I segreti di Abb RoboCup, la competizione di Abb per formare i lavoratori del futuro

di Marco De' Francesco ♦︎ Mille ragazzi impegnati in oltre 100 ore di sfide robotiche. È la RoboCup di Abb Robotics, competizione dedicata agli studenti. Un'iniziativa mirata a ridurre il gap di competenze e a migliorare la comunicazione fra il mondo della scuola e quello del lavoro. Al centro della sperimentazione RoboStudio, il software per simulare i movimenti dei cobot. Ne parliamo con Leonardo Leani, division manager robotics & discrete automation in occasione della premiazione dei vincitori di questa sesta edizione

Gli studenti universitari e quelli degli Its hanno partecipato a una sorta di mini hackathon, sviluppando applicazioni robotiche in risposta a progetti reali forniti da aziende partner. Le sfide sono diventate più complesse, con veri e propri progetti da sviluppare

Si è conclusa la sesta edizione di Abb RoboCup, il contest ideato dal team Education di Abb Robotics per coinvolgere i ragazzi delle scuole superiori e appassionarli ai temi della fabbrica intelligente. Dopo una giornata di prove pratiche e visite formative, l’Itst J.F. Kennedy di Pordenone è stato proclamato vincitore per il 2024. Abb è una multinazionale svizzero svedese (guidata in Italia dal country managing director Gianluca Lilli) operativa in diversi settori, come l’energia, l’automazione, la robotica e la tecnologia.

«Il contest Abb RoboCup punta a sviluppare competenze pratiche su robot e cobot di ultima generazione, anche per rispondere alle esigenze del mondo del lavoro» – afferma Leonardo Leani, division manager robotics & discrete automation della filiale italiana di Abb. Per il vicepresidente di Confindustria Bergamo Marco Manzoni, «è anche grazie ad iniziative come questa che si può affrontare il tema del matching tra le competenze richieste dalle aziende e quelle che si reperiscono: è un problema che riguarda sei aziende su dieci». Riconosciuto come competizione ufficiale in ambito scientifico-tecnologico nel “Programma per la valorizzazione delle eccellenze per l’anno scolastico 2023/2024” dal Ministero dell’Istruzione, l’evento ha visto la partecipazione di 49 scuole da tutta Italia.







Durante l’evento, gli studenti hanno avuto l’opportunità di lavorare su robot e cobot di ultima generazione. Le attività si sono svolte in un contesto che combina formazione tecnica e applicazione pratica, con prove che richiedevano abilità di programmazione, precisione e innovazione.

La giornata si è articolata tra esercizi di montaggio e programmazione dei robot, e visite a strutture avanzate come il Lighthouse per l’industria 4.0 di Abb a Dalmine, Intellimech e il Joiint Lab al Kilometro rosso. Questi momenti formativi hanno permesso agli studenti di vedere in azione le tecnologie più avanzate e di comprendere meglio le applicazioni della robotica.

Abb RoboCup non è solo una competizione, ma una piattaforma educativa che promuove la collaborazione tra scuole e aziende, fornendo agli studenti un accesso diretto al mondo della robotica industriale. L’obiettivo è preparare la futura forza lavoro con competenze tecniche avanzate e capacità di problem solving, fondamentali per il successo nell’industria moderna.

Gianluca Lilli, Country Manager di Abb.

Infatti alla premiazione hanno partecipato, oltre al citato Leani, anche i rappresentanti di enti patrocinanti: il citato Marco Manzoni di Confindustria Bergamo; Manuel Tonolini di Fondazione Dalmine; Angelo Iapichino del Consorzio Intellimech; Alessandra Duz di Joiint Lab; Roberto Marelli del Kilometro Rosso e Giovanni Legnani di Siri (Associazione Italiana di Robotica e Automazione).

Ma anche esponenti di aziende che hanno supportato tecnicamente RoboCup: Francesco Buffoli e Ruben Bani di Buffoli Industries; Alessio Fornaciari di Elettrocablaggi; Lorenzo Chiesa (in sostituzione della preside Maristella Carrozzo) dell’Istituto Ettore Majorana; Remo Sala della Fondazione Politecnico di Milano; Eugenio Franti e Giovanni Hoepli di Hoepli; Marco Sorrentino di MioCugino e Luca Parsani di Solema.

Come e quando è nata RoboCup?

Leonardo Leani, division manager Robotics Italia di Abb.

