Dopo i pir, altro megaincentivo per le pmi che vanno all’Aim

Incentivi

di Bruna Rossi ♦ In approvazione (ma al 90% passerà) la deduzione del 50% dei costi di consulenza, che sono il maggiore ostacolo alla quotazione. In arrivo altro denaro per le aziende industriali, tecnologiche e innovative che approdano in Borsa. Parla Lambiase (Ir Top)

Dopo il lancio dei PIR (Piani Individuali di Risparmio) che hanno catalizzato l’interesse del mercato azionario delle Small Mid Cap e degli investitori, il Governo ha proposto in Finanziaria 2018, in fase di approvazione, a favore dello sviluppo delle  Pmi che si quotano, un credito d’imposta sul 50% dei costi di consulenza legati alla quotazione. Grazie a questa importante novità, il mercato azionario delle Pmi  ad alto potenziale di crescita, AIM Italia, potrebbe rivelarsi ancora più interessante per aziende e investitori. Società con fatturato compreso tra 2 e 50 milioni di euro, potranno valutare la quotazione con il sostegno di una manovra governativa di favore.

 







Paolo_Gentiloni_2015
Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni

«Questa lungimirante scelta governativa potrà fornire una risposta concreta al grande afflusso di liquidità proveniente sul mercato azionario fronte PIR e alimentare un circolo virtuoso di nuove quotazioni su AIM, il mercato per la crescita delle PMI», spiega Anna Lambiase, Ad di IR Top. «Un incentivo alle imprese che taglia del 50% i costi di IPO nella modalità di credito d’imposta, nella nostra visione e conoscenza del mercato AIM, potrà stimolare significativamente nuova domanda di quotazioni nei prossimi anni con effetti positivi su occupazione e PIL, colmando in parte l’enorme Gap che allontana la Piazza finanziaria nazionale dalle medie dei mercati europei, in primis Germania ove il rapporto Capitalizzazione su PIL si avvicina al 50% e Francia ove supera l’85%; tale rapporto per l’Italia negli ultimi anni sfiora infatti solo il 30%

«Tutto questo dovrà però avvenire a mio parere stimolando una crescita di qualità, che veda l’ingresso in Borsa di PMI eccellenti nel loro contesto competitivo, con buoni fondamentali e una logica di crescita sana e sostenibile, progetti di internazionalizzazione e politiche di M&A orientate al valore. Se la proposta governativa sarà trasformata in Legge, le PMI eccellenti italiane potranno ottenere un vantaggio competitivo anche a livello internazionale e attrarre nuovi investitori istituzionali».

In una Survey condotta da IR Top prima dell’introduzione dei PIR, emergevano da parte delle imprese quotate su AIM segnali di sfiducia legati alla scarsa liquidità del mercato e alla mancanza di investitori istituzionali specializzati sulle Small Cap. Oggi il contesto del mercato AIM Italia risulta completamente cambiato grazie alla Legge di Bilancio 2017 che ha introdotto i PIR generando un rinnovato interesse verso questo mercato azionario, una significativa crescita della liquidità che ha superato 1.7 Miliardi di Euro in 11 mesi oltre sei volte il valore di riferimento del 2016, anche grazie alla nascita di oltre 50 nuovi fondi PIR dedicati alle Small Cap.

 

Piazza Affari, Milano
Piazza Affari, Milano

I costi di quotazione

Uno dei maggiori ostacoli rilevati dalle società italiane alla quotazione in Borsa è rappresentato dai costi di IPO. I costi che l’Emittente sostiene per il processo di quotazione possono essere raggruppati in due macro categorie: costi fissi di advisory e costi variabili di collocamento. I costi fissi sono espressi in funzione della struttura, dimensione e della complessità aziendale e, a prescindere dall’esito dell’operazione, includono tutte le consulenze specifiche necessarie per valutare la fattibilità di IPO e supportare la società nel processo. I costi variabili si riferiscono al collocamento del titolo sul mercato e sono definiti come percentuale sulla raccolta complessiva di capitale (OPS + OPV). I principali soggetti coinvolti nel processo di IPO risultano i seguenti:

 

 Il mercato AIM, il listino di Borsa Italiana dedicato alle PMI, lanciato nel 2009, si caratterizza per minori requisiti in fase di ammissione e adempimenti informativi post quotazione; rappresenta una valida fonte di finanziamento e un acceleratore dei progetti di crescita e competitività delle PMI. Negli ultimi anni il mercato AIM ha confermato il suo ruolo centrale nel favorire lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle PMI. In particolare, attraverso la quotazione su AIM Italia le PMI:

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– ottengono nuovi capitali per implementare i piani industriali;
– migliorano la percezione esterna del proprio brand;
– aumentano la forza contrattuale nei confronti di clienti e fornitori;
– rafforzano lo standing aziendale attraverso il ritorno mediatico;
– diversificano la compagine societaria;
– stimolano l’interesse del settore di riferimento;
– colgono opportunità per espandere il business in nuovi mercati;
– raggiungono un’organizzazione interna maggiormente strutturata;
– accelerano i processi di internalizzazione;
– riducono la dipendenza da fonti di finanziamento esterne;
– motivano e incentivano i dipendenti e i manager, riuscendo anche ad attrarre nuove risorse qualificate;
– favoriscono processi di acquisizione e crescita per linee esterne;
– affinano gli strumenti di monitoraggio e previsione dei risultati economico-finanziari;
– facilitano i passaggi generazionali e il way out per l’investitore finanziario.

