Alla prossima Sps riflettori puntati sui dispositivi connessi

di Marco Scotti ♦︎ In attesa del consueto appuntamento a Parma (26-28 maggio), la fiera annuncia nuove partnership con i competence center Made e MediTech. Si scaldano i motori per workshop e nuove aree tematiche

Senza scomodare il Bardo e il celeberrimo aforisma sulla rosa da Romeo e Giulietta, c’è un po’ di curiosità nell’apprendere che l’acronimo Sps – che per un decennio ha significato Speicherprogrammierbare Steuerung, che tradotto letteralmente sarebbe il controller logico programmabile, altrimenti noto come Plc del mondo dell’automazione – da oggi significherà Smart Production Solutions. Giunta al decimo anno di attività, la fiera italiana dell’automazione che fa parte del gruppo Messe Frankfurt ha deciso di aumentare il proprio raggio d’azione. Partendo dal nome.

«Siamo in grado – ci spiega Donald Wich, amministratore delegato di Sps Italia, a margine di una conferenza stampa a Milano – di comunicare con gli oggetti già da tempo, ma ora vogliamo che questo canale si sviluppi anche tra i dispositivi connessi. Saranno decine di miliardi, è necessario iniziare a cambiare prospettiva. Uno sviluppo fatto di persone e di progetti che si concretizza quest’anno in numerose iniziative, tra le quali un’area dedicata all’additive manufacturing, ambito già di competenza del gruppo Messe Frankfurt attraverso il brand fieristico Formnext, il più importante per le tecnologie connesse alla produzione additiva».







 

Il rapporto con il Made di Milano

Marco Taisch, presidente di Made, alla conferenza stampa di presentazione di Sps Parma 2020

Un’altra novità importante che Sps ha recentemente introdotto è la partnership con il Made, il Competence Center milanese che ha sede all’interno del Politecnico. «La sinergia tra Made e Messe Frankfurt Italia – ci spiega, presidente del Made – nasce grazie alla condivisione di interessi e obiettivi strategici comuni. In particolare, la partnership creatasi per un continuo scambio di approfondimenti, analisi e studi tramite rubriche dedicate, momenti di sensibilizzazione ed eventi di avvicinamento alla prossima edizione di Sps Italia, rispecchia l’importanza che assumono per le nostre due realtà temi come la formazione, la valorizzazione delle competenze tecnologiche, la divulgazione delle conoscenze sui temi della digitalizzazione. La collaborazione con Made prevede la realizzazione di una rubrica dedicata e l’organizzazione di uno stand nell’area District 4.0 nel quale, mettendo a confronto i propri partner (suddivisi tra fornitori di tecnologie, società di consulenze, enti per la formazione ed università), fornirà approfondimenti su temi sempre più attuali quali l’adozione delle tecnologie digitali nei processi industriali, nonché l’importanza della formazione necessaria per creare le figure professionali del futuro».

 

La partnership con Anie Automazione

Fabrizio Scovenna, presidente Anie Automazione, alla conferenza stampa di presentazione di Sps Parma 2020

Tra gli storici partner della fiera di Parma – che quest’anno tornerà dal 26 al 28 maggio – figura anche Anie Automazione. Fabrizio Scovenna, numero uno dell’associazione che racchiude le principali aziende del comparto, ci ha spiegato natali e intenti di questa alleanza. «La partenza nel 2011 – racconta – fu un po’ tribolata. Ma è rapidamente diventata un successo. Uno dei capisaldi del nostro rapporto è rappresentato dalla formazione, perché rimaniamo convinti che le competenze vadano incentivate. Vogliamo che si arrivi alla valorizzazione delle competenze tecnologiche, alla divulgazione delle conoscenze, in particolare sui temi del Know How 4.0 e della digitalizzazione». Anche Marco Vecchio, direttore generale di Anie, ci spiega quale sia la visione dell’associazione. «Credo che le Associazioni di categoria svolgano un ruolo fondamentale nella divulgazione dell’innovazione tecnologica nel settore dell’automazione industriale. In un mercato costituito da molti fornitori in competizione tra loro e da una domanda altrettanto frammentata l’ambito tipicamente precompetitivo, in cui si muovono le associazioni, è il giusto contesto dove informare e formare i clienti. Indubbiamente il settore industriale in Italia è molto cambiato negli ultimi vent’anni tra delocalizzazioni e perdita di know-how ma resta comunque uno dei principali punti di forza del nostro sistema economico e le associazioni possono giocare ancora un ruolo importante specialmente in questo momento di transizione 4.0».

