Salini Impregilo mette il turbo a Progetto Italia

Con l’aucap da 600 milioni di euro, riservato ad investitori istituzionali, il Gruppo guidato da Pietro Salini apre l’era della più grande operazione di sistema industriale nella storia italiana delle infrastrutture  

Più veloce della luce. L’aumento di capitale lanciato da Salini lo scorso 6 novembre è andato a buon fine. “Abbiamo chiuso con forte domanda da investitori di grande qualità il collocamento del nostro aumento di capitale che dà il via a Progetto Italia, un bellissimo progetto di investimento per il futuro e successo per il nostro Paese”, così in una nota Pietro Salini, Amministratore Delegato Salini Impregilo, in occasione della chiusura del collocamento per l’aumento di capitale del Gruppo da 600 milioni di euro, che ha visto la partecipazione di un significativo pool di investitori qualificati italiani e internazionali.

Salini Costruttori, CDP Equity e le banche finanziatrici (Banco BPM, Intesa San Paolo e Unicredit) si sono impegnati alla sottoscrizione fino a 450 milioni. Al termine dell’operazione Salini Costruttori risulta detenere il 44,91% del capitale, CDP Equity il 18,65%, Intesa Sanpaolo e Unicredit il 5,26% a testa e Banco BPM lo 0,67%.  I proventi saranno destinati a supportare Progetto Italia, volto a rafforzare il settore nazionale delle grandi opere e delle costruzioni.







Onore al merito per  Leonardo Del Vecchio

Nella nota Salini ha voluto sottolineare la partecipazione all’aucap di Leonardo Del Vecchio : “Sono particolarmente contento della partecipazione all’aumento di capitale del fondatore e Presidente di Luxottica e Presidente Esecutivo del colosso Essilorluxottica, primario imprenditore italiano di successo con profilo internazionale che ha condiviso la visione di lungo termine del Progetto Italia per rendere più competitivo il settore delle infrastrutture italiane all’estero.”

Progetto Italia per crescere con nuovi talenti

Progetto Italia, nelle intenzioni dei suoi protagonisti, rappresenta il futuro di crescita per il settore delle infrastrutture. Con l’ambizione di diventare la più grande operazione di sistema industriale nella storia italiana del settore, Progetto Italia è stato lanciato per dare vita ad un gruppo forte nel competere all’estero alla pari con i competitor internazionali.

“È un’opportunità per il settore da cogliere” dice Salini nella nota “ perché con la salvaguardia e la creazione di nuovo lavoro in Italia e all’estero ridiamo orgoglio e fiducia ad un’industria pronta a competere con più forza sui mercati globali, e diamo impulso a tutta la filiera industriale del settore. Particolare attenzione del Gruppo è rivolta ai giovani ed alla loro formazione. Già oggi il 45% dei dipendenti Salini Impregilo ha meno di 35 anni, giovani che con Progetto Italia vogliamo far crescere professionalmente, insieme ad altri nuovi talenti che vogliamo attrarre per affiancare alle nostre 35mila persone nel mondo”.

Passaggi ulteriori saranno la scelta di un nome societario più internazionale, il cui studio dovrebbe concludersi al massimo a inizio 2020, e la presentazione di un piano industriale, intando si attendono i tempi della giustizia per il salvataggio di Astaldi.














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