Unicredit lancia il suo U… Factor per le imprese

di Marco Scotti ♦︎ L'istituto di credito guidato da Andrea Orcel ha messo a punto tre soluzioni per il supply chain finance: Confirming, reverse factoring e dynamic pricing. Un mercato che vale oltre 500 miliardi di euro potenziali ma che ancora deve mostrare tutto il suo potenziale. Ma inizia a prendere piede, soprattutto nella gdo. Hanno aderito alla piattaforma di Piazza Gae Aulenti Esselunga, Conad e Pam. Parla l'ad di Unicredit Factoring Simone Del Guerra

Una famiglia di soluzioni dedicata al supporto e al finanziamento delle aziende e della loro filiera. È U-Factor, un servizio lanciato da UniCredit Factoring che si fonda su diverse possibilità come il confirming, il reverse factoring e il dynamic discounting. «Grazie all’utilizzo di piattaforme tecnologiche avanzate – ci spiega Simone Del Guerra, amministratore delegato di UniCredit Factoring – , ha l’obiettivo di armonizzare, rendendoli più fluidi ed efficienti, i rapporti tra buyer e fornitori, nonché quello di ottimizzare il capitale circolante dell’intera catena di valore». Il mercato della supply chain finance, secondo una rilevazione del Politecnico di Milano, potrebbe valere fino a 505 miliardi di euro a regime, è cresciuto del 14% lo scorso anno ma ha ancora enormi margini inutilizzati. I vantaggi principali nell’adozione di una soluzione di Supply Chain Finance per il buyer e i propri fornitori «sono la stabilizzazione – chiosa Del Guerra – dei flussi finanziari, con un risultato vincente per entrambi e una relazione commerciale rafforzata che generano in un circolo virtuoso sull’intera filiera produttiva.

Per quanto riguarda le soluzioni offerte da UniCredit, il Confirming è un servizio dedicato al supporto e al finanziamento delle aziende che lavorano in filiera. L’impresa capo filiera utilizza una innovativa piattaforma digitale messa a disposizione da UniCredit Factoring e connessa con i sistemi di pagamento di UniCredit per pagare i propri fornitori, caricando le fatture che intende liquidare alle scadenze previste. I fornitori, a loro volta, possono accedere alla piattaforma e visualizzare in tempo reale le fatture che l’azienda loro cliente ha riconosciuto e indicato di voler pagare. Sempre utilizzando la piattaforma, i fornitori hanno inoltre la facoltà di cedere le fatture a UniCredit Factoring ottenendone il pagamento anticipato.







Simone Del Guerra, amministratore delegato di UniCredit Factoring

Il Reverse Factoring è una soluzione che si rivolge a società di grandi dimensioni che presentano un portafoglio di fornitori ampio e frazionato e desiderano efficientare e razionalizzare la gestione del proprio ciclo passivo. Questo servizio consente ai fornitori del un accesso più semplice al credito e una migliore gestione del circolante con la eventuale possibilità di poterlo reinvestire per incrementare il livello qualitativo della propria produzione a vantaggio del Buyer stesso; alle società di grandi dimensioni di beneficiare di una maggiore fidelizzazione della propria filiera produttiva, di rendere efficiente e razionalizzare la gestione del ciclo passivo con anche il supporto di una piattaforma che può essere a sua volta customizzata per consentire la comunicazione con i sistemi Erp e la possibilità di usufruire di una dilazione dei pagamenti.

Infine, il Dynamic Discounting è una soluzione di Supply Chain Finance che consente alle imprese clienti di saldare in modo dinamico le fatture dei propri fornitori, dando loro la possibilità di scegliere la data di pagamento. Al cliente, dunque, viene concesso uno sconto finanziario competitivo, il cui importo varia in base al numero di giorni di anticipo. L’obiettivo? Ottimizzare e ridistribuire liquidità lungo la filiera, specialmente nelle relazioni in cui le imprese clienti rappresentano i soggetti forti con elevato capitale spesso inutilizzato. Un aiuto e un supporto davvero indispensabile per le imprese formitrici che hanno l’esigenza di denaro liquido necessario ad alimentare il processo produttivo.

