Costo del lavoro e aumento della produttività sono due degli elementi al centro dell’Assemblea Generale 2023 di Federmeccanica. Senza diminuire il primo, è difficile migliorare la seconda.
«Il costo del lavoro continua ad essere troppo elevato, avendo un’incidenza media superiore al 60% sul valore aggiunto – commenta – Federico Visentin Presidente Federmeccanica – Allo stesso tempo siamo consapevoli che le professionalità vanno riconosciute e valorizzate. Il taglio del cuneo fiscale deve essere strutturale, esteso a tutti i lavoratori e prevedere forme di decontribuzione per le imprese senza impatti negativi sulle pensioni. Per essere più competitivi occorre aumentare la produttività della nostra Industria ed incentivarla. I premi di produttività, e la partecipazione ai risultati aziendali, dovrebbero beneficiare di forme di detassazione – e decontribuzione – snelle, chiare e non essere legate a fattori, come l’incrementalità, che non rispecchiano le dinamiche di mercato».
Ad esempio, il limite esistente di 250 euro circa per beneficiare della detassazione e decontribuzione sul welfare aziendale è stato portato a 3.000 euro, ma soltanto per i lavoratori con figli a carico. Sarebbe stato meglio prevedere un limite più alto rispetto all’attuale anche inferiore ai tremila euro, ad esempio pari a 1.000 euro, però esteso a tutti i collaboratori. Correggere il tiro gioverebbe anche la contrattazione. «È inoltre doveroso parificare il trattamento fiscale e contributivo di queste forme di welfare ai flexible benefits – prosegue Visentin – togliendo la contribuzione al 10% attualmente prevista per l’assistenza sanitaria integrativa e la previdenza complementare».