Total solution, la filosofia di Hiwin per conquistare il mondo dell’automazione

di Alberto Falchi ♦︎ L'azienda taiwanese - fatturato 470 milioni - ha un portafoglio completo di soluzioni per l'automazione: i clienti possono realizzare linee di produzione automatizzate dall'A alla Z. Fra le novità le viti i4.0BS, dispositivi intelligenti dotati di sensori che rilevano temperatura, vibrazioni e quantità di lubrificante. Così si abilita la manutenzione predittiva

Guida lineare di Hiwin

Movimento in evoluzione”. Questo lo slogano di Hiwin, azienda taiwanese fondata nel 1989 da Eric Y.T. Chuo, l’attuale presidente, che ha un obiettivo: quello di migliorare la vita di tutti i giorni, con la tecnologia. Nello specifico, tecnologia per l’automazione, a 360°. Il portfolio dell’azienda abbraccia praticamente ogni applicazione per questo settore: guide lineari, riduttori armonici, azionamenti, attuatori elettrici, sistemi di posizionamento, viti a ricircolo di sfere, robot multiasse e robot Scara (Selective compliance assembly robot arm) e accessori per macchine utensili, tavole rotanti.

Unendo tutti i prodotti dell’azienda, è possibile realizzare una linea di produzione automatizzata dall’A alla Z, e ai clienti che lo richiedono l’azienda offre queste total solution, anche se tipicamente è l’utente finale a scegliere le componenti che desidera e procedere in autonomia all’implementazione nei propri sistemi. Un approccio olistico, insomma. Hiwin sviluppa internamente le soluzioni per migliorare le proprie linee produttive, per poi fornirle anche ai propri clienti. Un esempio i4.0BS, la vite intelligente, dotata di sensori per verificare lo stato di lubrificazione, la temperatura e i parametri di funzionamento. Fra le novità, il Datorker Rotary Actuator.







Il Covid non frena la corsa di Hiwin, che cresce con percentuali a doppia cifra

headquarter di Hiwin a Taiwan

Dal 1989, anno in cui è stata fondata, Hiwin (acronimo di Hi-Tech WINner) è cresciuta molto e oggi conta su oltre 5.000 dipendenti a livello globale (sparsi fra le sedi di Germania, Usa, Giappone, Svizzera, Repubblica Ceca, Singapore, Korea, Italia, China e i centri di Ricerca e Sviluppo a Tokyo, Offenburg e Israele) e un fatturato al 2018 di 470 milioni di dollari, l’ultimo disponibile. Il 2020 è stato un anno particolare, inevitabilmente complicato, ma nonostante questo l’azienda stima una crescita del 20/25%. Da un lato, è calato molto il business in settori come le macchine utensili, automotive, lamiera e trasformazione metalli in genere, ma la perdita è stata compensata da una crescita importante delle commesse in ambito packaging e tissue, due settori che durante la pandemia hanno visto un’accelerata a livello globale.

Hiwin, soluzioni totali per il mondo dell’automazione

Il catalogo di Hiwin è molto ampio e include tutto il necessario per realizzare un’intera linea produttiva e offre robot multi asse, un ambito nel quale la multinazionale taiwanese ha iniziato a investire molto prima a Taiwan e, da cinque anni, anche in Europa, con modelli certificati per l’utilizzo nel Vecchio Continente. Il cliente tipico dell’azienda è l’impresa che realizza le linee: acquista i componenti, le soluzioni standard, per poi integrarle in autonomia nei propri sistemi. Non mancano però realtà, soprattutto Pmi, che chiedono all’azienda delle soluzioni complete, affidandosi ad Hiwin anche per il montaggio e l’implementazione. Questo accade soprattutto da noi, tanto che la filiale italiana, che oggi conta 150 dipendenti, sta investendo per supportare ancora meglio queste realtà, puntando a fornire le soluzioni complete – le total solution – in maniera ancora più rapida ai suoi clienti.

Le novità che Hiwin ha mostrato alla fiera Emo 2021

L’Italia del resto rappresenta un mercato particolarmente interessante per Hiwin, per l’elevato numero di imprese che operano nel manifatturiero e che ultimamente sono sempre più interessate a migliorare le loro linee così da aumentare la produttività. Gli sgravi fiscali per gli investimenti in industria 4.0 hanno dato una spinta importante al settore dell’automazione nel nostro paese, e Hiwin vuole sfruttare il periodo positivo, tanto che è al lavoro su una nuova sede a Cavenago di Brianza di 11.000 metri quadrati, dove verranno ospitate le divisioni Technology, legata alla meccanica, Mikrosystem, con sistemi di motion control tra cui azionamenti, motori coppia e lineari e servomotori, e la Robotica. A proporre invece sistemi integrati di Total Solution è presente la System Division. Ma qui non si fa ricerca: quella è concentrata a Taiwan, oltre che nelle sedi di Tokyo, Offenburg e Israele. Il cliente più gettonato? Italia le principali aziende che operano nel settore del packaging, del bianco (gli elettrodomestici) e i produttori di macchine utensili.