«RoboCup nasce in Italia nel 2019, con l’iniziativa del team di robotica di Abb. L’idea era di concretizzare l’impegno di Abb nell’ambito della sostenibilità e dell’impegno civile, affiancando il mondo delle scuole e supportandole nella transizione digitale. Si è iniziato dialogando principalmente con gli istituti tecnici, lanciando una challenge sulla robotica» – afferma Leani.

Abb ha assistito varie scuole e istituti, fornendo corsi di formazione sulla robotica a studenti e professori. Questo percorso culminava in una giornata di sfida tra le varie classi e istituti, con le relative premiazioni. Nel primo anno, il 2019, hanno partecipato otto scuole del circondario in un evento locale che voleva avvicinare i ragazzi al mondo della robotica tramite la gamification. «L’entusiasmo e la passione dei ragazzi hanno sorpreso gli organizzatori, spingendo a far crescere l’evento anno dopo anno» – dichiara Leani.

Con il tempo, la Abb RoboCup è cresciuta in termini di partecipazione e investimenti, arricchendosi di challenge sempre più complesse. Il progetto ha visto l’introduzione di innovazioni come un tour con i robot su un furgone che ha raggiunto scuole tecniche in tutta Italia, e un aumento significativo del numero di scuole partecipanti, fino a quasi 50 da tutta Italia, comprese scuole della Sicilia.

In quest’ultima edizione, oltre alle scuole superiori, sono stati coinvolti anche gli Its (Istituti Tecnici Superiori) e le università. Gli studenti universitari e quelli degli Its hanno partecipato a una sorta di mini hackathon, sviluppando applicazioni robotiche in risposta a progetti reali forniti da aziende partner. Le sfide sono diventate più complesse, con veri e propri progetti da sviluppare, che richiedevano la selezione di modelli di robot e periferiche, e la giustificazione delle scelte progettuali.

Durante l’evento, gli studenti hanno avuto l’opportunità di fare visite aziendali, vedendo applicazioni pratiche e innovative della robotica. Quest’anno, è stata avviata una collaborazione con la Fondazione Dalmine, che prevede l’uso di robot per attività di formazione.

RoboCup è un’iniziativa che mira a sviluppare competenze nel campo della robotica, creando un ponte tra l’educazione e il mondo del lavoro, e preparando i giovani alle sfide future nel settore tecnologico. L’obiettivo è sviluppare competenze cruciali per il sistema industriale e manifatturiero, facilitando l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro e rispondendo alla crescente domanda di personale qualificato nel campo della robotica.

La challenge 2024

L’ultima sfida ha visto i ragazzi impegnati nella programmazione di un robot per tracciare i contorni della parola “RoboCup”, mettendo alla prova la loro abilità nella manipolazione spaziale e nella programmazione di movimenti complessi con alta precisione.

Quest’anno, l’Abb RoboCup ha coinvolto scuole da tutta Italia, con oltre 1000 studenti che hanno partecipato a più di 100 ore di competizioni su tre prove.

Nel primo esercizio, gli studenti dovevano montare due robot, dimostrando la loro conoscenza dei componenti meccanici e la precisione nell’assemblare dispositivi complessi.

La seconda prova richiedeva la programmazione di un processo di pallettizzazione, un compito cruciale nell’automazione industriale, dove i partecipanti dovevano organizzare e impilare oggetti in modo efficiente.

L’ultima sfida ha visto i ragazzi impegnati nella programmazione di un robot per tracciare i contorni della parola “RoboCup”, mettendo alla prova la loro abilità nella manipolazione spaziale e nella programmazione di movimenti complessi con alta precisione.

La fase finale si è tenuta presso la Fondazione Dalmine, dove gli studenti hanno lavorato sulla programmazione e l’interazione con cobot (robot collaborativi) e si sono confrontati in una serie di quiz.

Uno strumento centrale: RoboStudio

Abb fornisce alle scuole accesso gratuito a RoboStudio, insieme a tutorial e materiali didattici, e mette a disposizione gratuitamente i software di programmazione e simulazione per l’uso educativo.

RoboStudio è un software user-friendly che consente agli studenti di programmare e simulare movimenti robotici in un ambiente virtuale. È abbastanza intuitivo da essere appreso rapidamente, con tutorial che rendono naturale l’interazione. «Offre la possibilità di lavorare in realtà virtuale e aumentata, permettendo agli studenti di entrare in una cella robotizzata virtuale e interagire con i robot in modo immersivo, spostandoli, programmando e manipolando i robot virtuali come farebbero con quelli reali» – afferma Leani.

