Trasformazione digitale: entro pochi anni l’IA sarà «fondamentale per tutti». Parola di Autodesk

di Marco De' Francesco ♦︎ È tornato l'ottimismo! Secondo un'analisi di Autodesk, il 73% delle imprese si dice preparata a imprevisti economici e geopolitici. E migliora le prestazioni con i processi di trasformazione digitale. Le sfide? Controllare i costi e migliorare le competenze. Parla Matteo Crocetti, technical sales manager, a margine del Digital Transformation Day di Grinzane Cavour, con Man and Machine

C’è una carta strategica da giocare per la resilienza delle imprese: l’intelligenza artificiale. Riducendo la dipendenza dai processi manuali e migliorando l’efficienza complessiva, l’IA permette alle aziende di adattarsi rapidamente a cambiamenti imprevisti, mantenendo la continuità delle operazioni. Inoltre, grazie all’analisi approfondita dei dati, consente alle imprese di prendere decisioni informate e tempestive per affrontare le sfide in modo proattivo. E con algoritmi predittivi, anticipa e mitiga i rischi prima che si verifichino i guai. Infine, l’IA è in grado di apprendere e adattarsi in modo continuo in base all’evoluzione delle circostanze: ciò permette alle aziende di migliorare costantemente le proprie operazioni e strategie in risposta ai cambiamenti del mercato. Ecco, la novità è che le imprese non solo se ne sono accorte, ma si stanno anche mettendo in riga al passo serrato. È cambiato tutto, e in poco tempo. Quali imprese? Il riferimento è al rapporto 2024 “State of Design & Make, un’analisi annuale e globale su aziende leader realizzato da Autodesk, multinazionale statunitense specializzata nello sviluppo di software per la progettazione, l’ingegneria e l’entertainment.

Per far ciò, Autodesk ha condotto una serie di sondaggi intervistando 5.399 leader ed esperti in questi settori: architettura, ingegneria, edilizia e operazioni (Aeco); progettazione e produzione (D&M); mezzi di comunicazione e intrattenimento (M&E). Ciò che emerge è che il 56% degli intervistati afferma di essere in procinto o di aver già raggiunto l’obiettivo di incorporare l’intelligenza artificiale nelle proprie imprese; e che il 66% concorda sul fatto che, nel giro di due o tre anni, l’IA diventerà essenziale in tutti i domini.

Fondata nel 1982, Autodesk è diventata un punto di riferimento nel settore del software per la progettazione e la creazione digitale. I prodotti Autodesk includono software per la progettazione assistita da computer (Cad), la modellazione 3D, la progettazione architettonica, l’ingegneria civile, la visualizzazione e l’animazione digitale, la progettazione e la simulazione di prodotti, la gestione dei dati e molto altro ancora. Tra i suoi software più noti ci sono AutoCad, uno dei programmi Cad più utilizzati al mondo, Maya per la modellazione e l’animazione 3D, Revit per la progettazione architettonica e l’ingegneria strutturale, Fusion 360 per la progettazione di prodotti e la simulazione, e molti altri. Autodesk è guidata dal presidente e ceo Andrew Anagnost.

I dati del sondaggio sono stati suddivisi per aree geografiche: Asia-Pacifico (Apac), che include risposte provenienti da Australia, Cina, Corea del Sud, Giappone e India; Europa, Medio Oriente e Africa (Emea) con risposte provenienti da Francia, Germania, Italia, Medio Oriente, Paesi Bassi, Paesi nordici, Regno Unito, Spagna e Turchia e infine le Americhe (Amer), con risposte provenienti da Brasile, Canada, Messico e Stati Uniti.

Il rapporto è stato presentato dal technical sales manager di Autodesk Matteo Crocetti, in occasione del “Digital Transformation Day”, qualche giorno fa al castello di Grinzane Cavour, Cuneo.

La resilienza delle aziende

  • L’ottimismo sta tornando

Rispetto al 2023, le aziende mostrano una maggiore preparazione per affrontare le incertezze del futuro. Quest’anno, il 73% degli intervistati si dichiara pronto a gestire cambiamenti economici o geopolitici imprevisti; questa percentuale positiva rappresenta un aumento del 14% rispetto all’anno precedente.

