Renault e Nissan smentiscono il divorzio

Dopo le rivelazioni del Financial Times di ieri con un comunicato stampa arriva la smentita del gruppo automobilistico. Del resto se divorzio dovesse mai esserci sarebbe un percorso dofficcile: al centro la divisione paritaria dei costi di ricerca e sviluppo

Tutte balle. Renault e Nissan smentiscono le voci, riportate ieri dal Financial Times, di un divorzio: l’alleanza, spiegano da Nissan, non è a rischio di rottura. «L’Alleanza è la fonte della competitività di Nissan – ha spiegato la casa nipponica in una nota -. Attraverso l’Alleanza, con l’obiettivo di ottenere una crescita sostenibile e profittevole, Nissan cercherà di continuare ad ottenere risultati positivi per tutti i membri delle aziende coinvolte».

Dal canto suo, il presidente di Renault, Jean-Philippe Senard, ha fatto sapere al quotidiano belga L’Echo che l’Alleanza è «solida, robusta, tutto meno che decrepita.»







Del resto laddove si dovesse avviare un processo di separazione, non si darebbe un caso semplice: Renault detiene il 43% delle quote di Nissan, mentre la casa nipponica ha in suo possesso il 15% delle azioni della Losanga. Uno dei nodi più complessi, spiegano fonti credibili a Reuters, è la divisione paritaria dei costi di ricerca e sviluppo: gli ingegneri di Nissan avrebbero una produttività del 40% superiore rispetto ai colleghi di Renault, e Nissan avrebbe richiesto un’analisi approfondita dei carichi di lavoro dei tecnici della propria azienda e di quelli di Renault, per evidenziarne la disparità.

 

Alla ricerca del Ceo

A complicare la situazione pesa anche la ricerca del Ceo di Renault. Industria Italiana ne ha parlato qui, indicando in Luca De Meo uno dei candidati alla carica ricoperta ad interim da Clotilde Delbos.

Sullo sfondo, lo ricordiamo, la vicenda legata a Carlos Ghosn, protagonista di uno scandalo giudiziario-finanziaro che ha fatto sbandare la multinazionale automobilistica. L’ex Ceo, non molla la presa mediatica, dopo la conferenza stampa in Libano ha parlato col quotidiano francese Le Figaro lanciando siluri.  «Reclamo i miei diritti previdenziali: la mia uscita da Renault è una farsa», ha detto Ghosn. «Tutti conoscono le condizioni in cui mi sono separato da Renault: sono finito in carcere! Che io sappia, però, in Francia esistono un diritto e una giustizia». Ghosn vuole chiedere al tribunale di Boulogne-Billancourt un’indennità di 250mila euro.

 














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