi dell’acqua – può essere l’unica base duratura per la sopravvivenza e il successo di qualsiasi civiltà». Ne consegue un tragitto dello sviluppo economico indirizzato alla soddisfazione dei bisogni della generazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni. Nella nostra età della conoscenza, prima delle risorse animate – dalla forza delle braccia e dalla resistenza dei cavalli da tiro alle macchine e attrezzature – sono le risorse dell’intelletto umano a muovere, mutandoli, i processi produttivi. Se consideriamo che tra circa trent’anni saremo dieci miliardi di abitanti al mondo e avremo bisogno di produrre almeno il 70% in più di cibo, ci si aspetta una profonda innovazione nella produzione del cibo, una produzione che attualmente non si concilia con la salvaguardia del patrimonio naturale.

Gli scienziati insegnano che l’evoluzione del genero umano segue la freccia del ben-essere e del ben-stare in salute. Saremmo, insomma, programmati per sentire appetibile tutto ciò che ci fa bene. I consumatori che evolvono verso modelli di consumo nel segno del ben-essere e del ben-stare cercano di costruire un ponte tra ciò che è appare buono da mangiare e ciò di cui è bene nutrirsi. Rispetto allo stomaco, è la testa che riprende a governare le loro scelte. La domanda di prodotti alimentari ne sarà profondamente influenzata, anche nei paesi emergenti e sovra popolati. Dalla Cina e dall’India al Brasile, una classe media in rapida espansione ha esposto a un forte stress il sistema globale delle risorse naturali e di quelle create dall’agricoltura. Per ogni 1 per cento di aumento nel tasso di urbanizzazione della nazione, la Cina deve aggiungere circa 300 a 400 milioni di metri quadrati di abitazioni, consumare circa 1.800 chilometri quadrati di terra, pompare 140 milioni di metri cubi di acqua potabile, generare 640 milioni di kilowatt di energia, e smaltire 1,14 miliardi di metri cubi di acque reflue ogni anno.

Ci troviamo di fronte all’arduo compito di trovare il bandolo di una matassa aggrovigliata i cui fili sono:

  • L’aumento del consumo di cereali che dovrà soddisfare la popolazione del pianeta;

  • La domanda di energia da fonti rinnovabili in crescita;

  • L’accesso alla terra coltivabile e al suolo di qualità vieppiù limitato;

  • La riduzione dell’accesso a un’adeguata qualità e quantità di acqua;

  • La non sostenibilità delle attuali pratiche colturali (quella che possiamo chiamare agricoltura «convenzionale»).

Colture con la luce Led
Colture con la luce Led

A risolvere siffatti problemi si trovano in prima fila i giovani che vedono compromesso il loro futuro di ben-essere. Sono loro che cercando soluzioni basate sulla natura per una crescita ‘verde’ agiscono imprenditorialmente a tutto campo tra le scienze della vita e le scienze della terra. Le loro imprese forniscono prodotti, servizi e posti di lavoro economicamente sostenibili e orientati verso un futuro ecologico. L’economista svedese Thomas Andersson ha ricostruito insieme ai suoi colleghi storie imprenditoriali che raccontano come coltivare e ripristinare le risorse naturali in modo sostenibile. In Brasile, l’imprenditoria basata sulla natura progetta “foreste tascabili“. A San Paolo, un’azienda privata ha finanziato l’implementazione di una tale foresta di fronte al suo principale edificio di uffici su un viale molto visibile ai margini del fiume Pinheiros (From nature-based solutions to nature-based economy. A draft withe paper for consultation).

Innescare investimenti e sviluppare capacità imprenditoriale sia nella conservazione e nel ripristino della biocapacità che nella riduzione dell’impronta ambientale contribuisce a ridurre o addirittura eliminare gli impatti ambientali negativi dell’agricoltura. Quindi, minore impiego di combustibile fossile, fertilizzanti, acqua e terra per una produzione alimentare più sostenibile, più produttiva e più sana. Imprenditorialità e innovazioni nelle tecnologie agricole attirano giovani colti. Fondando imprese nell’agritech, essi si impegnano nella sperimentazione di nuove colture in comunità di startup alimentari. Alla condivisione delle opportunità offerte da innovazioni che fanno compiere un salto di qualità alle nostre esperienze di consumatori alimentari, molto contribuisce il dialogo collaborativo tra esperti dell’agricoltura e dell’industria alimentare, imprenditori delle diverse filiere, investitori, leader intellettuali e i media.

 

 

*Piero Formica è Professore di Economia della conoscenza. Senior Research Fellow dell’International Value Institute, Maynooth University, Irlanda. Docente e advisor, Cambridge Learning Gateway, Cambridge, UK. Presso il Contamination Lab dell’Università di Padova e la Business School Esam di Parigi svolge attività di laboratorio per la sperimentazione dei processi di ideazione imprenditoriale














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