Il 72% degli intervistati afferma che l’anno scorso le loro aziende hanno superato le aspettative, e questo dato costituisce un aumento del 14% rispetto all’anno precedente. Solo il 7% dichiara che quest’anno la propria azienda non riesce a stare al passo con la velocità di cambiamento del proprio settore, rispetto all’11% del 2023.

«La ritrovata fiducia è il risultato di successi nel superare le sfide senza precedenti degli ultimi anni: molte aziende hanno migliorato proattivamente la propria posizione attraverso misure come la pianificazione di nuove offerte, l’ingresso in nuovi mercati, l’aumento dell’agilità e la diversificazione della filiera», afferma Crocetti.

Inoltre, il 72% degli intervistati afferma che l’anno scorso le loro aziende hanno superato le aspettative, e questo dato costituisce un aumento del 14% rispetto all’anno precedente. Solo il 7% dichiara che quest’anno la propria azienda non riesce a stare al passo con la velocità di cambiamento del proprio settore, rispetto all’11% del 2023.

  • Il controllo dei costi

La gestione dei costi emerge come la sfida principale per il 33% degli intervistati. «Le sfide legate ai costi spingono le aziende a diventare più efficienti e innovative nonostante il budget spesso limitato», dice Crocetti.

Il controllo dei costi e la capacità di attrarre e formare i dipendenti, sono fra le principali sfide per le aziende, secondo l’analisi di Autodesk.

Al secondo posto, il tema della carenza di talenti, che rimane comunque una preoccupazione significativa e al secondo posto con il 29%. A proposito, il 43% che considera la difficoltà nel reclutare talenti qualificati come un ostacolo alla crescita, rispetto al 64% dello scorso anno.

L’innovazione dei prodotti e dei servizi, la sostenibilità ambientale, l’automazione dei dati e il progresso tecnologico completano le sfide principali indicate dagli intervistati.

  • La maturità digitale

Le aziende che investono nella trasformazione digitale stanno ottenendo risultati straordinari. Sono più competitive nei loro settori. Le aziende che investono oltre il 45% del loro fatturato in tecnologia ottengono risultati notevoli. Rispetto a quelle con investimenti inferiori: sono più competitive nei rispettivi settori, con il 50% degli intervistati che valuta le prestazioni della propria organizzazione come “eccezionali”, rispetto al 32% delle aziende meno orientate alla tecnologia. Inoltre, il 34% delle aziende con maggiori investimenti ritiene che la propria organizzazione tenga molto bene il passo con i cambiamenti del settore, rispetto al 25% delle aziende meno tecnologiche. Gli investimenti digitali hanno portato a un miglioramento medio del 62% nella produttività, secondo coloro che citano la produttività come il principale vantaggio della trasformazione digitale. Questi risultati evidenziano la necessità di investimenti efficaci nella trasformazione digitale per il successo aziendale.

«C’è grande spazio di miglioramento nella gestione dei dati: alla fine, solo il 35% degli intervistati ritiene che siano utilizzati e condivisi correttamente all’interno dell’azienda», osserva Crocetti.

Le aziende che investono nella trasformazione digitale stanno ottenendo risultati straordinari. Sono più competitive nei loro settori. Le aziende che investono oltre il 45% del loro fatturato in tecnologia ottengono risultati notevoli.
  • Le aziende stanno compiendo progressi significativi nel loro percorso di adozione dell’intelligenza artificiale

La citata larga maggioranza prevede che l’IA generativa diventerà sempre più importante nel supportare gli operatori umani nelle decisioni cruciali sulla progettazione di prodotti fisici, edifici e risorse digitali. Inoltre, una percentuale ancora maggiore prevede che l’IA diventerà “fondamentale per tutti” entro due o tre anni.

«C’è un atteggiamento molto positivo verso l’intelligenza artificiale» – afferma Crocetti. In particolare, «il 78% degli esperti è convinto che la propria azienda prenderà le decisioni giuste in materia di IA»; sempre il 78% concorda sul fatto che l’intelligenza artificiale potenzierà il proprio settore; e il 79% è d’accordo con il fatto che l’IA renderà il suo comparto più creativo.

