Dall’auto all’ agricoltura: il trasferimento tecnologico di Bosch

Tractor spraying
Tractor spraying soybean field at spring

Di Nicola Penna ♦ E’ un mercato del valore di miliardi, e la multinazionale tedesca della componentistica e sensoristica intende aggredirlo trasformando le aziende agricole in imprese high-tech. La base italiana a Bari, il punto di partenza: le tecnologie intelligenti aumentano l’efficienza dell’agricoltura

 

Della digital transformation tangente il settore agricolo, Industria Italiana si è già occupata in passato, sia dal punto di vista del valore che si potrebbe creare in Italia se nelle aziende della filiera venissero adottate soluzioni digitali negli allevamenti e nella logistica (100 milioni) (vedi qui), sia in tempi meno recenti, quando abbiamo scritto del cosiddetto trattore senza guidatore” realizzato da Cnh Industrial  (vedi qui ). Questi sono solo due esempi di un processo di avanzamento tecnologico che si apre sempre più ai promettenti orizzonti dei … campi.







 

Bosch, monitoraggio da remoto condizioni organolettiche del latte

Le future necessità alimentari globali

Un dato di partenza per orientare la prospettiva: la popolazione mondiale è in continua crescita, e da studi effettuati è emerso che nel 2025 la terra raggiungerà gli 8 miliardi di abitanti. Per poter sfamare le persone sarà necessario incrementare le coltivazioni per ottenere  più cibo, quindi gli agricoltori dovranno aumentare i raccolti poichè la superficie coltivabile non aumenta. Mentre nel 1900 un agricoltore sfamava 4 persone, oggi deve produrre cibo per 155 bocche, e questo numero è destinato ad aumentare. La risposta a questa necessità sta nell’adozione di nuove tecnologie, che consentano un incremento di produttività, tenendo d’occhio la compatibilità ambientale. È per questo che il mercato della tecnologia per il mondo agricolo è in crescita in tutto il mondo: gli agricoltori utilizzano sensori per determinare il momento giusto per il raccolto, consultano app per misurare la temperatura del terreno e utilizzano trattori automatizzati nei campi.

Bosch e l’agricoltura

Bosch è in questo ambito uno dei players più attivi. Il Gruppo, fondato a Stoccarda nel 1886 da Robert Bosch e guidato in Italia da Gerhard Dambach (il CEO del gruppo è Volkmar Denner) conta circa 390.000 collaboratori (al 31 dicembre 2016) impiegati nei quattro settori di business: Mobility Solutions, Industrial Technology, Consumer Goods e Energy and Building Technology. Ha registrato un fatturato di 73,1 miliardi di euro l’anno scorso. In qualità di azienda leader nel settore IoT Bosch offre soluzioni innovative per smart home, smart city, industria e mobilità connessa. Nella ricerca e sviluppo sono impegnati 59.000 addetti in circa 120 sedi in tutto il mondo.

Fino ad ora il settore agricolo ha generato per la società un fatturato di 1 miliardo di euro, ma è destinato a crescere ulteriormente: entro la metà del prossimo decennio, Bosch prevede di raddoppiare le vendite in questo campo. Su questa strada il driver dell’ azienda tedesca è il trasferimento della tecnologia automotive, già da tempo collaudata, al settore delle coltivazioni. Parliamo di sistemi di propulsione per i trattori, di soluzioni idrauliche per i macchinari agricoli fino a prodotti connessi per la coltivazione intelligente: «Stiamo portando l’high-tech nelle aziende agricole, aprendo un mercato che vale miliardi» ha dichiarato Markus Heyn, membro del Board of Management di Bosch. Vediamo nel dettaglio con che strumenti Bosch punta a rendere l’agricoltura più sostenibile e più efficiente.

 

Sistema di monitoraggio di una coltura di patate
IoT e Cloud

Un elemento chiave per incrementare i raccolti sono l’efficienza e la connettività; gli studi indicano che il mercato dell’agricoltura digitale è destinato a crescere in tutto il mondo, passando dagli attuali 3,5 miliardi di euro a 6 miliardi di euro. Internet delle cose e Bosch IoT Cloud, sono al centro del processo di digitalizzazione delle fattorie. Dalla connettività ai macchinari, le soluzioni approntate forniscono supporto agli agricoltori per il lavoro di tutti i giorni e li aiutano a ottimizzare i raccolti o a rendere i processi più efficienti. Si tratti di software, di tecnologia dei sensori e in generale del know-how necessario queste soluzioni derivano da  prodotti sviluppati in origine per le autovetture.

