Amazon Web Services, il goal di Jeff Bezos in Bundesliga

di Antonio Picasso ♦︎ Il colosso di Seattle è partner tecnologico della prima divisione del campionato tedesco. Obiettivo: sviluppare sistemi di Ai e modelli di machine learning, per rispondere a una crescente domanda di previsionali da parte degli spettatori

Con l’accordo Amazon-Bundesliga, anche l’industria del calcio diventa 4.0. La prima divisione del campionato tedesco ha selezionato infatti Amazon Web Services (Aws), partecipata del colosso guidato da Jeff Bezos, come partner tecnologico nello sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale e modelli di machine learning, al servizio delle società calcistiche e per rispondere a una crescente domanda di statistiche e calcoli previsionali da parte degli spettatori. Ma il calcio è solo l’ultimo degli sport in cui fa breccia la digitalizzazione. L’innovazione tecnologica è stata prima introdotta nel football e nel baseball negli Usa, dove tutto è data analysis, ed è poi proseguita nella Formula 1.

 







Analisi e calcolo in tempo reale. La partita si gioca anche fuori dal campo

Jeff Bezos, il patron di Amazon

Amazon SageMaker è una piattaforma cloud, lanciata ancora nel 2017, che consente a data scientist e sviluppatori di elaborare, formare e distribuire in modo rapido modelli di machine learning (Ml). Amazon Personalize, a sua volta, è un servizio Ml utilizzato per creare in tempo reale consigli personalizzati, tra cui promozioni di marketing e risultati di ricerca basati su specifici prodotti commerciali.

Sono questi i due canali lungo i quali si svilupperà la partnership tra Amazon e la Bundesliga. Utilizzando la tecnologica Aws, il campionato tedesco fornirà nuove offerte commerciali ed esperienze personalizzate per i tifosi. Sono servizi che automatizzeranno i processi, aumenteranno l’efficienza operativa e miglioreranno l’esperienza di fruizione visiva. Sulla base di flussi di dati in tempo reale e di quelli storici di oltre 10mila partite, la Bundesliga – il campionato con la maggiore partecipazione media allo stadio di tutto il mondo – offrirà ai fan previsioni in tempo reale sulla probabilità che venga fatto un goal, sulle potenziali di vittoria di una o dell’altra squadra, ne evidenzierà i posizionamenti in campo, il livello di agonismo e di preparazione atletica dei singoli giocatori.

L’obiettivo è fornire statistiche sempre più veritiere per restringere l’obiettivo sulle probabilità di risultato delle partite. «Tuttavia, non si tratta di anticipare il finale del gioco. Nessuno vuole mettere in discussione l’elemento emozionale del calcio», fanno sapere da Amazon. «Bensì di aumentarne la narrazione». Da quanto tempo il Bayern Monaco non vince in casa del Borussia Dortmund? Chi ha fatto più gol con la maglia dello Schalke 04? Un tempo, per soddisfare queste curiosità, si consultava l’Almanacco del Calcio e si imparavano a memoria le formazioni dell’album Panini, ora l’esigenza del mercato è la disponibilità immediata delle statistiche. Esigenza, peraltro, che si riscontra non soltanto tra tifosi e telespettatori, ma anche in seno alle società. La preparazione atletica esige un impegno costante sul fronte della match analisys, sia per quanto riguarda il controllo dell’andamento del giocatore, sia per monitorare tattiche e schemi di gioco delle squadre avversarie.

Di carattere prettamente commerciale saranno invece i servizi messi a disposizione da Amazon Personalize. Con questa piattaforma, la Bundesliga intende fornire ai fan filmati personalizzati, promozioni di marketing e risultati di ricerca basati sulle Ioro squadre, sui giocatori o partite preferiti. C’è poi Amazon Rekognition, un servizio di analisi intelligente di immagini e video, grazie al quale la Bundesliga costruirà un archivio multimediale in cloud che taggherà automaticamente specifici frame dalle sue oltre 150mila ore di video, con metadati quali, per esempio, gioco, maglia, giocatore, squadra e sede delle partite. Le televisioni, a loro volta, avranno a propria disposizione nuovi dati su cui elaborare le analisi in diretta, per migliorare il coinvolgimento degli spettatori. Velocità, scalabilità e capacità di acquisire, analizzare e distribuire grandi quantità di dati in diversi canali sono la chiave dell’innovazione che velocemente sta prendendo piede anche nel mondo dello sport.

 

Lo sport ha bisogno di numeri e statistiche

Il quartier generale di Amazon a Seattle

Se è vero che i dati sono il nuovo oro nero, tifosi e società sportive non sono esenti dal fornirli a chi sa poi trasformarli in fonti di guadagno. «Il tifoso è malato di numeri, sondaggi, statistiche», spiegano ancora da Aws. «Le società devono analizzare le partite e il rendimento dei propri uomini in campo». Il comportamento dei consumatori è in costante evoluzione. Siamo tutti online e tutti device muniti. La tecnologia diventa quindi cruciale per la conoscenza e lo sviluppo del gioco. È come nella scienza medica, o nell’industria manifatturiera: numeri e dati permettono l’ottimizzazione del lavoro, l’efficientamento del risultato e fanno sì che l’errore sia sempre più residuale.

In tal senso, la Bundesliga, o più in generale il calcio subisce il fascino dell’intelligenza artificiale molto dopo rispetto a quanto avvenuto per esempio nel football americano e nel baseball, discipline in cui l’allenamento delle squadre segue precise impostazioni digitalizzate. Oppure la Formula 1, per la quale l’Ai e le relative soluzioni ingegneristiche sono parte irrinunciabile nella progettazione dell’auto e nell’efficienza dell’intera scuderia. L’ulteriore accordo Aws-Formula 1 del dicembre 2019 va proprio in questa direzione. Il lancio del progetto Computational Fluid Dynamics ha come obiettivo lo sviluppo delle parti aerodinamiche delle vetture.

I dati giocano un ruolo fondamentale nel baseball, e la quantità di informazioni provenienti dalle statistiche di gioco di una stagione è enorme. Queste informazioni, tuttavia, sono statiche. La Major League Baseball (Mlb) è stata la prima a cambiare l’approccio alle statistiche, raccogliendo e analizzando dati in tempo reale per cogliere tutte le sfumature del gioco. Da una iniziale soluzione It interna, che però non permetteva le capacità di calcolo in tutti gli stadi, la lega si è rivolta ad Aws che, attraverso il suo High Performance Compute, realizza sistemi di simulazione di gara il più vicini possibili alla realtà.

La tecnologia ha sempre avuto un ruolo centrale nell’evoluzione praticamente di tutte le discipline sportive. Il grande cambiamento oggi risiede nella connettività e nell’apprendimento automatico delle informazioni. Non resta che chiedersi se e quando in Italia, l’Ai entrerà in campo. Ma sulle strategie di business della Federcalcio neanche Amazon è in grado di fare previsioni.














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