Sebbene il design generativo sia al centro delle conversazioni sull’IA nei settori della progettazione e realizzazione, le aziende stanno esplorando anche casi d’uso per semplificare o migliorare i processi di back office, come la gestione dei contratti, la conformità e la valutazione dei rischi. Questi progressi indicano che le aziende stanno compiendo significativi passi avanti nell’adozione dell’AI per aumentare la produttività e automatizzare compiti banali e ripetitivi.

IA e talenti

  • Il miglioramento delle competenze è essenziale, ma per molti è fuori portata

I leader aziendali riconoscono l’importanza della formazione e dello sviluppo delle competenze dei dipendenti, ma molte organizzazioni incontrano difficoltà nel progettare programmi interni efficaci. Solo il 38% degli intervistati afferma che le proprie organizzazioni dispongono delle competenze e delle risorse necessarie per questo. Tuttavia, nonostante queste sfide, il 71% delle aziende ha introdotto l’apprendimento continuo come strategia per migliorare le competenze dei dipendenti.

Capacità di lavorare con l’IA, avere competenze di progettazione digitale e saper gestire progetti digital. Queste le tre competenze chiave per il futuro secondo Autodesk.

Per superare il gap formativo, molte aziende stanno ricorrendo a piattaforme di formazione di terzi anziché a programmi interni. Questo approccio consente ai dipendenti di accedere a corsi online strutturati e altri strumenti di apprendimento autonomo.

  • Le competenze del futuro hanno a che fare con l’IA e con il digitale
Matteo Crocetti, technical sales manager di Autodesk.

Con il continuo avanzamento della tecnologia nel settore Aeco, le competenze digitali diventano sempre più importanti per le nuove assunzioni. Aziende che cercano un vantaggio competitivo si concentrano su quelle come sicurezza informatica, progettazione digitale e intelligenza artificiale. «Queste competenze emergenti sono fondamentali per sfruttare appieno le tecnologie innovative e rimanere competitive sul mercato», dice Crocetti.

In particolare: al primo posto troviamo la capacità di implementare e lavorare con l’AI e le competenze di progettazione digitale; al secondo quelle di progettazione digitale e al terzo la gestione di progetti digitali.

Quanto al settore Design & Manufacturing (D&M), sta vivendo una continua trasformazione digitale. Negli ultimi anni, ci sono stati notevoli progressi nell’adozione di tecnologie come l’internet delle cose (IoT), la robotica e i gemelli digitali. Si prevede che l’intelligenza artificiale avrà un impatto significativo su molteplici aspetti del settore, inclusi la progettazione generativa, la manutenzione predittiva e l’automazione della catena di approvvigionamento.

In particolare: al primo posto la capacità di implementare e lavorare con l’AI, al secondo lo Sviluppo e la programmazione di software e al terzo la gestione di progetti digitali.

IA e sostenibilità

Il 97% delle organizzazioni sta adottando misure per migliorare la sostenibilità, un aumento del 5% rispetto all’anno scorso, evidenziando un ampio consenso sull’importanza del tema. L’intelligenza artificiale è ampiamente utilizzata per ottimizzare la sostenibilità durante la fase concettuale dei progetti. Gli architetti e i progettisti nel settore D&M sfruttano l’IA per analizzare fattori come il traffico e il consumo energetico. Altre azioni apprezzate includono l’uso di materiali riciclati e di energia rinnovabile, nonché investimenti in processi più efficienti dal punto di vista energetico.

Peraltro, mentre nel 2023 gli intervistati ponevano al quinto posto l’utilizzo dell’AI per aumentare la sostenibilità, ora quest’azione è considerata la più importante, precedendo l’uso di materiali riciclati o l’aumento della quota delle rinnovabili.

Tuttavia, solo il 34% delle aziende dichiara di utilizzare almeno una di queste tattiche, indicando una preferenza per azioni mirate che si adattano al contesto specifico.

Articolo precedenteIntelligenza artificiale: competizione o coopetizione con quella umana?
Articolo successivoCamozzi: ricavi in crescita a quota 560 milioni

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui