Boston Consulting Group sempre più ecologica: impatto zero entro il 2030

Boston Consulting si è posta l’ambizioso obiettivo di ridurre il suo impatto ambientale, portandolo a zero entro il 2030. Entro il 2025, l’azienda prevede di ridurre le emissioni dirette di elettricità per ogni dipendente del 90% rispetto al 2019, e già nel 2019 si rifornisce solo di energia rinnovabile. Attenzione anche ai viaggi, che attualmente rappresentano l’80% della sua impronta: Bcs vuole ridurne l’impatto del 30%.

Per raggiungere questi obiettivi, Bcg si è impegnata ad eliminare il carbonio dall’atmosfera attraverso investimenti in progetti e tecnologie di rimozione. Per ogni tonnellata rimanente (CO2 equivalente) che emette, l’azienda rimuoverà una tonnellata di anidride carbonica dall’atmosfera. Bcg si è anche impegnata a rimuovere il carbonio con soluzioni con un investimento di 35 dollari per tonnellata nel 2025, che salirà a 80 dollari per tonnellata nel 2030. Questo segna un aumento significativo rispetto all’attuale media del mercato volontario di compensazione del carbonio, che va dai 3 ai 6 dollari a tonnellata. Questo investimento permetterà a BCG di lavorare in collaborazione con le principali organizzazioni di tutto il mondo per sviluppare e implementare i più avanzati approcci di rimozione, essenziali per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.







«La pandemia da covid-19 ha rafforzato la necessità di impegnarsi a livello globale per sviluppare soluzioni che riguardano i principali problemi mondiali», ha dichiarato Rich Lesser, ceo di Bcg. «Fedeli ai nostri valori e al nostro purpose, abbiamo la responsabilità di mostrare anche in questo ambito la nostra leadership. Il maggiore impatto che come Bcg possiamo avere è quello di accompagnare i clienti ad affrontare questo genere di sfide sul fronte del cambiamento climatico accelerando la loro transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio».














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