D’altro canto le aziende, utilizzando il servizio, mantengono sotto controllo i propri flussi di cassa e hanno l’opportunità di ottimizzare e pianificare la gestione della propria tesoreria, impostando condizioni standard predefinite in base alla categoria di appartenenza dei propri fornitori. Un modo semplice di facile utilizzo per guadagnare sulla liquidità in eccesso e fidelizzare le imprese con cui lavorano.

Le soluzioni di Supply Chain Finance in Italia

Supply chain finance
Il supply chain finance ha un mercato potenziale da 505 miliardi di euro, ma il 71% delle aziende ancora non se ne serve. Fonte, Osservatorio Politecnico

Il mercato della Supply Chain Finance nel 2020 nonostante la pandemia è cresciuto del 14%. «Ci aspettiamo quest’anno – ci spiega Del Guerra – una ulteriore crescita della richiesta di accesso alle soluzioni di working capital. Dall’analisi annuale dell’Osservatorio del Politecnico di Milano sulla Supply Chain Finance emerge infatti che a fronte di un mercato potenziale di 505 miliardi di euro di crediti commerciali nel 2019 il 71% non utilizza nessuna soluzione di Supply Chain Finance. Solo il 29% del mercato risulta servito da soluzioni finanziarie che sostengono le filiere produttive. Da parte nostra siamo pronti con l’offerta di soluzioni di working capital che fanno di UniCredit e UniCredit Factoring le protagoniste nel sostegno alle imprese e alle loro esigenze di ottimizzazione del capitale circolante. I riscontri positivi che stiamo raccogliendo sul mercato, come ad esempio quelli di grandi aziende italiane del Made in Italy che scelgono le nostre soluzioni, è un’importante conferma di come questa sia la direzione giusta per rispondere ai bisogni delle imprese e contribuire all’economia reale».

Come funziona U-Factor Confirming

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La sede centrale di Unicredit a Milano

Come detto, il primo dei tre servizi di supply chain finance è quello relativo al confirming. Con la sottoscrizione del contratto di factoring e l’abilitazione all’utilizzo della piattaforma i fornitori hanno la possibilità di proporre in cessione a UniCredit Factoring le fatture caricate dal buyer in piattaforma, beneficiando dello standing creditizio del buyer. A fronte di tale cessione, UniCredit Factoring può effettuare, a favore del fornitore, il pagamento a titolo definitivo del corrispettivo dei crediti ceduti, determinato secondo la formula dello sconto, al netto, quindi, di eventuali note di credito ed interessi. Il processo di cessione è digitalizzato e si svolge interagendo con la piattaforma.

«Da sempre l’innovazione tecnologica nel factoring gioca un ruolo importante e l’impegno di UniCredit è quello di garantire anche per i prodotti tecnologici più sofisticati, una user experience semplice e intuitiva. Il funzionamento – ci spiega Del Guerra – è semplice e immediato: l’impresa capo filiera utilizza una piattaforma digitale, messa a disposizione da UniCredit Factoring e connessa con il sistema pagamenti di UniCredit, che le consente di pagare i propri fornitori in modo automatico, dopo aver caricato le fatture che intende liquidare alle scadenze previste».

I fornitori, a loro volta, possono accedere alla piattaforma per visualizzare in tempo reale le fatture che l’azienda loro cliente ha riconosciuto come pagabili alla scadenza. Tramite la stessa piattaforma, i fornitori possono anche scegliere di cedere le proprie fatture a UniCredit Factoring, in modo semplice e veloce, comodamente dalla scrivania del proprio ufficio, senza l’uso di carta o la necessità di recarsi in filiale e a condizioni economiche vantaggiose. Con la soluzione U-Factor Confirming i fornitori decidono in autonomia se ottenere il pagamento dei loro crediti in via anticipata o alla scadenza, potendo così migliorare la pianificazione finanziaria aziendale.

Il prodotto prevede voci di costo a carico del buyer e altre a in capo al fornitore in caso di cessione dei crediti. Fanno parte del primo gruppo la commissione di strutturazione per l’utilizzo, la gestione e la manutenzione della piattaforma; gli interessi di mora applicati in caso di ritardato pagamento dei crediti riconosciuti caricati in piattaforma e ceduti a UniCredit Factoring; le spese di produzione e invio comunicazioni di variazione contrattuale. Per quanto riguarda le spese in capo al fornitore in caso di cessione dei crediti: commissione di factoring relativa alla gestione dei crediti ceduti e all’assunzione da parte di UniCredit Factoring del rischio di mancato o ritardato pagamento da parte del buyer; interessi che rappresentano il costo finanziario dell’operazione; spese accessorie.

Quali sono le peculiarità del Reverse Factoring?

«Il Reverse Factoring – ci spiega Del Guerra – è una soluzione che si rivolge a società di medio-grandi dimensioni che desiderano efficientare e razionalizzare la gestione del proprio ciclo passivo e avere la possibilità di usufruire di una dilazione dei pagamenti nonché di creare una maggiore fidelizzazione della propria filiera produttiva. Inoltre, il Reverse Factoring consente ai fornitori del buyer un accesso più semplice al credito». La soluzione è tailor-made, adatta a società di elevato standing creditizio con catene di fornitura continuative, come ad esempio le società della grande distribuzione. Esselunga, Conad, Pam, solo per fare alcuni esempi, utilizzano da tempo con soddisfazione questo tipo di soluzione. Ma anche realtà distributive in altri settori, come la “farmacia dei farmacisti” Unico, hanno sperimentato i vantaggi del reverse factoring.

La supply chain finance: una soluzione (non ancora) per tutti

Nel nostro Paese i pagamenti vengono effettuati in ritardo, mentre in Germania, Francia, Usa tutti i termini vengono rispettati perché non pagare porta più problemi che altro. Fonte Osservatorio del Polimi sul Supply Chain Finance

Ci sono filiere più pronte e altre invece ancora poco inclini all’adozione di questo tipo di soluzione? In effetti, quelle in cui la catena di fornitura viene gestita da un grande soggetto che tratta con molti fornitori di dimensioni medio-piccole sembrano essere più pronte di altre. «La prima filiera produttiva che si è dimostrata ricettiva – spiega Del Guerra – all’adozione dei programmi di Supply Chain Finance è stata quella della Gdo. Il mercato del factoring coinvolge trasversalmente tutte le filiere produttive operanti nei diversi settori merceologici. Sinora hanno fatto ricorso a tali soluzioni imprese per le quali la gestione del capitale circolante costituisce un aspetto strategico dell’attività. Oggi possiamo raggiungere anche le aziende che non si erano avvicinate a tali prodotti, grazie alla digitalizzazione dei processi e alla sofisticata tecnologia delle piattaforme, ma sempre user friendly».

Come ha influito la pandemia di Coronavirus sulla definizione della strategia di U-Factor?

Partiamo da un assunto quasi scontato: durante la pandemia si sono verificate numerose circostanze che hanno inferto un duro colpo alle imprese, spina dorsale produttiva del Paese. «Ci siamo interrogati – conclude Del Guerra – su come potessimo aiutare le aziende ad affrontare questo momento così difficile; tra le risposte messe a disposizione per far fronte all’impatto che la crisi pandemica ha avuto sul business, emergono le soluzioni di working capital di UniCredit che si sono rivelate adeguate a supportare i bisogni di liquidità a breve termine, permettendo alle aziende di ricevere un’iniezione di liquidità immediata. La strategia di U-Factor è quindi stata definita anche arricchendo il brand per le soluzioni di Supply Chain Finance e avviando una collaborazione con la fintech FinDynamic che, tramite l’innovativo prodotto di Dynamic Discounting, consente al buyer di anticipare il pagamento ai fornitori utilizzando la propria tesoreria in eccesso a fronte di uno sconto che varia in base al numero di giorni di anticipo».














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