Confetra (Logistica): misure di sostegno per 9 miliardi di euro

La Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica, guidata da Guido Nicolini, ha presentato a De Micheli e Conte un documento elaborato dal suo Centro studi che contiene oltre ai dati un pacchetto di aiuti alle 100mila imprese del settore

Immagine by Gerd Altemann, da Pixabay

Non solo Confindustria e il suo Centro Studi, lo scorso 31 marzo Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) ha presentato alla ministra delle Infrastrutture e dei TrasportiPaola De Micheli e al premier Giuseppe Conte un documento – intitolato Il Dopoguerra della Logistica rischia di minare la ripresa dell’intera economia nazionale – per sottolineare come nel settore la pandemia economica potrebbe fare più danni di quella sanitaria. La logistica italiana, va sottolineato ancora una volta, è un architrave dell’economia del Paese: 100mila imprese, 1,5 milioni di addetti, 85 miliardi di fatturato nel 2019: il 9% del Pil nazionale.

Contrazione dei volumi

Nel documento  ci sono tre proposte concrete ed urgenti da adottare perché su base annua – il Centro Studi della Confederazione – prevede una contrazione dei volumi tra il 20 ed il 25%, a parità dei costi. Se l’interscambio commerciale del Paese con il resto del mondo fletterà di circa 150 miliardi di euro, come da proiezione, in termini di merci movimentate ciò equivarrebbe a circa 90 milioni di tonnellate, tra import ed export: l’equivalente di 18 miliardi di fatturato per l’intero settore della Logistica e del Trasporto merci.







Secondo il Centro Studi gli effetti del lockdown produrrà sulla logistica i suoi effetti economici nelle prossime 6/8 settimane: si registrerà una contrazione ulteriore tra il 40 e il 60% dei volumi residui movimentati, ad aprile e poi a maggio, rispetto al mese di marzo.

«Siamo la rete che regge l’economia reale – osserva il presidente di Confetra Guido Nicolinie se essa dovesse collassare, non c’è ripresa che tenga. Noi non potevamo ‘restare a casa’, ma ora serve una massiccia iniezione di liquidità attraverso strumenti diretti ed attivabili nel giro di pochi giorni, non settimane, per tenere in piedi il settore».

Proposte da 9 miliardi di euro

Le proposte avanzate dalla Confederazione al Governo sono queste: una riduzione flat del cuneo fiscale del 40% per i prossimi 20 mesi; la possibilità di incassare tramite Cassa depositi e prestiti (Cdp) subito il 50% delle fatture inevase senza oneri; la costituzione di un Fondo nazionale per ristorare le imprese che possano dimostrare un gap di fatturato tra il periodo dell’emergenza e del lockdown 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.

«Si tratta di un pacchetto di misure che necessita di coperture per circa 9 miliardi. È chiaro che tutto ciò ha un senso se il Governo, come ci auguriamo, vorrà davvero mettere a punto una politica urgente per la ripresa come quella evocata nei giorni scorsi da Draghi», conclude Nicolini.














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