Hiwin rende intelligenti anche le viti

Una delle novità più interessanti del portafoglio di Hiwin è i4.0BS, la prima vite “intelligente” al mondo. All’apparenza una comune vite a ricircolo di sfere, con la differenza che è dotata di sensori in grado di rilevare temperatura, vibrazioni e la quantità di lubrificante. Un prodotto pensato per essere integrato in macchinari industriali, macchine utensili e sistemi di automazione in genere, e che è in grado di valutarne lo stato e l’aspettativa di vita.

i4.0BS, la vite intelligente di Hiwin

Il sistema di lubrificazione intelligente controlla automaticamente lo stato del lubrificante, così da far lavorare il macchinario sempre nelle condizioni ideali, e si connette tramite un modulo Plc a un sistema di edge computing, che invia poi le informazioni alla rete tramite un connettore ethernet così da poterla monitorare da remoto.
Il suo principale vantaggio è quello di abilitare la manutenzione predittiva, tenendo sotto controllo i parametri di funzionamento e inviando degli avvisi quando questi sono fuori specifica. Quando per esempio le vibrazioni o le temperature iniziano a essere eccessive, significa che qualcosa non sta funzionando correttamente: avvisando tempestivamente i tecnici, è possibile procedere alla manutenzione evitando arresti improvvisi della produzione o, peggio, gravi danni ai macchinari.

I robot di Hiwin: industriali multiasse, Scara e wafer

Da alcuni anni Hiwin ha ampliato la sua proposta di soluzioni per l’automazione introducendo una serie di robot destinati a vari utilizzi da modelli più tradizionali come i robot multiasse e Scara, a quelli più articolati, fra i quali la serie Wafer, destinata alla movimentazione di wafer di prodotti come wafer di silicio o display Tft/Lcd.

Robot Rwd della serie Wafer di Hiwin

Componenti per macchine utensili: guide lineari, motori, riduttori armonici. E il Datorker Rotary Actuator

Ridutore armonico della serie Darkoter

Hiwin progetta e realizza una serie di componenti destinati al mondo delle macchine utensili. Guide lineari, cuscinetti a sfere e a rulli, motori lineari, coppia e brushless. I servomotori e azionamenti della Serie E1 sono una delle novità del portfolio dell’azienda e sono caratterizzati da un design universale, capace di adattarsi alle esigenze di differenti settori e di gestire, motori lineari e motori coppia. A distinguerli dalle precedenti serie la funzione Tuneless, che consente di gestire facilmente l’azionamento in presenza di carichi variabili e abbreviare efficacemente i tempi di installazione. La funzione gantry, invece, permette di sincronizzare due assi senza far ricorso al motion control.

Hiwin realizza differenti gamme di tavole rotanti, tutte dotate di motore coppia, un motore ad azionamento diretto a gioco zero con elevata coppia e accelerazione, dedicate nello specifico al mondo delle macchine utensili: la serie Ras include i modelli rotobasculanti a doppio braccio, mentre la Rab i rotobasculanti a braccio singolo. Fanno infine parte dalla serie Rc le tavole rotanti non basculanti, orizzontali (Rch) e verticali (Rcv).

I riduttori armonici della serie Datorker, infine, trovano spazio nelle applicazioni di robotica, ma anche più in generale nelle macchine per l’automazione. A distinguerli il design compatto e leggero che ne semplifica l’installazione (può essere montato in qualsiasi direzione) e garantisce la stessa coppia dei sistemi tradizionali. I riduttori della serie Datorker sono delle soluzioni personalizzabili, progettate per adattarsi ai requisiti dei progettisti. Viene utilizzato in settori come la produzione di semiconduttori, i sistemi di taglio di precisione al laser, l’automotive, le energie rinnovabili e la robotica.

Una corposa sezione del portfolio di Hiwin è poi dedicata a differenti tipi di guide lineari: a sfere, a rulli, ingabbiate e non, inclusi modelli dedicati ai carichi pesanti (le Serie Hg e Qh) e con sensore integrato. Queste ultime fanno parte della serie Pg e sono progettate per applicazioni in ambienti umidi e caratterizzati da elevate temperature: apparecchiature a iniezione plastica, stampa, produzione /trasformazione della carta, macchine tessili, macchine per la lavorazione dei prodotti alimentari, macchine per la lavorazione del legno, ma anche nelle apparecchiature medicali.
Tutte le guide lineari di Hiwin possono essere fornite anche con rivestimenti anticorrosione così da garantire l’efficienza anche quando utilizzate in ambiti particolari: i prodotti da montare in macchinari per carichi elevati o destinati all’industria alimentare possono venire trattati con armoloy, un materiale composto al 95% da cromo puro, o subire la nichelatura, che si presta all’utilizzo nel settore food&beverage in presenza di carichi medio/alti. La fosfatazione al manganese, infine, garantisce una maggiore resistenza all’usura e riduce la rumorosità dei macchinari.

Guida lineare della serie Pg di Hiwin

Le guide lineari di Hiwin possono montare anche soluzioni specifiche per la lubrificazione che riducono la necessità di interventi di manutenzione. I Kit E2 sono progettati per ambienti di lavoro dove si richiede un elevato grado di pulizia: tramite un sistema ottimizzato per l’utilizzo dell’olio che consente di evitare le perdite, si riduce la quantità di olio necessario e si allungano gli intervalli di lubrificazione, abbattendo di conseguenza i costi per gli utenti finali. Il sistema di lubrificazione Serie El si basa su un materiale polimerico che rilascia gradualmente il lubrificante, ed è pensato per le guide miniaturizzate. I carrelli dotati della tecnologia Synch Motion sono infine pensati per quelle applicazioni dove la manutenzione periodica risulta complessa: la gabbia di ritenuta delle sfere (o dei rulli), consente di allungare gli intervalli di lubrificazione fino a 80/100 volte rispetto alle guide lineari tradizionali.














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