Il mercato globale dei veicoli elettrici a batteria (si è diviso in due campi distinti, con l’intenzione di acquisto di Bev “molto” o “moderatamente” probabile che si avvicina alla totalità in Cina – il più grande mercato automobilistico del mondo – anche se la crescita a breve termine del sentimento per i Bev puri stagna negli Stati Uniti e in Europa, secondo l’indagine “AlixPartners 2024 International Electric Vehicle Consumer-Sentiment“.
Il nuovo studio di AlixPartners, condotto tra la fine di marzo e l’inizio di aprile, suggerisce che mentre le prospettive globali a lungo termine per i Bev rimangono favorevoli, la strada per raggiungere una crescita significativa dei Bev ha preso alcune svolte critiche da quando l’indagine simile precedente di AlixPartners è stata condotta nel 2021. Le condizioni per l’espansione internazionale dei marchi di veicoli elettrici cinesi sembrano migliorare, e l’idoneità dei veicoli ibridi elettrici plug-in (Phev) come sostituti dei Bev è in aumento negli Stati Uniti e in altri mercati chiave poiché i gruppi di acquirenti di Bev e Phev si sovrappongono molto.
I produttori di Bev cinesi, dopo anni di test sul campo nel loro mercato domestico, stanno preparando il terreno per l’espansione internazionale, dice lo studio. Tra coloro che sono stati intervistati, tra il 47% e il 71% dei consumatori nei mercati maturi – tra cui Germania, Stati Uniti e Giappone – ha detto di essere a conoscenza di almeno un marchio cinese, con il marchio Byd della Byd Company Ltd. che apre la strada. Molti, tra cui il 73% negli Stati Uniti, hanno detto che prenderebbero in considerazione un Bev cinese se il veicolo fosse prezzato il 20% in meno rispetto a un Bev simile di produttori non cinesi – che è spesso il caso in Cina in questo momento.
L’indagine di AlixPartners, la terza del suo genere, ha incluso 9.000 rispondenti in otto mercati che rappresentano più dell’80% delle vendite globali di BEV. Lo studio ha valutato l’interesse generale per i BEV e i PHEV; la sensibilità al prezzo; e la consapevolezza e la considerazione a livello globale dei marchi di automobili cinesi.
Le risposte mostrano una crescita stagnante dell’interesse per i Bev puri negli Stati Uniti e in Europa rispetto ai risultati del 2021. La percentuale di coloro che sono stati intervistati nel 2024 che sono “molto” o “moderatamente” propensi ad acquistare un Bev è rimasta piatta rispetto al 2021 negli Stati Uniti, al 35%; in Europa quel numero è aumentato di un solo punto percentuale, al 43%, nel periodo. Questo si confronta con la crescita della quota di acquisti “molto” o “moderatamente” probabili in Cina al 97% dei rispondenti in questo nuovo sondaggio, rispetto all’85% nel 2021.
L’autonomia della batteria (43%) e l’infrastruttura di ricarica (43%) sono legate in cima alla lista delle preoccupazioni dei Bev negli Stati Uniti nel sondaggio di quest’anno, seguite dal tempo necessario per la ricarica (38%) e i costi di proprietà/noleggio (33%). I dubbi sulla fattibilità della ricarica domestica hanno registrato un aumento notevole, passando al 27% dal 19% nel 2021. I rispondenti in Cina sono meno preoccupati per l’infrastruttura di ricarica.
Queste preoccupazioni hanno i potenziali acquirenti di Bev negli Stati Uniti che stanno rivolgendo il loro interesse ai Phev che combinano sia una batteria che un motore a combustione interna per alimentare il veicolo, come alternativa adatta. Dei rispondenti negli Stati Uniti “molto” o “moderatamente” propensi a considerare un Bev, l’83% è più interessato a un Phev come prossimo veicolo.
Lo studio ha scoperto che i Phev affrontano due delle sfide più importanti che i seri acquirenti di Bev devono affrontare: la ricarica e l’autonomia. Lo studio indica che l’attrattiva dei Phev svanirà a lungo termine, con l’85% dei proprietari di Phev a livello internazionale che dicono che prenderebbero seriamente in considerazione un Bev entro il 2035.
«La Cina occupa chiaramente la pole position nella corsa globale all’EV», afferma Mark Wakefield, co-leader globale della pratica Automotive & Industrial di AlixPartners. «La Cina ora opera come un mercato Bev maturo, con i consumatori che vedono i Bev come una scelta naturale. Questo è dovuto a diversi fattori, tra cui un ecosistema di ricarica Bev ben sviluppato e veicoli attraenti ad alta tecnologia che sono definiti dal software. I mercati statunitensi ed europei, nel frattempo, hanno ancora i Bev che soddisfano principalmente i primi adottanti».
«Negli Stati Uniti e in Europa, gli acquirenti intenzionati a Bev stanno rivolgendo il loro interesse ai Phev, vedendoli come un sostituto completamente legittimo per soddisfare le esigenze a breve termine e affrontare le preoccupazioni sulla ricarica e l’autonomia», commenta Arun Kumar, co-leader globale della pratica Advanced Mobility di AlixPartners. «Questo cambiamento di preferenza rappresenta una sfida monumentale per i produttori di automobili tradizionali, i fornitori e i concessionari mentre dispiegano risorse per competere nella transizione verso i Bev».
«Ad aggravare ciò ci sono recenti prove che i Phev non vengono alimentati solo con energia elettrica da nessuna parte vicino a quello che i regolatori avevano previsto», ha detto Kumar. «Questo complica ulteriormente il compito di mantenere un piede ben piantato nel presente mentre si fa un passo gigante verso il futuro – c’è poco margine di errore, soprattutto mentre i marchi cinesi si muovono aggressivamente nei mercati domestici e internazionali».