 

App per il controllo a distanza dei sensori nei campi di fragole

 

Ad esempio i sensori MEMS che misurano valori come la temperatura e l’umidità e li trasmettono attraverso cloud agli smartphone. Tramite app è quindi possibile tenere sempre sotto controllo i raccolti, senza doversi recare in loco, risparmiando tempo e aumentando la qualità e la resa dei raccolti. Un altro servizio che grazie a Bosch IoT Cloud può diventare realtà è la connessione dei macchinari agricoli. I dati dei veicoli possono essere utilizzati per prevedere i guasti e porvi rimedio tempestivamente, evitando tempi di fermo e costose riparazioni.

 

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Diagramma del funzionamento della tecnologia spray intelligente
Tecnologia spray-intelligente

L’obbiettivo della digital transformation non è soltanto facilitare il lavoro degli agricoltori e incrementare la produzione, ma anche realizzare questo incremento entro confini eco compatibili. Insieme a Bayer, Bosch sta sviluppando una tecnologia “spray” intelligente di distribuzione dei prodotti diserbanti, che per mezzo di telecamere a sensori distingue le colture dalle erbacce, spruzzando gli erbicidi soltanto su queste ultime, salvaguardando così le coltivazioni e allo stesso tempo riducendo l’impatto ambientale.

Un’ altro capo di applicazione tecnologica riguarda i macchinari. Smart Cab (sviluppata da Bosch come membro del CAB concept cluster) trasforma i veicoli industriali in centri di comando connessi nei campi. Tutti i componenti (veicoli, telecamere e droni) possono interagire fra di loro nella cabina intelligente. Tramite il cloud, i droni telecamera inviano immagini dettagliate delle condizioni delle colture alla cabina del guidatore, mentre la telecamera di riconoscimento oggetti avvisa gli operatori della presenza di animali, per esempio un capriolo. Un apposito store consente di scaricare determinate funzioni “over-the-air” direttamente nella macchina. In questo modo, il getto degli spruzzatori può essere regolato per esempio in base alle condizioni meteorologiche e del terreno.

Nel 2016 l’azienda ha ulteriormente sviluppato il suo prototipo BoniRob, il robot agricolo che, tramite un’elaborazione automatica delle immagini e un sistema di controllo satellitare, può essere manovrato con precisione all’interno del campo, posizionandolo esattamente nel punto desiderato. Il robot è in grado di rimuovere meccanicamente le erbacce consentendo di eliminare l’utilizzo dei pesticidi.

 

Sistema di monitoraggio per un campo di fragole

Smart farming e ricerca a Bari

L’azienda dispone, inoltre, di prodotti per la “smart farming” di precisione Deepfield® Connect messe a punto dalla start-up Bosch Deepfield® Robotics, (attiva ormai da tre anni) basati su economicità e semplicità di utilizzo e con ampie possibilità di applicazione non solo nell’ambito ortofrutticolo. È già possibile utilizzare tali strumenti per una agricoltura innovativa e sono già in uso in Europa per la coltivazione di fragole, asparagi e altri piccoli frutti ed ortaggi. Tramite dei sensori, viene effettuata una valutazione della temperatura e dell’umidità del terreno, a diverse profondità, e dell’aria circostante. I dati vengono poi trasmessi al Bosch IoT Cloud e successivamente inviati all’agricoltore tramite un’app dedicata. In base alle variazioni della temperatura e dell’umidità gli agricoltori possono reagire tempestivamente e ottimizzare le condizioni di coltivazione dei loro campi.

Ed è proprio con questa fascia di prodotti “smart farming” economici e a largo spettro di applicazioni che il Centro di Ricerca e Sviluppo di Bari intende approcciare il mercato del Sud Italia, creando innanzitutto un’opportunità per un utilizzo su larga scala di questi concetti, per poi puntare ad ulteriori step di sviluppo. Il Centro di Ricerca e Sviluppo di Bari è la sede in cui è nato e si è sviluppato il sistema di iniettori Diesel Common Rail, e nell’ambito Bosch  è uno dei centri di ricerca in grado di generare idee e soluzioni innovative, in cui si concentrano competenze più diversificate e strumenti avanzati di progettazione, simulazione e testing.














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