Oracle e Cgma: l’Agile finance fa crescere i ricavi

di Chiara Volontè ♦︎ Investire nella digitalizzazione della funzione finance aumenta le performance aziendali. Ma mancano ancora le competenze. La flessibilità della finanza come parte integrante dei nuovi business model

La buona notizia è che le aziende che investono nella digitalizzazione delle funzioni finance hanno una probabilità nettamente più alta di far crescere i loro ricavi. Quella cattiva è che meno di un terzo delle imprese ha le caratteristiche per emergere come leader della finanza digitale. E, come se non bastasse, appena il 10% dei Cfo (Chief Financial Officer) ritiene che i propri team abbiano le competenze giuste per supportare le ambizioni digitali delle aziende. Questi dati emergono da “Agile Finance Unleashed: The Key Traits of Digital Finance Leaders”, una ricerca condotta da Cgma in collaborazione con Oracle.

Cgma è un’associazione internazionale, prevalentemente americana, che raduna e certifica 150milabusiness accountant“, termine che in italiano si potrebbe tradurre come “alti professionisti del finance aziendale”. Quindi non solo i Cfo, ma tutti i dirigenti e gli impiegati di concetto che operano nella direzione finanziaria. Oracle, fondata da Larry Ellison, è una delle tre maggiori software house del mondo, e non ha bisogno di presentazioni. Va solo ricordato che, da sempre, è fortemente specializzata nella finanza aziendale. Le evidenze della ricerca son ben sintetizzate da una frase di Safra Catz, Ceo di Oracle. «Intelligenza artificiale e machine learning stanno radicalmente trasformando il modo di operare del business e in particolare dell’area finance», sostiene Catz. «I compiti di routine sono in via di automazione, in modo che i professionisti del finance aziendale possano focalizzarsi su ciò che è davvero importante: identificare i prossimi mercati di crescita».







Edilio Rossi – digital finance & supply chain sales development director di Oracle Italia – a margine dell’incontro sull’ “Agile Finance” (definizione che riguarda la finanza digitale evoluta) che si è tenuto nei giorni scorsi a Milano, ci ha spiegato: «Fino a qualche anno fa abbiamo lavorato su un paradigma a doppio binario, che si sostanziava nei termini “efficacia ed efficienza”. Ora invece questo meccanismo si è evoluto nella flessibilità, che è diventata parte integrante e fondamentale dei modelli di business che sono capaci di rispondere alle esigenze del mercato». È da circa due anni che l’Agile Finance è di fatto entrata in azienda, basandosi sia sui nuovi orizzonti aperti dalla tecnologia (intelligenza artificiale, machine learning e capacità di computing aumentate), sia (in egual misura) su nuovi paradigmi aziendali. Tutto ciò ha aumentato il solco tra le cosiddette “superstar firms”, ovvero le imprese più innovative, e le altre. «Quello che vediamo – prosegue Rossi – è che c’è una correlazione molto netta tra i tassi di crescita delle aziende e i sistemi di digital finance impiegati. Sta cambiando lo scenario competitivo anche per una profonda innovazione dei processi e dei modelli di business.».

 

Il digital finance

Edilio Rossi, digital finance & supply chain sales development director di Oracle Italia

Ma di che cosa parliamo esattamente quando parliamo di Agile Finance? Vogliamo dire che le tecnologie digitali non vengono impiegate solo per abbassare i costi automatizzando alcuni processi, ma anche (e di più!) per allineare la propria supply chain con quella di clienti e fornitori. Per raggiungere questo stadio di maturità occorre non soltanto avere una mole considerevole di dati, ma soprattutto sapere come trattarli. E qui arriviamo a intelligenza artificiale e machine learning. «Ci troviamo in un’era – prosegue Rossi – in cui il finance esce dal proprio silos organizzativo e ha il coraggio di interloquire con tutte le funzioni di business, per offrire servizi ad altissimo valore che sfruttino solo le informazioni veramente necessarie, “pescate” nell’oceano dei big data. È su questo sostrato che si innesta il concetto di eccellenza operativa, che porta con sé l’ingegnerizzazione dei processi legacy. Tradotto, vuol dire che si sta rivoluzionando l’intera organizzazione, digitalizzando al massimo le mansioni a basso valore aggiunto». Quali quindi i nuovi obiettivi del direttore finanziario del futuro? In primo luogo è necessario un cambio di approccio che metta il cliente al centro, in una concezione olistica. È fondamentale concentrarsi sulle piattaforme e non sui prodotti impiegando i dati come un’arma strategica e non come un inutile gravame.

