Un robot…da indossare per l’operaio 4.0

Comau_Esoscheletro
L'esoscheletro indossabile Mate di Comau è stato certificato dalla Fondazione Ergo, ente tecnico di riferimento in Italia in materia di organizzazione e misurazione del lavoro ed ergonomia, tematiche al centro di un progetto di ricerca (“Eso-Eaws”) sviluppato grazie ad una rete di Imprese, sindacati e Università

di Nicola Penna ♦ Comau e Össur insieme in IUVO per sviluppare ed evolvere la collaborazione uomo-macchina. Obbiettivo la creazione di esoscheletri robotizzati da impiegare sia nel settore manifatturiero che in ambito biomedico e consumer

Ospitata all’interno dello HUMANufacturing Innovation Center Comau di Pontedera (Pisa), IUVO, società spin-off dell’Istituto di Bio Robotica (Scuola Superiore Sant’Anna)  e attiva nel campo delle tecnologie indossabili, ha recentemente ricevuto un investimento congiunto da Comau e Össur, che ne detengono la quota di maggioranza. Nella joint venture stipulata tra queste due gruppi, Comau è a sua volta il socio di maggioranza. Fondata nel 2015 da un team di post-dottorati, professori e ricercatori, con l’obiettivo di sfruttare i risultati di progetti di ricerca nazionali ed europei, come il CYBERLEG ICT FP7, ora IUVO, sostenuta dalle forti competenze strategiche e tecnologiche apportate dai partner, finalizzerà la sua attività non solo sulla ricerca e sviluppo, ma anche sul lancio di nuove tecnologie robotiche indossabili, come gli esoscheletri.







Juvo
Una realizzazione IUVO

Esoscheletro: in casa, in ospedale, in fabbrica

L’esoscheletro è un apparecchio cibernetico esterno in grado di potenziare le capacità fisiche (forza, agilità, velocità, potenza, ecc.) dell’utilizzatore che ne viene rivestito e che costituisce una sorta di “muscolatura artificiale”. Gli esoscheletri robotici sono strumenti indossabili, intelligenti e attivi servono ad aiutare e ottimizzare le modalità di lavoro degli operatori nel settore industriale e dei servizi, e a migliorare gli standard di vita di pazienti che necessitano di una migliore mobilità. Ad esempio per aiutare disabili che hanno perso il controllo di alcune parti del corpo. In campo medico  l’utilizzo degli esoscheletri per la riabilitazione ha restituito la possibilità di camminare a migliaia di persone costrette su una sedia a rotelle. A livello industriale, può consentire agli operai di maneggiare strumenti ingombranti senza correre il rischio di farsi male, potenziando le capacità fisiche di chi lo indossa. Vediamo meglio chi sono i protagonisti di questa joint venture e il loro contributo specifico di know how.

La joint venture Comau Össur

Comau,  tra i primi gruppi nel mondo attivi nella progettazione di soluzioni di automazione avanzate, porta in questo progetto la propensione verso tecnologie ‘aperte’ e facili da utilizzare, e la sua capacità di realizzare robot affidabili. Össur è nota  per fornire soluzioni avanzate e scientificamente collaudate nel settore dell’ortopedia non invasiva che migliorano la mobilità umana. La competenza ingegneristica di IUVO nel campo delle tecnologie indossabili è infine completata   dall’esperienza della Scuola Superiore Sant’Anna.

L’obbiettivo fondamentale dell’ impegno in  questa azienda è quello di sviluppare ed evolvere la collaborazione uomo-macchina in diversi settori, tra i quali l’ingegneria biomedica, la produzione manifatturiera e il mondo consumer. Parlando in generale di wearable devices,  secondo le previsioni aggiornate a giugno dell’ International Data Corporation e riportate da Forbes, ci sono  125.5 milioni di wearable devices in circolazione quest’anno ( erano 104.3 milioni nel 2016) per un totale destinato a raggiungere i 240.1 milioni nel 2021.

Come si diceva, IUVO, ospitata all’interno dello HUMANufacturing Innovation Center Comau di Pontedera (Pisa), in Italia, utilizza le competenze congiunte di un team esteso per sviluppare e commercializzare tecnologie indossabili. HUMANufacturing è la via di Comau verso un’automazione industriale ‘aperta’ e facile da usare, in cui gli esseri umani e i robot lavorano insieme senza ostacoli e barriere.

 

Mauro Fenzi
Mauro Fenzi, CEO Comau

 

«Questa joint venture rappresenta un passo fondamentale per la creazione di esoscheletri robotizzati indossabili che possano migliorare la mobilità e la qualità della vita umana”, ha sottolineato Mauro Fenzi, CEO di Comau.«Unendo il know-how e le tecnologie abilitanti di ogni partner, siamo in una posizione unica per estendere l’uso della robotica al di là del settore manifatturiero e verso una realtà globale più avanzata. Credo che il fattore distintivo di un progetto come IUVO sia la combinazione tra le competenze di Comau nel settore dell’automazione e la vasta esperienza di Össur nel campo della bionica, rafforzato dalla capacità di realizzare prodotti, come gli esoscheletri, capaci di dimostrare i vantaggi della robotica».

Il Dr. Thorvaldur Ingvarsson, Executive Vice President of R&D di Össur, ha aggiunto: «La combinazione di talenti di livello mondiale, nuove idee, competenze avanzate di robotica e ingegneria biomedica lascia presagire il meglio. Sono convinto che lo sviluppo di tecnologie indossabili intelligenti e adattive contribuirà a dare forma a un futuro migliore».

«L’integrazione tra la ricerca avanzata nella scienza e nella tecnologia ci permette di creare prodotti unici che possono migliorare il modo in cui le persone si muovono ed eseguono specifiche funzioni”, ha spiegato il Prof. Nicola Vitiello, Ph.D., responsabile scientifico del Wearable Robotics Laboratory dell’Istituto di BioRobotica e socio fondatore di IUVO. «Inoltre, questi dispositivi rappresentano una risposta sostenibile e a lungo termine per contribuire ad aumentare il livello di indipendenza di chi necessita di un loro utilizzo e, più in generale, per favorire stili di vita innovativi che siano in grado di promuovere il benessere dell’uomo».

La Professoressa Maria Chiara Carrozza, già rettore della Scuola Superiore Sant’Anna e socio fondatore di IUVO,   sottolinea  l’importanza che caratterizzano l’iniziativa IUVO: «IUVO non è solo un’altra società di spin-off; quando l’abbiamo fondata, abbiamo avuto l’ambizione di poter contribuire a rivoluzionare la società, promuovendo un’ampia adozione di tecnologie robotiche di servizio: siamo infatti all’inizio di una nuova rivoluzione industriale che sarà abilitata dal progresso della tecnologia robotica e dall’intelligenza artificiale; in questo contesto IUVO, grazie all’alleanza strategica con due grandi aziende, aspira a rappresentare uno degli elementi costitutivi».














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