«Abb fornisce alle scuole accesso gratuito a RoboStudio, insieme a tutorial e materiali didattici, e mette a disposizione gratuitamente i software di programmazione e simulazione per l’uso educativo» – Leani. continua Leani. Gli studenti possono lavorare su progetti reali e complessi, come la programmazione di processi industriali. Ad esempio, nelle competizioni, i partecipanti hanno programmato processi di pallettizzazione e tracciato contorni complessi. RoboStudio supporta anche l’interazione con cobot (robot collaborativi), facili da programmare e manipolare, rendendo la robotica accessibile e interessante per i giovani.

Le novità dell’edizione 2024

Le novità dell’edizione di quest’anno della Abb RoboCup sono state molteplici e hanno arricchito ulteriormente l’evento. «Quest’anno hanno partecipato 49 scuole da tutta Italia, inclusi istituti dalla Sicilia. RoboCup diventa sempre più grande, sempre più importante» – dichiara Leani. Questo ha richiesto una gestione più complessa dell’organizzazione logistica e dell’ospitalità. È stato introdotto un tour con i robot su un furgone che ha girato tutte le scuole, portando la robotica direttamente nelle scuole tecniche di tutta Italia e offrendo un’esperienza pratica e coinvolgente agli studenti.

Quattro squadre miste, composte da studenti universitari e studenti degli Its, hanno partecipato a una sorta di mini hackathon, sviluppando un’applicazione robotica in risposta a un progetto reale fornito da un’azienda partner.

Per la prima volta, sono state coinvolte anche gli Its (Istituti Tecnici Superiori) e le università. «Quattro squadre miste, composte da studenti universitari e studenti degli Its, hanno partecipato a una sorta di mini hackathon, sviluppando un’applicazione robotica in risposta a un progetto reale fornito da un’azienda partner» – afferma Leani.

Le sfide sono diventate più complesse e realistiche. Gli studenti hanno lavorato su veri e propri avant-progetti, dove dovevano selezionare modelli di robot e periferiche, e giustificare le loro scelte progettuali in base a criteri di programmazione e tempi di ciclo.

Come si è già accennato, durante la giornata i ragazzi hanno avuto la possibilità di visitare tre centri di eccellenza: JOiiNT Lab, Intellimech e Abb Dalmine. Queste attività hanno offerto loro una visione diretta sulle tecnologie all’avanguardia nel settore della robotica e dell’automazione industriale.

Al JOiiNT Lab, un laboratorio di ricerca congiunto, gli studenti hanno potuto osservare da vicino come la collaborazione tra università e industria favorisca lo sviluppo di soluzioni innovative. Questo ambiente stimolante ha mostrato l’importanza della ricerca applicata e della sinergia tra diversi ambiti scientifici e tecnologici.

Presso Intellimech, consorzio di aziende impegnate nella ricerca meccatronica, gli studenti hanno esplorato le più recenti tecnologie per l’automazione e l’industria 4.0. Hanno potuto vedere come le aziende collaborano per creare sistemi intelligenti e soluzioni avanzate, acquisendo una comprensione più profonda delle dinamiche del settore industriale moderno.

La visita presso Abb Dalmine ha offerto una panoramica su uno stabilimento riconosciuto come Lighthouse Plant e che incarna i principi di Industria 4.0.

È stato dedicato un momento speciale alla premiazione di undici ragazze provenienti da scuole e Its che hanno partecipato all’Abb RoboCup 2024, celebrando il loro talento e impegno nella robotica e nella tecnologia, e sottolineando l’importanza della formazione Stem per tutti.

L’edizione di quest’anno ha visto anche l’introduzione di robot collaborativi (cobot) in molte delle sfide, che sono più facili da programmare e manipolare, rendendo la robotica ancora più accessibile e coinvolgente per i giovani partecipanti.

I vincitori

Al posto più alto del podio, l’Istituto Tecnico Settore Tecnologico Kennedy di Pordenone. In seconda posizione, Istituto di Istruzione Superiore Iis Alessandro Volta di Pescara. Medagli di bronzo per l’Itis Paleocapa di Bergamo.

Al posto più alto del podio, il’Istituto Tecnico Settore Tecnologico Kennedy di Pordenone.

In quarta posizione, il Liceo Scientifico e Linguistico Orazio Tedone di Ruvo di Puglia. In classifica, fino al decimo posto, l’Istituto di Istruzione Superiore Zaccagna Galilei di Massa Carrara; l’I.I.S. Benedetto Castelli di Brescia; l’I.I.S. Giacomo Perlasca di Vobarno d’Idro; l’I.I.S. G-B. Pentasuglia di Matera; l’Istituto Tecnico Tecnologico Agnelli di Torino e l’I.I.S.S. Ettore Majorana di Seriate.














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