Innovazione e cooperazione uomo-macchina: il biglietto da visita di e-Novia per il Cfi

di Filippo Astone ♦︎ L’azienda di Vincenzo Russi aderisce al Cluster Fabbrica Intelligente. La società incrocia più linee di intervento della roadmap: valorizzazione delle persone nelle fabbriche, processi produttivi e sistemi di produzione evolutivi e adattivi. Lo spin-off Smart Robots e la collaborazione con il Lighthouse Plant di Abb

Tra le principali iniziative del Cluster, la definizione della Roadmap, processo strategico per indirizzare la trasformazione digitale dell’industria italiana, individuando le principali necessità della manifattura italiana in termini di avanzamento tecnologico e traiettorie di sviluppo. Attualmente, sette Gruppi Tematico Tecnico Scientifici (GTTS) formati da esperti, docenti universitari e soci del cluster sono impegnati nella redazione della nuova Roadmap

Come abbiamo scritto nell’articolo collegato (che potete leggere qui), le linee di intervento che il percorso innovativo di e-Novia incrocia sulla Roadmap del Cluster Fabbrica Intelligente sono tre. Anzitutto la valorizzazione delle persone nelle fabbriche. Sul punto, una start-up dell’ecosistema milanese, Smart Robots, ha inventato un sistema intelligente che, in un contesto di una stazione uomo-robot, riconosce l’operatore, monitora l’attività di questo e della macchina, e sincronizza le azioni dell’uno e dell’altra.

È un meccanismo che va verso la direzione più volte auspicata dal presidente di Cfi Luca Manuelli, secondo il quale è fondamentale, in qualsiasi sviluppo tecnologico, «la centralità del capitale umano». La seconda linea di intervento è quella dei processi produttivi innovativi. Le start-up partorite da e-Novia, del resto, fanno largo uso di sensori ed algoritmi avanzati. La terza è quella attinente ai sistemi di produzione evolutivi e resilientiDa questo punto di vista, secondo il Ceo di e-Novia la partita della resilienza – anzi dell’antifragilità, considerata come la capacità non solo di reagire ma di crescere nel disordine – si gioca con un’arma segreta, l’intelligenza artificiale, che è in grado di dominare la complessità.







 

La partecipazione di e-Novia al Cluster Nazionale Fabbrica Intelligente: i principi condivisi

e-Novia aderisce al Cluster Nazionale Fabbrica Intelligente, associazione che dal 2012 riunisce aziende, regioni, università ed enti di ricerca con l’obiettivo di creare una comunità manifatturiera avanzata, stabile e competitiva. I motivi della partecipazione sono questi: «I nostri interessi coincidono, e poi l’aggettivo “intelligente” li racchiude bene. Intelligente sarà la fabbrica, la cui arma sarà l’AI, in quanto consente di dominare la complessità, e guiderà la rivoluzione digitale. La factory del futuro ne sarà permeata, in modo diffuso». La fabbrica intelligente, per Russi, non sarà solo resiliente, ma anche anti-fragile. «La resilienza è in fondo solo la capacità semielastica di resistere agli sforzi e tornare come prima. Occorre antifragilità, ossia la capacità di crescere nel disordine, nel caos, nella volatilità e nello stress. La factory deve trasformarsi in un organismo capace di adattarsi autonomamente alla trasformazione, e di rinforzarsi in condizioni complicate».

Le linee di intervento che il percorso innovativo di e-Novia incrocia sulla Roadmap del Cluster Fabbrica Intelligente sono tre. Anzitutto la valorizzazione delle persone nelle fabbriche. La seconda è quella dei processi produttivi innovativi. La terza è quella attinente ai sistemi di produzione evolutivi e resilient

La collaborazione tra Smart Robots e il Lighthouse Abb di Dalmine

Abb Dalmine, linea di produzione con Agv ( courtesy Abb)

Abbiamo visto che Smart Robots ha realizzato un dispositivo intelligente che guarda l’operatore, ne interpreta i movimenti, gli indica cosa deve fare e ne riconosce e previene gli errori. Smart Robots combina segnali vocali e gesti per guidare l’operatore o imparare nuove sequenze per nuove attività. L’occhio digitale di Smart Robots è anche integrato nel prodotto Vir.GIL di Comau, che guida l’operatore con un proiettore laser. Ora Smart Robots collabora con l’impianto di Dalmine che fa parte del progetto Lighthouse Plant di Abb, uno dei quattro selezionati dal Cfi per conto del Ministero dello Sviluppo Economico insieme a quelli di Ansaldo Energia, Hitachi Rail e Ori Martin-Tenova. I Lighthouse sono una delle principali iniziative di Cfi: sono grandi fabbriche operative che grazie alla trasformazione digitale sono in grado di dimostrare anche a beneficio delle Pmi le modalità di sviluppo e i ritorni degli investimenti in avanzate applicazioni industriali. Dalmine rappresenta la fabbrica emblematica dell’avanzamento tecnologico del colosso svizzero-svedese, dal momento che qui da anni si sperimentano nuove tecnologie, utili anche per le altre aziende del gruppo che producono sistemi di media tensione: interruttori, quadri, misuratori, relè, pacchetti completi e service per cabine e sottostazioni. Che cosa fa Smart Robots per Dalmine?