 

L’accordo con il competence center MediTech di Napoli

Leopoldo Angrisani, rappresentante del MediTech, durante la conferenza stampa di presentazione di Sps Parma 2020

Non soltanto il Made: Sps Italia ha avviato una collaborazione con un altro competence center, il MediTech, l’unico degli otto approvati dal Mise al Sud. Ha sede nell’area di Bagnoli, negli spazi della “Città della Scienza” nell’area dell’ex acciaieria.  «L’uso integrato delle tecnologie abilitanti – ci spiega Leopoldo Angrisani, rappresentante del MediTech e docente di ingegneria elettrica e delle tecnologie dell’informazione dell’Università Federico II, che è capofila, assieme al Politecnico di Bari- può migliorare in misura consistente la produttività, sotto il profilo qualitativo e quantitativo, e la capacità adattiva alle dinamiche dei mercati. La direttrice principale di MedITech è l’integrazione 4.0. Viene promosso l’uso integrato dell’intero spettro delle tecnologie abilitanti 4.0, sia in maniera verticale per potenziare la filiera produttiva di comparti strategici per il territorio di riferimento, sia in maniera orizzontale per migliorare il dialogo tra una filiera e l’altra, riconfigurando soluzioni tecnologiche transitive per comparti diversi».

 

Altre applicazioni

Teresa Minero, Founder &Ceo di LifeBee, alla conferenza stampa di presentazione di Sps Parma 2020

Uno dei comparti in cui l’Italia è più avanti è la produzione di farmaci. Quello che non tutti sanno è che il nostro Paese è tra i più importanti produttori manifatturieri. «Ormai più di venti anni fa – ci racconta Teresa Minero, Founder &Ceo di LifeBee – Digitalizing Life Sciences Chair of Italy, EU Leadership Team, Steering Committee Pharma 4.0 Ispe – abbiamo progettato e realizzato, in uno stabilimento farmaceutico, un sistema all’avanguardia nell’automazione e nell’integrazione tra informazione, organizzazione e processi produttivi. Un Pharma 4.0 ante litteram. Un sito con maestranze di provenienza rurale, non così scolarizzate, come avrebbe accolto un sistema così innovativo? A dispetto di ogni previsione, il sostenitore più entusiasta fu il magazziniere: un signore grande e grosso, con delle manone da gigante gentile, che tutti temevamo non si sarebbero mai adattate alle tastierine dei lettori di codice a barre. I veri Signor No? Inattesi, alcuni giovani tecnici laureati. Su di loro ebbe la meglio il pregiudizio, di un nuovo sistema che ingessasse e controllasse. Oggi, le terapie digitali. Sono software che curano le persone o ne sostengono la cura. Sottoposti a iter approvativi da parte delle Autorità Regolatorie e con piena dignità terapeutica, anche in forma di “App”. Che il software diventasse una vera e propria medicina non ce lo potevamo neanche immaginare. Il software che cura l’uomo, non solo lo sostiene nella operatività e nelle decisioni».

 

Il progetto District 4.0 e il workshop d Porsche Consulting sull’additive manufacturing

Il district 4.0 di Sps

Altro aspetto innovativo è rappresentato dal progetto District 4.0, una mostra nella mostra incentrata sulle tematiche legate all’industria 4.0, è la piattaforma migliore per la comprensione e la divulgazione delle potenzialità delle tecnologie legate ad Automazione Avanzata, Digital&Software, Robotica e Meccatronica. L’edizione 2020, la decima, si svolgerà a Parma dal 26 al 28 maggio e sarà una nuova sfida. Tra le anticipazioni presentate alla conferenza stampa, quella dell’ampliamento del “District 4.0” con una nuova area dedicata alle tecnologie additive e stampa 3D. La nuova area tematica segna l’ampliamento delle categorie merceologiche in mostra in fiera. Sotto il cappello Tecnologie Additive troviamo quindi Progettazione/Sviluppo prodotto, Materiali per la manifattura additiva, Soluzioni per la manifattura additiva, Prototipazione/Digitalizzazione, Servizi. Un progetto supportato da Formnext, la fiera europea di riferimento per le nuove tecnologie al servizio della produzione industriale di Messe Frankfurt. Infine, la prossima edizione della fiera di Parma vedrà anche un focus sulla manifattura additiva. Secondo le stime di Porsche Consulting, infatti, il comparto ha prodotto un volume globale di vendite pari a 7,336 miliardi nel 2017 e si stima che quest’anno supererà gli 11 miliardi, prima di decollare oltre i 27 nel 2023. Questo perché il potenziale di questa tecnologia si sta liberando in diversi settori, dalla produzione dei beni di largo consumo, alle tecnologie medico-sanitarie, a quelle automobilistiche e aerospaziali. Per questo, Porsche Consulting il prossimo anno realizzerà durante la fiera Sps Italia di Parma un workshop interattivo in cui imprenditori e manager potranno simulare il percorso che porta alla scelta di adozione delle tecnologie e avranno l’opportunità di sperimentare il diverso impatto di un approccio strategico rispetto a un approccio operativo costi-benefici.














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