Landi Renzo chiude il 2020 con un fatturato 142,5 milioni, in calo del 25,7%

L’assemblea degli azionisti di Landi Renzo ha approvato il Bilancio di Esercizio 2020, con un il fatturato consolidato pari Euro 142.5 milioni, in diminuzione del 25,7% rispetto al 2019 (191.9 milioni). L’Ebitda adjusted è pari a 8 milioni di Euro rispetto, mentre nel 2019 era di 26.3 milioni. Il gruppo evidenzia una perdita di 7.8 milioni di euro a fronte di un utile di 5.9 milioni al 31 dicembre 2019.

Quanto ai risultati della Società il fatturato individuale di Landi Renzo è pari ad Euro 112.716 migliaia, in decremento di Euro 27.015 migliaia rispetto all’esercizio precedente (Euro 139.730 migliaia). L’Ebitda è risultato positivo e pari ad Euro 6.114 migliaia a fronte di Euro 16.681 migliaia nel 2019. L’Ebit è pari a negativi Euro 4.942 migliaia, dopo ammortamenti e riduzioni di valore registrati nell’anno per complessivi Euro 11.055 migliaia, di cui Euro 5.951 migliaia per immobilizzazioni immateriali, Euro 3.270 migliaia per immobilizzazioni materiali e Euro 1.834 migliaia per diritti d’uso. La posizione finanziaria netta a fine 2020 è negativa e pari a Euro 78.971 migliaia (Euro 74.041 migliaia al netto degli effetti dell’IFRS 16 e del fair value dei contratti finanziari derivati), rispetto ad una posizione finanziaria netta negativa pari ad Euro 66.675 migliaia al 31 dicembre 2019.







L’Assemblea prendendo visione del Bilancio Consolidato ed esaminando ed approvando il Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2020, ha deliberato di ripianare la perdita di esercizio pari ad Euro 6.283.624,66 mediante l’integrale utilizzo della riserva straordinaria, che si azzera, e della riserva sovrapprezzo azioni che si riduce ad Euro 28.945.566,50. Inoltre, l’Assembla ha deliberato di apporre un vincolo di sospensione di imposta pari ad Euro 4.082.083,55 alla riserva da sovrapprezzo azioni per il riallineamento del valore fiscale del marchio Aeb al valore civilistico.














Articolo precedenteTra cloud, software e… la strategia di crescita di Cisco Italia spiegata dal nuovo ceo Gianmatteo Manghi
Articolo successivoTra e-commerce e tensioni geopolitiche: qual è il futuro della supply chain?






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui