Poste Italiane corre: in nove mesi ricavi da 8 milioni

Matteo Del Fante, a.d. Poste Italiane

Chi voleva i servizi postali un residuo del passato dovrà ricredersi con la novestrale 2019 di Poste Italiane. La società guidata guidata da Matteo Del Fante ha presentato lo scorso 7 novembre i conti.

Nel commentare i risultati, l’a.d. e direttore generale di Poste Italiane, ha detto: “Il modello di business di Poste Italiane, diversificato ed unico, genera una crescita continua e siamo sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi del 2019 in tutti i segmenti di business. La flessibilità del nostro modello è dimostrata nel migliore dei modi dalle performance dei segmenti Servizi Assicurativi e Pagamenti, Mobile e Digitale, che hanno sostenuto i risultati del Gruppo nel trimestre
La trasformazione industriale – già implementata come parte del nostro piano strategico Deliver 2022 – ha gettato le fondamenta per la crescita futura, focalizzata sull’innovazione e sulla customer experience. Stiamo diventando un’azienda dinamica con una forte componente nativa digitale, che supporta attivamente la vita dei nostri 35 milioni di clienti.
La chiave del successo del Gruppo è la nostra presenza capillare sul territorio nazionale, attraverso la nostra rete: nessun’altra azienda ha un forte legame con le comunità locali come Poste Italiane…”.







 

I numeri

I ricavi risultano pari a 8.089 milioni di euro (+1,7% rispetto ai primi nove mesi del 2018); ricavi normalizzati pari a 7.807 milioni (+3,7% rispetto ai primi nove mesi del 2018) con un mix di ricavi ricorrenti e sostenibili.

In quanto al totale di costi operativi questi sono pari a 6.549 milioni (+1,6% rispetto ai primi nove mesi del 2018), con una continua razionalizzazione dei costi del personale, grazie alla riduzione pianificata delle risorse (FTE); aumento degli altri costi operativi a supporto diretto della crescita.

Il Risultato operativo (EBIT) di Poste Italiane è di 1.540 milioni (+2,1% rispetto ai primi nove mesi del 2018); risultato operativo (EBIT) normalizzato in aumento di 122 milioni a 1.288 milioni (+10,5% rispetto ai primi nove mesi del 2018) pienamente in linea con gli obiettivi di piano per il 2019.

Le masse gestite (Total Financial Assets – TFA) ammontano a 540 miliardi (+26 miliardi a partire da dicembre 2018) grazie a dinamiche favorevoli di mercato e alla raccolta netta positiva.

L’indice di Solvibilità (Solvency II) del Gruppo PosteVita è pari a 295% a settembre 2019 (a giugno 2019 era pari a 242%): risultato che è al di sopra delle ambizioni del management nell’arco di piano; il miglioramento dello Spread BTP-Bund ha compensato l’impatto negativo dovuto al calo dei tassi di interesse; le misure transitorie approvate potranno fornire un ulteriore cuscinetto per far fronte alla potenziale volatilità futura del mercato.

Spesa per investimenti di Gruppo pari a 389 milioni (+49,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) a supporto della trasformazione in corso prevista nel piano Deliver 2022 ed in linea con le previsioni per il 2019.

 

Performance finanziaria dei settori operativi

Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione: ricavi pari a 800 milioni (-3,5% rispetto al terzo trimestre del 2018) come da previsioni. Ma occorre segnalare i ricavi da pacchi in crescita del 14% con il comparto B2C in rialzo del 25%. I ricavi da corrispondenza sono in calo dell’8% rispetto ad un terzo trimestre del 2018 particolarmente positivo e per effetto del completo riassorbimento del re-pricing dei prodotti di luglio 2018

Risultato operativo (EBIT) pari a -77 milioni su cui influiscono anche costi maggiori e ammortamenti per investimenti a supporto della crescita.

Pagamenti, Mobile e Digitale: ricavi pari a 171 milioni (+10,6% rispetto al terzo trimestre del 2018), grazie all’aumento sia del numero di carte che dei volumi delle transazioni e ad iniziative di successo in un ambiente competitivo come quello delle telecomunicazioni; i ricavi da telecomunicazioni sono cresciuti del 17% a 64 milioni, trainati da iniziative commerciali efficaci, tra cui le offerte di carte di pagamento in bundle con SIM. Risultato operativo (EBIT) in crescita del 27% a 69 milioni.

Servizi Finanziari: ricavi pari a 1.173 milioni (-0,1% rispetto al terzo trimestre del 2018) con una solida performance delle commissioni da distribuzione; crescono del 15% attestandosi a 74 milioni le commissioni dei prestiti personali, mutui e cessione del quinto grazie alla crescita dei volumi; i ricavi da collocamento del risparmio postale sono in calo del 4% e pari a 432 milioni; crescita del 12,9% delle commissioni di gestione del risparmio gestito, pari a 25 milioni, con una raccolta netta positiva di 55 milioni nel trimestre; ricavi da incassi e pagamenti in calo del 2%, a causa di minori volumi dei bollettini; i ricavi da interessi sono aumentati del 2% grazie ad una gestione proattiva del portafoglio nel quarto trimestre del 2018 e nel primo trimestre del 2019. Utile operativo (EBIT) in crescita del 8,5% e pari a 192 milioni.

 














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