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«Le società che hanno scelto la quotazione su AIM Italia riconoscono al mercato un’opportunità che si è concretizzata nella grande visibilità ottenuta sia a livello nazionale che internazionale, che ha permesso di rafforzare il proprio standing con la possibilità di accedere a nuova finanza, continuando a mantenere il controllo della propria azienda. Il raggiungimento di questi vantaggi avviene mantenendo il controllo dell’azienda nelle scelte gestionali e negli indirizzi strategici. E’ ricorrente la percezione che la quotazione su AIM sia l’occasione per riflettere e affinare le strategie, misurare i risultati, conoscere e approfondire l’analisi degli scostamenti a budget e imparare a dialogare con gli investitori. Per usare le parole dei nostri imprenditori continua Lambiase: “la quotazione è aprirsi al futuro, è una cartina di tornasole”; “il mercato azionario è stato uno strumento anche di crescita professionale grazie al confronto continuo con i nostri investitori”; “la Borsa è l’unico turbo che io conosca in questa economia per crescere”; “sviluppo e mercato azionario sono un binomio indissolubile”; “nel bilancio tra il dare e l’avere l’azienda ne esce senz’altro vincente».

 

Modelleria Brambilla, Officina, fresatrici multipallet
Una delle società quotate AIM: Modelleria Brambilla, Officina, fresatrici multipallet

Il mercato AIM Italia

Il mercato AIM Italia, che ha registrato negli ultimi anni il maggior numero di collocamenti, comprende attualmente 93 società con una capitalizzazione pari a 5,7 miliardi di euro e una raccolta totale in IPO (e successivi aumenti di capitale e bond) pari ad oltre 2,6 miliardi di euro. Fino al 14 dicembre 2017 ci sono state 22 IPO su AIM Italia.

Stime IR Top di Aim nel triennio 2019-2021

Il disegno che caratterizzerà il prossimo quinquennio vedrà, secondo IR Top Consulting, uno scenario di sviluppo tale da generare una crescita del mercato azionario e in particolare delle PMI. Ipotizzando che prosegua la raccolta PIR secondo le previsioni del Governo e con l’approvazione della Finanziaria 2018 in tema di incentivi, IR Top stima uno sviluppo potenziale del mercato sulla base di alcune ipotesi:

– Misura della manovra: 80 milioni di euro nel triennio 2019-2021
– Valore medio credito d’imposta
– Rapporto IPO AIM Italia/Altri mercati
– Capitalizzazione media
– Trend SPAC

Di seguito i trend di crescita storici e previsionali:

CAGR 2014-2017: +16% società, +37% capitalizzazione
CAGR 2017-2020: +49% società, +45% capitalizzazione

Nel 2020 si prevede una capitalizzazione di mercato di Euro 16 miliardi e circa 300 società quotate.

«Tutto questo dovrà però avvenire nella consapevolezza che la quotazione è un impegno e una grande responsabilità dell’impresa. Di qui l’imprescindibile ruolo di “educazione all’IPO” e diffusione della cultura dell’Equity presso gli imprenditori anche con il supporto di operatori specializzati che come noi studiano le società e le logiche di investimento del mercato dei capitali e sono in grado di valutare le fattibilità e la sostenibilità di un processo di quotazione che non si conclude con l’IPO ma che inizia proprio con il primo giorno di quotazione e che richiede grande impegno ma che porta nelle aziende grandi ritorni in termini non solo finanziari ma anche di visibilità, di standing, di affidabilità e di trasparenza» afferma Anna Lambiase.

 

Anna Lambiase a.d. IR Top (2)
Anna Lambiase a.d. IR Top

Analisi di fattibilità quotazione e Classe AIM

Alla luce della grande domanda di accesso al mercato dei capitali, viste le condizioni vantaggiose del mercato, sono nati diversi strumenti innovativi con l’obiettivo di razionalizzare il processo di quotazione in ottica di una sempre maggiore digitalizzazione. Tra questi PMI Capital, start-up innovativa del Gruppo IR Top, è la prima digital platform dedicata alle società del mercato AIM Italia. La piattaforma è riservata a investitori istituzionali e professionali e ad aziende che vogliono quotarsi sul mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI. All’interno della piattaforma in particolare è possibile offrire alle società la possibilità di richiedere la verifica della sussistenza dei requisiti di ammissione al mercato AIM Italia mediante la compilazione di un form digitale. Le società valutate positivamente potranno essere affiancate nel percorso di quotazione e prepararsi al confronto con gli Investitori. Le aziende non ancora pronte per il mercato azionario potranno entrare a far parte della “Classe AIM” e prepararsi per una futura operazione di quotazione. PMI CAPITAL si pone al centro di questo scenario come protagonista di un passaggio epocale verso la finanza dell’Equity.

Equity Gap – Italia

Rispetto al contesto europeo il mercato borsistico italiano ha sempre mantenuto un ruolo molto limitato nelle scelte di finanza delle imprese principalmente per le caratteristiche strutturali del nostro sistema produttivo, frammentato in un elevato numero di PMI, e degli elevati costi di quotazione e permanenza sul listino. Negli ultimi anni i mercati azionari si sono evoluti, iniziando a comprendere il potenziale di sviluppo di queste aziende e a recepire le esigenze di crescita dell’imprenditoria italiana. Il mercato AIM Italia rappresenta oggi la congiunzione virtuosa fra PMI e mercato dei capitali ed è caratterizzato da requisiti di ammissione e permanenza adatti a piccole strutture e da costi che da oggi, grazie agli incentivi fiscali saranno più sostenibili”, conclude Lambiase.














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