Secondo Rossi «Smart Robots è un sistema di visione intelligente a supporto dell’operatore. A Dalmine la stazione uomo-robot mette al centro l’operatore nel contesto di un chiosco di assemblaggio per interruttori. Smart Robots aiuta a gestire questo processo. E lo fa con tecnologie che riconoscono l’operatore e ne creano un gemello digitale; e che fanno sì che il robot si comporti come un collega di lavoro dell’umano. L’attività, in questo modo, viene certificata passo dopo passo, e soprattutto si evitano le collisioni, dal momento che il robot decide quale operazione effettuare in base all’azione dell’operatore». Per Rossi, tutto ciò garantisce flessibilità al processo manifatturiero.

Smart Robots utilizza tecnologie particolari: sensori dotati di algoritmi avanzati che monitorano l’attività dell’operatore e quella del robot. Sincronizzano le azioni dell’uno e dell’altro, tenendo conto di spazi e movimenti, e possono trovare applicazione con il 95% dei cobot. Si dà grande rilievo alla sicurezza. Smart Robots funziona anche da remoto. A Dalmine, nel corso della pandemia, quando talora gli operatori esperti non potevano essere fisicamente presenti, questi si collegavano con quelli sul campo, per l’implementazione di verifiche.

 

Smart Robots e il GTTS3

Tra le principali iniziative del Cluster, la definizione della Roadmap, processo strategico per indirizzare la trasformazione digitale dell’industria italiana, individuando le principali necessità della manifattura italiana in termini di avanzamento tecnologico e traiettorie di sviluppo. Attualmente, sette Gruppi Tematico Tecnico Scientifici (GTTS) formati da esperti, docenti universitari e soci del cluster sono impegnati nella redazione della nuova Roadmap. Nel documento vengono individuati macro-scenari di sviluppo, le cosiddette linee di intervento.

È stata definita una matrice, che consente alle aziende di posizionarsi lungo queste direttrici in base al proprio percorso di innovazione. Rossi partecipa al GTTS3, gruppo dedicato ai Sistemi per la valorizzazione delle persone nelle fabbriche. L’obiettivo del GTTS3 è lo studio di nuove tecnologie che permettano a persone e macchine di cooperare sinergicamente, condividendo attività in modo efficiente e sicuro indipendentemente dalle caratteristiche in termini di età, sesso e stato fisiologico o patologico. Secondo Rossi, «con Smart Robots portiamo un contributo tangibile, perché da una parte si mette al centro l’attività umana, dall’altra il nostro sistema consente la certificazione del lavoro, per contenere errori e eventuali danni».

La nuova roadmpa del Cfi

Il posizionamento di e-Novia sulla Roadmap: la valorizzazione delle persone nelle fabbriche

Secondo Vincenzo Russi, e-Novia incrocia più linee di intervento della Roadmap. Anzitutto la LI3, quella curata dal GTTS3 cui si è accennato poc’anzi. Per Russi, a parte Smart Robots, «anche altre nostre start-up, come Blimp e Yape, potrebbero riconoscersi in questo contesto».

 

Il posizionamento di e-Novia sulla Roadmap: i processi produttivi innovativi

Blubrake di e-Novia

Per Russi, e-Novia si posiziona anche sulla  LI5, quella attinente ai processi produttivi innovativi. L’idea sottesa alla LI5 è che l’avanzamento tecnologico in questi ultimi anni è stato particolarmente elevato nell’utilizzo dell’Ict nel manifatturiero; ma ha portato ad un cambio di scenario anche dal punto di vista delle tecnologie produttive, con l’introduzione di processi innovativi che richiedono lo sviluppo di beni strumentali ad essi dedicati. Pertanto, si sta sviluppando un nuovo concetto di produzione caratterizzato da tecnologie che garantiscano la possibilità di realizzare, a costi contenuti, una gamma crescente di lavorazioni.

 

Il posizionamento di e-Novia sulla Roadmap: i sistemi di produzione evolutivi e adattivi

Sempre per Russi, e-Novia incrocia anche la LI6, relativa ai sistemi di produzione evolutivi e adattivi. L’obiettivo di questa linea di intervento è lo sviluppo di una nuova generazione di sistemi produttivi in grado di evolvere nel tempo e di adattarsi dinamicamente alle mutevoli condizioni di contesto, determinate dalla turbolenza della domanda, dalla rapidità dei cicli tecnologici e dalle dinamiche della situazione competitiva, vista anche nella sua evoluzione temporale.














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