Alibaba: 26 miliardi di euro sul Cloud computing

Il gruppo cinese guidato da Daniel Zhang ha annunciato il cospicuo investimento destinato a rafforzare l'infrastruttura, aprendo nuovi data center, ma anche al miglioramento tecnologico della propria offerta

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Il colosso cinese dell’e-commerce Alibaba investirà 26 miliardi di euro per rafforzarsi nel Cloud computing nei prossimi tre anni. L’annuncio è arrivato il 20 aprile scorso, e ha fatto sobbalzare gli osservatori: l’importo rappresenta oltre il 40% dei ricavi generati dalla società negli ultimi quattro trimestri.
Vi è un nesso tra la scelta fatta dalla compagnia guidata da aniel Zhang e la pandemia da Covid-19? Parrebbe di sì. «La pandemia ha aumentato la pressione sull’economia globale, ma ci sta anche spingendo a porre maggiormente l’accento sull’economia digitale», ha dichiarato Jeff Zhang, presidente di Alibaba Cloud Intelligence.

Nuovi data center

Questo investimento dovrebbe consentire ad Alibaba di rafforzare la propria infrastruttura, aprendo nuovi data center, ma anche di migliorare tecnologicamente la propria offerta. La società non ha specificato dove intende concentrare i propri sforzi, ma secondo South China Morning Post, la Cina dovrebbe essere il principale beneficiario. Alibaba è già leader nel segmento cloud con oltre il 46% di quota di mercato, davanti a Tencent (18%) e Baidu (8,8%), secondo le stime di Canalys. Ma il suo dominio mostra piccoli cedimenti.







 

A livello globale nel 2019, il gruppo di Hangzhou, ha conquistato solo il 5% della spesa cloud globale (107 miliardi), un “nulla” rispetto alle posizioni di Amazon (35%) e Microsoft (18%).
La scelta di Alibaba di accelerare sul cloud è facilmente spiegabile, poiché è probabile che questa attività fornisca entrate ricorrenti da un pubblico professionale, poiché si basa su una logica di abbonamenti. Al contrario, il ramo che rivolto agli individui è più soggetto ai capricci delle condizioni economiche. E Alibaba ha già pagato il prezzo con una crescita che è scesa al suo livello più basso dall’ultimo trimestre del 2016. A causa anche della forte concorrenza con giocatori come Pinduoduo e JD. com.














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