Il Salone dell’auto di Francoforte è green. Ma Fca non c’è

Al salone dell’auto di Francoforte, in corso sino al 22 settembre, il coro è unanime: ci vorranno 10-15 anni perché le case automobilistiche possano iniziare a guadagnare con le vetture elettriche del segmento piccole e medie. Un arco temporale che è apparentemente lunghissimo ma che vede già a motori a pieno giro aziende come Audi, BMW, Daimler, Ford, Honda, Hyundai, Opel, Seat, Volkswagen. Va detto che questa edizione del Salone parla prevalentemente tedesco: sono molte infatti le aziende a non essersi presentate in questa vetrina dell’automotive. Grandi assenti ad esempio FCA e Ferrari.

Il lusso delle elettriche

La questione dei costi di produzione, dunque, per un avvento “Total e Global” dell’elettrico è il nodo da sciogliere. Nodo che non preoccupa i costruttori sul versante dell’alta gamma essendo i margini in questo segmento molto elevati.

E nel frattempo? La tendenza è quella di utilizzare motori ibridi, continuando a investire in digitalizzazione.







L’auto elettrica a tutta birra nel mondo (ma non in Italia)

Nei primi sei mesi del 2019 le auto a zero emissioni sono aumentate del 92% a livello globale, raggiungendo quota 780mila unità, secondo i dati di Jato Dynamics (analisi e trend di mercato per l’automotive)

Si tratta ancora di una nicchia, certo, ma rilevante, considerando la situazione economica globale e alcuni mercati in calo per i veicoli tradizionali. La Cina traina le vendite dei modelli a zero emissioni: da gennaio a giugno sono state immatricolate 430mila unità di questo tipo, in aumento del 111% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Al secondo posto c’è l’Europa con 173.200 unità, in aumento dell’84% rispetto allo scorso anno. Il buon risultato è determinato da Norvegia (36mila unità, +74%), Germania (33mila, 72%), Francia (24mila, +38%) e Olanda (18mila, +118%). Ultimi gli Stati Uniti, con 116mila auto elettriche (in aumento dell’87% rispetto al primo semestre 2018).

Tra i primi dieci mercati, la maglia nera va al Giappone con 11mila immatricolazioni a zero emissioni, in calo del 27%. L’Italia è fuori dalla graduatoria più virtuosa con 4.967 vetture, comunque in forte aumento rispetto allo stesso periodo del 2018 (+120%).

 

Lamborghini e Hyundai: elettrizzanti

Sul fronte green una delle star di Francoforte è la Lamborghini SiànFK37 la prima supersportiva ibrida dell’azienda di Sant’Agata da 819 cavalli. Deve parte del nome (Siàn)  al dialetto bolognese che indica “fulmine” e alle iniziali di Ferdinand Karl Piëch, classe 1937, l’ingegnere che ebbe un ruolo fondamentale nell’acquisizione di Automobili Lamborghini nel 1998 da parte di Audi AG.

Anche i coreani della Hyundai abbracciano l’elettrico con EV 45, ispirata alla Pony Coupé Concept, disegnata per il costruttore nel 1974 da Italdesign e una delle vetture più care alla Casa. EV 45 porta con sé tecnologie anticipatrici di un’esperienza di guida completamente nuova per i veicoli a guida autonoma di domani.














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