I ricavi del 2023 di Enel sono pari a 95.565 milioni di euro, registrando un calo di 44.952 milioni di euro (-32%) rispetto al 2022. Un decremento attribuibile principalmente a tre fattori:
- Generazione Termoelettrica e Trading per i minori volumi di energia prodotti a causa del maggior ricorso alla generazione da fonte rinnovabile in un contesto caratterizzato da una maggiore stabilità del settore energetico e in un regime di prezzi medi di vendita decrescenti rispetto al 2022, principalmente in Italia e Spagna, nonché per effetto del differente perimetro di consolidamento;
- Mercati Finali, per le minori quantità vendute a prezzi decrescenti in Italia e Spagna e per la rilevazione, nel corso del 2022, dei proventi derivanti dalla cessione parziale della partecipazione detenuta in Ufinet per 220 milioni di euro nonché dalla cessione di alcune partecipazioni di Enel X a Mooney Group per 67 milioni di euro; tali effetti sono stati solo parzialmente compensati dall’aumento dei ricavi da vendita di energia elettrica in America Latina, principalmente in Colombia e Perù;
- Enel Grids, per le variazioni di perimetro derivanti dalla cessione, nel 2022, di Celg Distribuição SA (Celg-D) in Brasile e il provento rilevato nello stesso anno per la vendita del 50% della partecipazione detenuta in Gridspertise in Italia. Tali effetti sono stati parzialmente compensati dai positivi adeguamenti tariffari in Italia e in America Latina.
I ricavi di Enel Green Power risultano in aumento rispetto al 2022, prevalentemente per l’incremento delle quantità prodotte da fonte idroelettrica, eolica e solare in Italia, Spagna, America Latina e Nord America e per i proventi derivanti dalle cessioni parziali delle partecipazioni detenute in alcune società in Australia e in Grecia nell’ambito delle operazioni di Stewardship.
I ricavi del 2023 derivanti dalla sola generazione termoelettrica e inclusi nei risultati della Generazione Termoelettrica e Trading sono pari a 14.054 milioni di euro, con una diminuzione di 10.101 milioni di euro (-41,8%) rispetto al 2022. In particolare, i ricavi attribuibili alle attività di generazione a carbone del 2023 si attestano al 3% dei ricavi totali, in decremento rispetto al 4,6% nel 2022.
I ricavi del 2023 includono il provento non ordinario relativo alla cessione di taluni impianti fotovoltaici in Cile, pari a 195 milioni di euro, mentre i ricavi relativi all’esercizio 2022 includevano il provento non ordinario derivante dalla cessione delle attività di trasmissione in Cile, pari a 1.051 milioni di euro.
Il margine operativo lordo ordinario (Ebitda ordinario) del 2023 ammonta a 21.969 milioni di euro, in aumento di 2.286 milioni di euro rispetto al 2022 (+11,6%), principalmente per effetto dell’incremento del risultato derivante dalla gestione operativa dei business integrati (come combinazione dei business di Generazione Termoelettrica e Trading, Enel Green Power e Mercati Finali) pari a 2.627 milioni di euro,
e del miglior risultato delle attività di distribuzione elettrica (Enel Grids) – al netto delle variazioni di perimetro e del provento derivante dalla cessione parziale della partecipazione detenuta in Gridspertise (520 milioni di euro) realizzato nel 2022 – riconducibile essenzialmente agli adeguamenti tariffari rilevati, principalmente, in America Latina.
La variazione complessiva del margine operativo lordo ordinario risente, infine, dei diversi proventi derivanti dalle operazioni di Stewardship perfezionate nei due esercizi a confronto. In particolare, gli effetti positivi connessi alle cessioni parziali delle partecipazioni detenute in EGP Australia (103 milioni di euro) e in EGP Hellas (422 milioni di euro) perfezionate nel 2023 sono risultati inferiori ai proventi delle operazioni eseguite nel 2022 relativi alle cessioni di Ufinet (220 milioni di euro) e delle società del comparto finanziario di Enel X a Mooney Group (67 milioni di euro) oltre che alla già citata cessione parziale della partecipazione detenuta in Gridspertise (520 milioni di euro).
