Ir Top Consulting: 180 società quotate su Euronext Growth Milan, per oltre 10 miliardi di capitalizzazione

Si conferma il principale canale di raccolta di capitali per la crescita delle Pmi: dal 2009 ad oggi ha accolto 254 società

Anna Lambiase, ceo di Ir Top Consulting:

Euronext Growth Milan (ex Aim), si conferma come il principale canale di  raccolta di capitali per la crescita delle Pmi. A sottolinearlo è Ir Top Consulting, partner di Borsa Italiana, nella nona edizione dell’Osservatorio Euronext  Growth Milan.

Secondo i dati pubblicato da Ir Top Consulting, Egm dal 2009 ha accolto 254 società, con una raccolta di Ipo pari a 5,56 miliardi di euro. Nel 2022, al 6 luglio si sono registrate sei Ipo, per una raccolta di 773 milioni di euro.







Egm ha contribuito alla crescita del mercato regolamentato con 21 società che hanno perfezionato il translisting su Exm/Star. La capitalizzazione complessiva al translisting è stata pari a 4.256 milioni di euro, per una media di 203 milioni: al 1° luglio 2022 le 20 società quotate sul mercato principale capitalizzano complessivamente 7.940 milioni registrando una performance media dal translisting pari a +123%. Egm ha registrato 17 Offerte Pubbliche di Acquisto, 33 delisting e 3 fusioni. 

Le società quotate su Euronext Growth Milan sono 180 (di cui 2 Spac, 4 Business Combination e 3 Reverse  Takeover) per una capitalizzazione complessiva pari a 10,4 miliardi di euro. Il mercato ha registrato un notevole  sviluppo a partire dal 2016, grazie all’effetto combinato dei Piani individuali di risparmio (Pir) e del credito di  imposta sui costi di Ipo (Cdi): +132% in termini di società quotate rispetto al 31 dicembre 2016, +259% in  termini di capitalizzazione rispetto al 31 dicembre 2016. 

«Le analisi del nostro Osservatorio Euronext Growth Milan evidenziano bilanci 2021 positivi con società che hanno registrato una crescita media di fatturato pari a +55% e di dipendenti pari a +31%», commenta Anna Lambiase, ceo di Ir Top Consulting. «Le 254 aziende quotate dal 2009 hanno raccolto capitali complessivi per 5,6 miliardi di euro. Oggi EGM rappresenta uno spaccato importante dell’economia nazionale: 180 società, una capitalizzazione di 10,4 miliardi di euro, un giro d’affari di 6,9 miliardi di euro e oltre 28mila dipendenti in settori diversificati, dal Tech all’industria, ai servizi, all’healthcare. Di rilievo il contributo dato da Egm al mercato principale, con 21 società che hanno realizzato il translisting e che oggi rappresentano su Exm una capitalizzazione pari a 7,9 miliardi di euro. L’outlook 2022 del nostro Osservatorio Egm è di 200 società quotate per una capitalizzazione complessiva di 13 miliardi di euro. L’esito della consultazione del Mef sul “Libro Verde” evidenzia l’esigenza di rendere più competitivo e appetibile il mercato italiano facilitando l’accesso alla quotazione, semplificando le regole di accesso ai sistemi multilaterali di negoziazione e intervenendo su alcuni aspetti di diritto societario. Dal confronto internazionale si evidenzia ancora un importante gap tra il mercato Egm e l’Euronext Growth Paris pari a -36% in termini di Emittenti e -45% in termini di capitalizzazione e nel confronto con AIM UK pari a -79% in termini di Emittenti e -92% in termini di capitalizzazione. L’Osservatorio Egm intende presentare al MISE la richiesta di legare in maniera strutturale il credito d’imposta (CDI) ai costi di Ipo, incentivo che ha rappresentato una notevole spinta alla crescita del mercato, con l’obiettivo di far raggiungere a Egm una dimensione in linea con quella delle principali Borse estere. È auspicabile che la misura diventi permanente a partire dalla Finanziaria 2023 e che l’importo del Cdi venga ristabilito in 500 mila euro, maggiormente in linea con gli attuali costi di Ipo. Sulla base delle quotazioni su Egm del quadriennio 2018- 2021 che hanno visto una media di N.24 Pmi annue, stimiamo una nuova misura complessiva non inferiore a 12 Milioni di Euro. La quotazione in Borsa è una leva di competitività per le Pmi e genera crescita occupazionale e, come recentemente affermato Stéphane Boujnah, ceo di Euronext, è è necessario ridurre la complessità per chi vuole accedere ai mercati e avvicinare gli imprenditori alla Borsa».