 

Uno scenario in chiaroscuro

Le tre parole chiave dell’Agile finance. Fonte Oracle

Un’altra delle evidenze che emergono dalla survey realizzata da Cgma e Oracle è che la trasformazione robotica è ben più lontana di quanto sembri: solo il 16% dei Cfo intervistati ritiene che la propria impresa abbia portato a termine, con successo, questo processo. Inoltre, meno della metà del campione (42%) afferma che la propria azienda riconosce rischi e opportunità del digitale in maniera più rapida di quanto non facciano i competitor. La quasi totalità (85%) dei Cfo che fanno parte di aziende riconducibili sotto il cappello di “Digital Finance Leaders”, dichiara che la propria organizzazione ha creato una “digital customer experience” efficace, ma questa convinzione scende al 30% quando a parlare sono dirigenti di imprese poco o per nulla innovative. Inoltre, l’83% delle aziende leader nel finance digitale è pronto a supportare le aspettative tecnologiche in rapida evoluzione dei clienti, ma il dato scende al 28% per i non leader. Un ulteriore dato a suffragio dell’importanza della trasformazione digitale in atto per il comparto finance è rappresentato dal fatto che l’86% delle organizzazioni più avanzate afferma di avere un primato digitale e un approccio cloud-first, dato che scende al 41% per i non leader. Un’ultima evidenza che deve fare molto riflettere è che soltanto il 15% degli intervistati afferma che il finance è ampiamente riconosciuta per la sua consapevolezza strategica di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale e la loro capacità di guidare nuove modelli di business.

 

L’impegno di Oracle

La correlazione tra Digital Finance e crescita aziendale. Fonte Oracle

Da questo punto di vista, la multinazionale fondata da Larry Ellison ha avviato una serie di partnership con grandi aziende per cambiare completamente il loro modello di business e i loro modo di gestire. «FedEx – conclude Rossi – negli Usa ha implementato con noi l’automazione dei processi contabili standard e ha sviluppato tecnologie per rendere mobile l’accesso da qualsiasi dispositivo. Un’altra area fondamentale è quella dell’intelligenza digitale, in modo da cambiare alcuni processi aziendali come stanno facendo molti gruppi internazionali. Ancora: c’è il grande tema del forecast, fatto attraverso analytics predittivi, in modo da prendere decisioni molto più corrette. Perché se ho un’esplosione di dati, come comprendere quali sono importanti? Royal Bank of Scotland sta facendo un esperimento interessante: stanno sperimentando la possibilità di fare forecast quasi senza intervento umano, per evitare di dover fare un lavoro enorme di analisi dei dati che viene affidato al sistema, mentre l’intervento puntuale umano viene fatto solo dove ce n’è bisogno veramente. Infine, l’ultima area di intervento è quella di business influence: visto che l’ufficio finance non è un’isola, può lavorare sempre più intensamente con le altre aree funzionali. La sfida è capire quali siano i livelli predittivi funzionali che consentono di offrire il servizio migliore alle migliori performance. Blue Cross Blue Shild, una delle più importanti realtà di assicurazioni sanitarie separate americane, ha impiegato le nostre tecnologie di learning e formazione per preparare le strutture del finance alle nuove tecnologie digitali».

Un altro esempio dell’impegno di Oracle nell’ottimizzazione dei sistemi di gestione delle informazioni riguarda Western Digital, il più importante operatore nel comparto dell’archiviazione dei dati, che negli ultimi anni ha comprato i due principali competitor: Hgst e SanDisk. Per evitare di ritrovarsi con tre diversi sistemi Erp con problemi di comunicazione tra loro, Western Digital si è rivolta a Oracle per portare sul cloud i gestionali, in modo da avere in futuro la possibilità di integrare facilmente e direttamente qualsiasi prossima acquisizione. Infine, un’ultima dimostrazione della forza dell’Erp in cloud è testimoniato da Instacart, una scale-up nel settore del retail che in soli sei anni è diventata una “superstar” nel mondo della consegna a domicilio di prodotti alimentari. L’azienda ha una rete di partner a livello nazionale, regionale e locale in tutto il Nord America che riguarda oltre 15.000 negozi in 4.000 città dei 50 stati americani. Con l’Erp di Oracle riesce a gestire ed evadere gli ordini in meno di un’ora.

 

Il finance del futuro

Il modello operativo del digital finance. Fonte Oracle

Un ultimo tema sollevato durante l’incontro milanese di Oracle riguarda il modo in cui le nuove tecnologie hanno modificato lo scopo ultimo del finance in azienda. Ne ha parlato Andrea Dossi, docente associato di gestione dei sistemi all’Università Bocconi, descrivendo tre sfide: «Il finance è a presidio del valore. Per questo motivo, il rapporto tra tecnologia e controllo di gestione porta a tre sfide che devono essere vinte per migliorare i modelli di business. In primo luogo, bisogna fare leva su tecnologia e semplificazione per ampliare le funzionalità del finance. Le nuove modalità, infatti, vanno a integrarsi con i vecchi modelli, aumentandone l’efficacia. Gli ambiti di impiego sono sempre più ampi e cambiano anche i ruoli dei lavoratori. Per questo bisogna mutare completamente il modello di business e disegnare percorsi di sfruttamento dell’esperienza e di formazione di nuove competenze. Un’altra sfida, la seconda, è quella di avere una visione end-to-end in modo da aprire alle informazioni esterne, cercando di innovare i meccanismi di gestione delle spese e degli introiti. Infine, è fondamentale pensare al finance come a un “People business”, adottando una strategia di selezione delle risorse che premi i talenti».














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