Total Enterprise Reinvention by Accenture Industry X: i casi industriali e-Geos, Coriance, Free2Move e-solutions

Marco de' Francesco ♦︎ Industry X/3 Con Industry X, le tre realtà hanno ingegnerizzato tutte le fasi del ciclo di esistenza di prodotti e servizi. E-Geos: piattaforma di Ai Cleos, dati di geoinformazione accessibili con una semplice interfaccia utente. Coriance: digitalizzazione rete fisica con control room centrale. Free2move eSolutions: punti di ricarica pubblici in abbonamento. Imprese aziende reinventors, transformers, optimizers

e-Geos, Coriance e Free2Move e-solutions: solo alcuni dei casi più rilevanti di applicazione dell’approccio Ter (Total Enterprise Reinvention) di Accenture, di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo (qui). L’idea alla base è che le aziende non devono portare avanti singoli programmi di adeguamento tecnologico relativi a specifiche funzioni aziendali ma, al contrario, dovrebbero focalizzare l’intera organizzazione sul cambiamento e sull’attenzione al futuro rendendo il cambiamento un processo continuo di evoluzione e adattamento. L’evoluzione è una forza unificante per tutte le aree aziendali e dovrebbe pertanto coinvolgere tutto il personale.

Una recente ricerca fatta da Accenture mostra che solo l’8% delle aziende nel mondo si sono attrezzate o si stanno attrezzando per adottare una strategia di Total Enterprise Reinvention (Della strategia Total Enterprise Reinvention di Accenture Industry X abbiamo parlato approfonditamente in questo articolo), e sono quelle che vengono identificate da Accenture come “Reinventors”. L’86% delle aziende tende a focalizzarsi solo sulla trasformazione di parti dell’azienda e a vedere la trasformazione come un processo finito piuttosto che continuo, e ci si riferisce a queste come “Transformers”. Il restante 6% delle aziende, quelle che vengono definite “Optimizers”, lanciano programmi di trasformazione molto limitati nello scope funzionale e nelle ambizioni, e spesso minimamente supportate da trasformazioni tecnologiche o comunque dove la componente tecnologica è poco o per niente distintiva.







Sei sono le caratteristiche che accomunano e differenziano le aziende “Reinventors” dalle altre:

  1. Il Reinventarsi è una strategia e non un approccio tattico
  2. La digitalizzazione è fra le principali leve di vantaggio competitivo
  3. Per reinventarsi non ci si deve confrontare con i benchmark di mercato e alle best practices ma si deve cercare l’arte del possibile
  4. i talenti e le persone sono una variabile chiave per potersi reinventare
  5. Reinventarsi significa puntare all’end-to-end rimuovendo ogni eventuale barriera organizzativa, e i bisogni del cliente sono una sorta di stella polare nel processo
  6. Reinventarsi è un mind-set, un processo continuo, diventando quindi una capability distintiva dell’organizzazione

Ma come si traduce tutto questo nella pratica? Nel prosieguo illustreremo alcuni casi, che evidenziano il contributo di Industry X, la business unit di Accenture dedicata ai temi di digital engineering e digital manufacturing. Il primo è il caso e-Geos, società costituita da Telespazio (a sua volta partecipata da Leonardo e Thales) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi). In questo caso la tecnologia è stata utilizzata in modo disruptive, con una soluzione all’avanguardia che elabora ed analizza i dati satellitari trasformando la stessa e-Geos in un fornitore di informazioni multidimensionale, espandendo peraltro la base di clienti. Il secondo è il caso Coriance, utility francese che ha digitalizzato i propri sistemi di teleriscaldamento centralizzando il governo / controllo sui consumi, aumentando l’efficienza ed incrementando il risparmio. Il terzo caso è Free2Move e-solutions, joint-venture tra Stellantis e Engie Eps: realizzazione di un sistema unico di pagamento per effettuare la ricarica delle auto elettriche, anche tramite gestori diversi, in modo da facilitare la fatturazione di chi usa il veicolo per motivi professionali e di agevolare la fruizione stessa della mobilità elettrica.

 

Il caso E-Geos

Industry X vuole superare i silos con la continuità digitale, dando vita a flussi di dati disponibili a tutte le funzioni. Occorre aiutare le aziende ad abbattere i silos costruendo un “filo digitale” connettivo end-to-end attraverso l’intera catena del valore operativa e del prodotto

La soluzione di e-Geos sviluppata con il supporto del team di Accenture Industry X si chiama Cleos: piattaforma basata sull’intelligenza artificiale e che consente di rendere accessibili i dati di geoinformazione grazie ad una semplice interfaccia utente. Perché è così importante? Anzitutto perché i dati satellitari hanno diverse applicazioni, dalla sorveglianza marittima alla mappatura dei disastri alla pianificazione delle infrastrutture. E quando vengono integrati con altre fonti di dati, come dati socio-demografici e IoT, offrono un valore ancora più rilevante per gli utenti finali. La domanda di dati satellitari complessi sta crescendo a un ritmo esponenziale, trainata da settori quali agricoltura, servizi pubblici, assicurazioni e finanza.