In particolare, l’incremento del margine operativo lordo ordinario (Ebitda ordinario) nel 2023 del business integrato, pari a 2.627 milioni di euro, è riconducibile prevalentemente al miglioramento dei margini sul mercato libero, soprattutto in Italia e Spagna, in un contesto di progressiva normalizzazione del settore energetico rispetto all’esercizio precedente, che ha più che compensato gli effetti negativi delle variazioni di perimetro nei due esercizi a confronto e la riduzione del margine di generazione di energia termica. A tale ultimo riguardo, la maggiore produzione di energia da impianti rinnovabili (+14,5 TWh), prevalentemente da fonte idroelettrica in Italia, Cile, Colombia e Spagna, unitamente al diverso prezzo di vendita nelle attività di trading, hanno parzialmente compensato gli effetti delle minori quantità di energia prodotte da fonte termoelettrica nonché la rilevazione dei provvedimenti regolatori legati al clawback in Italia per 357 milioni di euro.
Il risultato operativo (Ebit) del 2023 ammonta a 10.832 milioni di euro, in diminuzione di 361 milioni di euro (-3,2%) rispetto all’esercizio precedente.
Gli effetti del positivo andamento dalla gestione operativa, tenuto conto delle diverse componenti non ordinarie nei due esercizi a confronto, evidenziate in precedenza, hanno solo parzialmente compensato i maggiori ammortamenti materiali e immateriali e gli impairment registrati nel corso del 2023 rispetto al 2022.
In particolare, nel corso dell’esercizio sono stati effettuati adeguamenti di valore netti per complessivi 1.736 milioni di euro, di cui 1.234 milioni di euro relativi a taluni impianti di generazione eolica e fotovoltaica negli Stati Uniti. Tali impianti sono stati assoggettati alle verifiche di recuperabilità dei valori di carico per effetto principalmente del perdurare di condizioni economiche svantaggiose legate agli oneri di dispacciamento dell’energia prodotta su taluni mercati di riferimento, progressivamente consolidate nel corso del 2023, accompagnate da un generale peggioramento dello scenario macroeconomico. Si evidenzia inoltre che, in Nord America, è stato effettuato un adeguamento di valore pari a 57 milioni di euro sulle attività di Enel X e di 69 milioni di euro sulle attività di Enel X Way e che nel corso dell’esercizio 2023 è stato rilevato un impairment pari a 171 milioni di euro su talune attività in Colombia.
Gli adeguamenti di valore registrati nel 2022, complessivamente pari a 1.361 milioni di euro, sono stati effettuati, in accordo con quanto previsto dal medesimo principio contabile internazionale IFRS 5, sulle attività oggetto di operazioni di dismissione e afferenti principalmente in Brasile a Celg-D (827 milioni di euro) e CCGT Fortaleza (73 milioni di euro) nonché in Argentina a Costanera (174 milioni di euro) e a Dock Sud (116 milioni di euro).
«Abbiamo raggiunto tutti i target relativi al 2023 che avevamo già rivisto al rialzo lo scorso novembre», commenta Flavio Cattaneo, ceo del Gruppo Enel. «Questi solidi risultati sono una chiara testimonianza dell’efficacia delle azioni messe in campo da parte del nuovo management nel corso del 2023, in linea con le nostre priorità strategiche di ottimizzazione del profilo rischio/rendimento, efficienza ed efficacia nonché sostenibilità, sia finanziaria che ambientale. Ribadiamo l’impegno verso il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi fissati in occasione della presentazione del Piano Strategico 2024-2026. In particolare, in linea con quanto annunciato lo scorso novembre, ci aspettiamo ragionevolmente che la remunerazione degli azionisti per il 2024 possa crescere ulteriormente».