Identikit operazione di ipo 2017-2022 

Nel periodo 2017-2022 l’operazione di Ipo presenta i seguenti dati medi (al netto delle Spac, delle Business  Combination e di Technoprobe): capitalizzazione pari a 33,5 milioni, flottante pari al 26,1%, raccolta pari a 8,9 €M,  peso della raccolta in aumento di capitale pari al 92%. 

Composizione settoriale e regionale 

Euronext Growth Milan si è evoluto incrementando l’eterogeneità settoriale e territoriale delle Pmi. In termini  di numero di società quotate: il Settore più rappresentato è la Tecnologia con il 26% (in particolare Technology  Services 16%, Health Technology 5% ed Electronic Technology 4%); le Regioni più rappresentate sono  Lombardia (77 società, pari al 43%), Lazio (24 società, 13%) ed Emilia-Romagna (17 società, 9%). 

Performance del mercato

Ftse Italia Growth ha registrato nel 2022 una performance pari a -20%, sovraperformando tutti gli indici italiani  (FTSE MIB -22%; FTSE Mid Cap -24%; FTSE STAR -29%) ad eccezione del FTSE Small Cap (-11%).  

L’analisi storica del Controvalore Medio Giornaliero e dei Giorni con Scambi evidenzia un miglioramento della  liquidità dei titoli Egm a seguito dell’introduzione dei Pir nel 2016, anno in cui il dato si era attestato rispettivamente a 24.000 K e al 62%. Nel 2021 il Controvalore Medio Giornaliero è stato pari a 199.000 euro e i Giorni  con Scambi al 72%, mentre al luglio 2022 il dato si attesta a 105 €K e all’80%. 

Ftse Italia Growth ha registrato nel 2022 una performance pari a -20%

Risultati economico-finanziari 2021  

Sulla base dei bilanci 2021, le 179 società quotate al 1° luglio 2022 generano un giro d’affari complessivo pari a 6,9 miliardi di euro, +31% rispetto al giro d’affari complessivo generato nel 2020 dalle stesse società (5,2 mld). Le  società hanno registrato in media una crescita dei ricavi pari a +55%. Il 78% del mercato è composto da aziende  con Ricavi inferiori a 50 €M. La società quotata su Egm presenta nel 2021 i seguenti dati medi: Ricavi 41,3 milioni di euro,  EBITDA 7,1 €M, EBITDA MARGIN 17%, PFN (cassa) 3,8 milioni di euro

Impatto occupazionale

Sulla base dei bilanci 2021, le società quotate occupano complessivamente 28.196 dipendenti, +25% rispetto  ai 22.507 dipendenti occupati dalle stesse società nel 2020. La crescita media è pari a +31%. I settori che  occupano, in media, il maggior numero di risorse sono: Industrial Services (671), Producer Manufacturing  (374), Electronic Technology (315). 

Spac e business combination  

Euronext Growth Milan si è dimostrato particolarmente adatto a ospitare strumenti di finanza innovativa come  le Spac (Special purpose acquisition company), veicoli di investimento che, attraverso la quotazione,  raccolgono capitali con l’obiettivo di acquisire e successivamente fondersi con una società non quotata  (target): a seguito dell’approvazione della Business Combination la società target accede alle negoziazioni.  

26 Spac hanno raccolto capitali su Egm (complessivamente 3.045 mln e 17 hanno portato a termine la Business Combination. La raccolta media delle Spac è stata pari a 122 milioni di euro. 