Inoltre e-Geos detiene i diritti esclusivi di commercializzazione globale per i dati derivanti da Cosmo-SkyMed, una costellazione di satelliti di proprietà dell’Agenzia Spaziale Italiana e del Ministero della Difesa Italiano. Tornando a Cleos, la soluzione è stata studiata in modo tale da poter essere utilizzata non solo dagli esperti di satelliti ma anche dagli specialisti di mercato di settori diversi. Quanto alla centralizzazione dei dati, che consente il funzionamento dell’interfaccia, questa è stata realizzata anche grazie a Max-Ics, una piattaforma di analisi sviluppata da EarthLab Luxembourg, una società di e-Geos. Cleos consente anche l’accesso a oltre un decennio di dati satellitari storici Cosmo-SkyMed.

 

Il caso Coriance

Modena Industry X Innovation Center. Industry X è la business unit di Accenture dedicata ai temi di digital engineering e digital manufacturing

Coriance fornisce un’energia che deriva per l’80% da biomasse e per la parte restante da fonti geotermiche. Con un turnover di 325 milioni e 420 dipendenti, dispone di 40 reti “fisiche” per un totale di 408 chilometri, distribuite su più sottostazioni. Ma perché Coriance, con il supporto di Accenture Industry X, ha realizzato una soluzione per digitalizzare la rete fisica costituendo una control room centrale? Il fatto è che per anni Coriance ha fatto affidamento su sistemi di controllo, supervisione e acquisizione dati (Scada) già installati dai Comuni locali. Data la loro frammentazione, era impossibile svolgere adeguati approfondimenti sulle prestazioni delle reti, ed attivare aggiustamenti. Non solo: gli ingegneri si servivano di report Excel, ingombranti e complessi. Quanta energia era consumata? Come ottimizzare la produzione? Come è stata realizzata la soluzione? Anzitutto implementando una piattaforma Cloud (Azure) che acquisisce dati da tutti i sistemi di Coriance; in secondo luogo, con una particolare dashboard di visualizzazione delle informazioni (sempre su Cloud), chiamata Plant Information Management (Pi) System, che peraltro è di per sé in grado di consolidare, standardizzare e convalidare i dati provenienti da fonti diverse.

Pi peraltro fornisce i Kpi (indicatori chiave di performance) per migliorare i processi decisionali, nonché diversi tipi di report. Pi consente inoltre l’archiviazione a lungo termine di dati e rapporti, utili per l’applicazione di algoritmi / machine learning. Pi è fornita da OSIsoft (oggi parte integrante di Aveva), un produttore di software applicativo per la gestione dei dati in tempo reale. L’architettura cui si è data vita è un esempio di edge-to-Cloud. È molto flessibile, e ha consentito a Coriance di evitare ingenti investimenti in hardware; in effetti, se non fosse stato implementato questo modello, i costi dello storage e dell’hardware sarebbero stati molto più consistenti, mentre le prestazioni sarebbero state senza dubbio inferiori. Attualmente, eventuali deviazioni dagli standard sono immediatamente segnalate, consentendo a Coriance di “aggiustare la rotta” tempestivamente; ad esempio, confrontando le prestazioni di due caldaie gemelle a biomasse, ci si è resi conto che una non funzionava a livello ottimale. Dopo aver verificato la discrepanza, i tecnici di Coriance hanno provveduto ad ottimizzarne le performance.  Tutto ciò si traduce ovviamente in miglioramenti operativi e in risparmi sui costi.

 

Il caso Free2move e-Solutions

L’Accenture Industry X Innovation Center di Torino è il luogo dove la tecnologia incontra la creatività, la collaborazione e l’innovazione per sviluppare soluzioni di successo per l’industria del futuro. Qui i nostri esperti lavorano in stretta collaborazione con i clienti per sviluppare soluzioni innovative, personalizzate e scalabili in ambito industriale.

La soluzione studiata da Free2move eSolutions prevede la formula dell’abbonamento al fine di consentire agli utenti un accesso ai più grandi punti di recharge pubblici in tutta Europa utilizzando una mobile application. Per quali motivi si è scelta questa soluzione? Perché, anche oggi, la maggior parte dei proprietari di veicoli elettrici può accedere soltanto alle stazioni di ricarica con cui ha stipulato accordi di pagamento diretto, risultando quindi spesso obbligati ad allungare il proprio percorso, anche per diversi chilometri, per raggiungere le stazioni di ricarica. Questo implica inoltre che, generalmente, i proprietari di veicoli elettrici devono registrarsi in diversi sistemi di pagamento, esperienza considerata dagli utenti poco gradevole e poco funzionale.

Al di là della soluzione, Accenture si è impegnata ad installare punti di ricarica in tutta Europa a partire dai suoi uffici in Italia e in Francia, integrando i veicoli elettrici nella rete e adottando la tecnologia di Free2move eSolutions. Al personale Accenture che opera in questi Paesi sarà gradualmente fornito l’accesso all’app di ricarica, permettendo di aggiungere credito a casa o in viaggio. Infine, la collaborazione tra Free2move eSolutions e Accenture prevede anche lo sviluppo di nuove offerte congiunte tra le due società che insieme forniranno supporto a grandi aziende durante il viaggio verso l’elettrificazione delle proprie flotte, velocizzando così il passaggio alla mobilità sostenibile.














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