Non solo banche: 4.23 miliardi alle Pmi dalla finanza alternativa

A quanto emerge dal report condotto da School of management del Politecnico di Milano (con il supporto di Unioncamere e Innexta), il ricorso a forme di finanziamento "complementari" è aumentato del 58% rispetto al precedente anno

Giancarlo Giudici, professore ordinario del Politecnico di Milano e direttore scientifico dell’osservatorio crowdinvesting, ha presentato il “4° report sulla finanza alternativa per le Pmi” nel corso dell’edizione 2021 dell’Alt-Finance Day, la giornata della finanza alternativa, organizzata da Innexta in collaborazione con School of Management del Politecnico di Milano, Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Unioncamere nazionale.

In base a quanto emerso da questa ricerca, le risorse mobilitate tra luglio 2020 e giugno 2021 dal mercato della finanza alternativa al credito bancario per le Pmi sono state di circa 4,23 miliardi di euro, con una crescita del 58% rispetto ai dati pubblicati lo scorso anno. La ricerca, infatti, è stata redatta con l’obiettivo di analizzare il mercato della finanza ‘alternativa’ (o sotto alcuni punti di vista ‘complementare’) al credito bancario per le Pmi.







All’interno del report sono riportati diversi casi aziendali di imprese che, grazie al ricorso agli strumenti di finanza alternativa, hanno incrementato la propria competitività e ottenuto vantaggi non solo in termini di maggiore inclusione e diversificazione delle fonti, ma anche di accresciute competenze manageriali, visibilità sul mercato e maggiori opportunità di investimento.

Nonostante sia attivo da tempo, il mercato italiano del private equity e soprattutto del venture capital è ancora sotto dimensionato rispetto alla situazione di Germania e Francia. Da luglio 2020 a giugno 2021 è stato registrato un flusso di 1,22 miliardi di euro per questo mercato, con valori che sembrano essere tornati al periodo pre-pandemia. Nel primo semestre 2021 il dato continua a essere positivo (593 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2020 (102 milioni): le prospettive sono buone grazie alla raccolta che i fondi dedicati stanno conducendo. Nel complesso, private equity e venture capital si confermano i maggiori canali alternativi al credito bancario per le Pmi italiane.

Valori dei flussi di finanziamento da canali alternativi al credito bancario per le Pmi italiane

Le piattaforme di invoice trading italiane hanno mobilitato per le Pmi 1,24 miliardi di euro negli ultimi 12 mesi (712,2 milioni nel secondo semestre 2020 e 531,6 milioni nel primo semestre 2021). L’incremento è del 7,5% rispetto all’anno scorso anche se è stato registrato nei primi 6 mesi di quest’anno un arretramento, legato sia ai ritardi nei depositi dei bilanci 2020 sia all’uscita dal mercato di alcune piattaforme, già sostituite peraltro da nuovi player (probabilmente non ancora pienamente operativi al periodo del censimento).

In crescita anche il mercato dei minibond. Le Pmi non finanziarie italiane emittenti di minibond fino al 30 giugno 2021 sono state 444 e, fra queste, ben 37 si sono affacciate sul mercato per la prima volta nel primo semestre 2021. Il controvalore collocato negli ultimi 12 mesi coperti dalla ricerca è stato di 455 milioni di euro, di cui 342,6 milioni nel secondo semestre 2020 e 112,4 milioni nel primo semestre 2021 (con un aumento tendenziale del 17% rispetto allo stesso periodo del 2020). Da notare che nell’ultimo anno il 76,6% dei minibond collocati era coperto da una qualche forma di garanzia.

L’equity crowdfunding ha registrato un ottimo tasso di crescita negli ultimi anni, anche grazie all’estensione a tutte le Pmi di questa opportunità, inizialmente riservata a start-up e Pmi innovative. Sono 742 le aziende italiane che hanno provato a raccogliere capitale di rischio sulle piattaforme Internet autorizzate fino al 30 giugno 2021, portando a successo 588 campagne. Si tratta in gran parte di start-up innovative, ma sono arrivate anche altre Pmi con le operazioni in ambito real estate. Negli ultimi 12 mesi osservati la raccolta è stata pari a 127,7 milioni di eurp, con un incremento del 67% rispetto al periodo precedente. Nel primo semestre 2021 la raccolta è stata di 65,4 milioni di euro, con un aumento tendenziale del 70% sul 2020. Per quanto riguarda i portali autorizzati, a oggi sono ben 54.

Le piattaforme di lending, quelle che erogano prestiti finanziati o co-finanziati dai piccoli risparmiatori su Internet, hanno canalizzato denaro alle Pmi italiane per 310,8 milioni di euro nell’ultimo periodo annuale (79,9 milioni nel secondo semestre 2020 e 230,9 milioni nel primo semestre 2021). L’incremento registrato è del 73% rispetto all’anno scorso, mentre quello tendenziale considerando solo gli ultimi 6 mesi è del 338%. In questa categoria sono state censite 21 piattaforme attive (di cui 14 focalizzate sul comparto immobiliare). A tal proposito, un elemento importante da segnalare per il mondo del crowdinvesting (equity e lending) è l’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo Ecsp.

Per quanto riguarda gli Icos (Initial coin offerings) non si registrano operazioni significative condotte da team italiani, mentre i collocamenti di Nft (Non fungible tokens) sono in forte aumento. Infine, la raccolta che le Pmi hanno effettuato sul mercato borsistico, in particolare su Euronext Growth Milan (erede di Aim Italia), è aumentata del 66% rispetto al periodo precedente.

L’evento ha visto la partecipazione dell’On. Giulio Centemero e dell’On. Massimo Ungaro, componenti della VI Commissione finanze della camera dei deputati, che dialogando con il presidente di Innexta, Giovanni Da Pozzo, hanno illustrato le iniziative parlamentari a favore della finanza alternativa e del fintech. I lavori sono stati chiusi con un confronto guidato dal direttore generale di Innexta, Danilo Maiocchi, e dal direttore di economy, Sergio Luciano, di un tavolo di lavoro composto da: Mattia Ciprian (modefinance); Giovannella Condò (Milano Notai); Andrea Crovetto (Azimut Direct); Anna Lambiase (IR Top Consulting); Graziano Tarantini (Banca Akros); Edoardo Varacca Capello (CrowdFundMe).

«I dati confermano che la finanza alternativa ormai esce dall’incubatore e gioca alla pari con gli strumenti finanziari tradizionali», ha commentato il direttore generale di Innexta. Il segretario generale della Camera di Milano Monza Brianza Lodi, Elena Vasco, ha affermato che «L’accesso dei capitali rimane una delle chiavi cruciali per sostenere e rafforzare l’economia. Per questo è ancora più importante promuovere la conoscenza e l’utilizzo di tutte le opportunità a disposizione delle imprese, avvicinandole anche alle soluzioni rappresentate dalla finanza alternativa, complementari e sinergiche alle soluzioni tradizionali. Con l’appuntamento di Alt-Finance Day, come Camera di commercio vogliamo ribadire l’impegno in questo ambito, ampliando la nostra offerta dei servizi fintech, il cui mercato, nonostante la crisi innescata dal covid nel 2020, ha raddoppiato il proprio valore nel corso del 2021».














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