Investitori istituzionali nel capitale 

Nell’azionariato delle 175 società quotate su Egm al 31 maggio 2022 sono presenti 146 Investitori Istituzionali,  di cui 21 italiani (pari al 14%) e 125 esteri (86%). La Svizzera supera l’Italia con 22 case di investimento, pari al  15%; anche la Francia, al pari dell’Italia, è presente con 21 case di investimento (14%). L’investimento  complessivo è pari a 1.057 €M (pari al 9% della capitalizzazione del mercato), di cui 419 €M (40%) detenuto  da investitori italiani e 638 €M (60%) detenuto da investitori esteri. Tra gli investitori più attivi emergono:  Banca Mediolanum (106,7 €M, 51 società partecipate), Algebris Investments (Luxembourg) SARL (79,6 €M, 51  società), First Capital (71,0 €M, 24 società). 

Egm: outlook ir top consulting per il 2022 e confronto con Uk e Francia    

Secondo le stime di Banca d’Italia sono circa 2.800 le Pmi non finanziarie con caratteristiche ampiamente  idonee alla quotazione prima della diffusione della pandemia. L’Equity Gap delle Pmi Italiane si traduce in un  ridotto livello di patrimonializzazione, una forte dipendenza dal canale bancario e una forte incidenza  dell’indebitamento a breve termine. La finanza può seguire il ciclo di vita di una società e il suo percorso di  crescita, concretizzando una politica efficace per aumentarne la competitività industriale. 

Per il 2022 IR Top Consulting stima un numero target di società quotate pari a circa 200 e una capitalizzazione  che raggiunge i 13 miliardi di euro, con un incremento legato alla capitalizzazione delle nuove Ipo e ad una  crescita dell’indice FTSE Italia Growth. I settori relativi ai nuovi collocamenti saranno rappresentati dal Tech,  Fashion/Luxury e Industrial con una raccolta aggiuntiva nel 2022 di circa 250 milioni di euro. Le variabili sulle  quali è basata la stima riguardano l’impatto potenziale del credito di imposta in funzione della misura stanziata  di 5 milioni di euro e la dimensione media della capitalizzazione delle nuove Ipo, parametrata all’andamento  dell’indice di riferimento, anche considerando il mutato contesto geopolitico. 

La comparazione tra le principali Borse Europee fa emergere la necessità di dare un impulso alle quotazioni in  Italia per ridurre il gap sia in termini di numero di emittenti che di capitalizzazione. Permane quale ostacolo alla quotazione il relativo costo e il Cdi sui costi di Ipo si è dimostrato negli anni estremamente efficace. Considerato l’elevato numero di Pmi nel tessuto imprenditoriale italiano, Egm ha le potenzialità per  raggiungere le dimensioni che oggi esprimono mercati come Aim Uk, con 837 società quotate per una  capitalizzazione di 122 miliardi di euro ed Euronext Growth Paris, che conta 278 società per una capitalizzazione di 19 mliardi. L’Osservatorio Egm intende presentare al Mise la richiesta di legare la misura del Cdi sui costi di Ipo  alla necessità di far raggiungere al mercato Egm una dimensione in linea con quella delle principali Borse  estere sia in termini di numero di emittenti che di capitalizzazione. La richiesta prevede che la misura diventi  strutturale a partire dalla Finanziaria 2023 e che l’importo del Cdi venga ristabilito in 500 €K, maggiormente  in linea con gli attuali costi di Ipo; sulla base delle Ipo del quadriennio 2018-2021 che hanno visto una media  i 24 Pmi annue, stimiamo una nuova misura complessiva non inferiore a 12 milioni di Euro

Pubblicati esiti della consultazione del mef sul “libro verde” a favore della maggiore competitività del mercato azionario italiano  

Il 1° luglio 2022 il Mef ha pubblicato gli esiti della consultazione in materia di competitività dei mercati  finanziari italiani a supporto della crescita.  

Alla luce della crescente integrazione europea dei mercati dei capitali, l’iniziativa intende promuovere,  mediante misure che non comportano oneri per la finanza pubblica, lo sviluppo e la competitività dei mercati  italiani, quale tassello fondamentale per la crescita e per il percorso di transizione digitale previsto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). 














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