Automotive: la componentistica italiana rallenta la crescita

L’Osservatorio sulla componentistica automotive ha presentato a Torino i dati di filiera grazie al suo rapporto annuale. Con il principale driver, il Piemonte, in affanno (-0,5% del fatturato), minori investimentiin R&D, ma sempre meno dipendente da Fca

 

La filiera della componentistica auto battono il passo. E in Piemonte, la regione – dove ha sede il 34% delle oltre 2.200 aziende italiane del settore- la contrazione lancia segnali di allerta, con un -0,5% del fatturato rispetto al 2017. A dirlo l’indagine realizzata dalla Camera di Commercio di Torino con Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica) e Cami (Center for automotive and mobility innovation) dell’Università di Ca’ Foscari a Venezia su un campione di 550 imprese.







 

Il Piemonte, con i suoi oltre 61mila addetti e i 19,7 miliardi di euro di fatturato, sfiora il 40% del fatturato complessivo italiano e resta la Regione capofila del comparto, seguita dalla Lombardia con il 27,1% e dall’Emilia Romagna con il 10,4%. In Italia le imprese impiegano 158.700 addetti e hanno un giro d’affari a quota 49,3miliardi.

Nel complesso il comparto nazionale rispetto al 2017, che aveva fatto registrare una crescita piuttosto sostenuta del fatturato (+6,9%), nel 2018 ha subito un rallentamento nell’incremento (+1,3%). Dinamica analoga è stata registrata in termini di occupazione, con un aumento degli addetti impiegati direttamente nel settore del +1%   rispetto all’anno precedente

La Ricerca e Sviluppo arretra ovunque, in Piemonte di più

La fotografia realizzata dall’Osservatorio descrive un settore che, a livello nazionale, va investendo in R&D  sempre meno passando dal 73 nel 2017 al 69% nel 2018.

Paradossalmente questo percentile si abbassa al 67% in Piemonte. Eppure, in questa regione, nel calo generale di tutti i segmenti della componentistica, sono gli E&D a continuare a crescere decisamente (+12,2%), a testimonianza del ruolo strategico nello sviluppo delle nuove tecnologie abbinate alla mobilità. A livello occupazionale, con oltre 61mila addetti il Piemonte registra nel 2018 una lieve crescita rispetto all’anno precedente (+0,3% ), in particolare grazie all’incremento evidenziato dagli E&D (+6,7%).

L’export 2019 tende al rosso

Nel 2018 la componentistica italiana si è posizionata bene in termini di export, con un valore di 22,4 miliardi, in crescita del 5% rispetto al 2017 e con un saldo positivo di 6,8 miliardi, nel primo semestre. Ma nel 2019 il trend si è invertito. Il valore delle esportazioni segna – 2,1% e anche il surplus commerciale, pari a 3,49 miliardi, risulta in decrescita del 7,5%.

La produzione in contrazione

Si tratta di dati che riflettono gli effetti del calo di produzione mondiale di autoveicoli, dopo il livello record di 97,9 milioni di unità del 2017, ha registrato nel 2018 un leggero calo, dell’1,1%, ossia 1,06 milioni di autoveicoli in meno rispetto al 2017 (96,8 milioni). La fabbricazione di autoveicoli è diminuita in Cina, UE15, Turchia e Iran, mentre è aumentata in UE13, Russia, Brasile, Indonesia e Thailandia.

La produzione in Europa ha totalizzato nel 2018 18,7 milioni di autoveicoli (-2,5% e una quota del 19,4% sul totale mondiale).

In Italia, la produzione di autoveicoli è diminuita del 7% nel 2018, mentre a gennaio-giugno 2019 registra una contrazione del 14%.

In quanto alla dipendenza dalla Filiera Fca, il settore presenta una riduzione significativa della dipendenza: a livello italiano è scesa dal 42% al 37% mentre in Piemonte è calata dal 45% al 41.














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