Permira e i fondi di Abu Dhabi comprano e fondono Kedrion e Bpl

Ugo Di Francesco è stato nominato nuovo ceo dell’azienda unificata ed entrerà in carica da gennaio 2023

Paolo Marcucci di Kedrion e Silvia Oteri di Permira

I Fondi Permira, in partnership con la famiglia Marcucci e supportati dai loro co-investitori – una società interamente controllata dall’Abu Dhabi Investment Authority e Ampersand Capital Partners – hanno completato l’acquisizione congiunta e l’unificazione di Kedrion e Bpl, insieme agli attuali azionisti di Kedrion, tra cui Fsi, Cdp Equity ed altri investitori di minoranza. Dall’unione di Bpl e Kedrion nasce un player globale nel campo dei prodotti medicinali derivati dal plasma umano per il trattamento di pazienti con condizioni rare che ne mettono a rischio la vita. Ugo di Francesco, attualmente ceo del Gruppo Chiesi, è stato nominato nuovo ceo dell’azienda unificata ed entrerà in carica da gennaio 2023. Paolo Marcucci, co-fondatore di Kedrion, continuerà a ricoprire il ruolo di presidente e di ceo dell’azienda unificata sino all’ingresso di Ugo Di Francesco; per poi mantenere l’incarico di presidente non esecutivo.

Kedrion, azienda italiana con sede in Toscana, è profondamente legata alla tradizione del proprio Paese e porta con sé un ampio portfolio costituito da 21 prodotti e oltre 600 autorizzazioni all’immissione in commercio in tutto il mondo. Fondata nel 2001 dalla famiglia Marcucci, Kedrion ha radici nell’industria farmaceutica italiana che risalgono agli anni ’50. Bpl, che ha sede a Elstree (Regno Unito), gestisce un portfolio mirato di prodotti di successo nel comparto delle malattie rare, ed è uno dei player in più rapida crescita nel settore del plasma negli ultimi cinque anni. Bpl è stata costituita nella sua forma attuale nel 2010, ma raccoglie un’eredità di quasi settant’anni, essendo stata tra i primi pionieri dell’industria del plasma. L’azienda opererà secondo un modello unificato di raccolta plasma che comprende quasi 75 centri negli Stati Uniti, e disporrà di un portfolio di 37 prodotti salva-vita con cui raggiungere oltre 100 paesi. Si stima che il 60% circa del fatturato si concentrerà nel mercato statunitense con 10 prodotti autorizzati; al contempo, l’azienda manterrà una solida posizione di leadership in Italia e nel Regno Unito, oltre a stabilire la propria presenza sul mercato cinese grazie al recente accordo di distribuzione di Albuminex.







Ugo Di Francesco è stato nominato nuovo ceo dell’azienda unificata ed entrerà in carica da gennaio 2023. Di Francesco è stato ceo di Chiesi Group, azienda farmaceutica globale, per oltre un decennio. Periodo durante il quale Di Francesco ha guidato una fase di forte crescita del gruppo, che ha visto le vendite più che raddoppiare, passando da 1,2 a oltre 2,5 miliardi di euro, e il numero di dipendenti aumentare da 3.500 a oltre 6.500. Sotto la sua leadership, l’azienda si è anche espansa in nuovi mercati, in particolare negli Stati Uniti e in Cina. Ugo Di Francesco vanta oltre 30 anni di esperienza nell’industria farmaceutica, avendo precedentemente lavorato in diverse aziende leader del settore, tra cui Sigma-Tau, Amgen Corp., Novartis e Bristol Myers Squibb.

I fondi Permira, in partnership con la famiglia Marcucci, sosterranno la nuova azienda unificata in una crescita organica attraverso l’internazionalizzazione del portfolio esistente e l’accelerazione dello sviluppo di nuovi prodotti; ma ricercheranno anche opportunità di crescita per linee esterne, con l’obiettivo ultimo di diventare una realtà diversificata e specializzata nelle malattie rare. Fsi e Cdp Equity reinvestiranno insieme a Permira e alla famiglia Marcucci, supportando così la nuova fase di sviluppo dell’azienda unificata.

Silvia Oteri, partner and global head of healthcare di Permira, ha dichiarato: «Siamo molto felici di aver chiuso questa operazione e adesso non vediamo l’ora di collaborare con la famiglia Marcucci, con Ugo e con tutto il management team di Kedrion e di Bpl per continuare a sviluppare la nuova azienda unificata e servire così un mercato globale. Ugo è un leader straordinario con una comprovata esperienza in aziende farmaceutiche globali e in crescita. Siamo entusiasti di averlo al timone in questa nuova fase volta alla costruzione di una realtà di primissimo piano specializzata nelle malattie rare, in grado di offrire soluzioni a tutti coloro che ne hanno bisogno in tutto il mondo, e profondamente impegnata verso i donatori».

Paolo Marcucci, chairman and chief executive officer di Kedrion, ha aggiunto: «La partnership con Permira ha reso possibile un grande passo avanti nella storia di Kedrion, permettendoci di dar vita a un player globale nel settore dei plasma-derivati in grado di competere con successo in un mercato in crescita e caratterizzato da nuove e costanti sfide nel campo della salute. Ne siamo orgogliosi, e siamo grati a Permira per il supporto nell’integrazione con Bpl, che contribuirà ad aumentare significativamente la portata globale e la competitività dell’azienda unificata. È nota la profonda conoscenza del settore da parte di Permira e, per questo, non vediamo l’ora di poter mettere a frutto la sua esperienza per creare valore e guidare così la crescita. Per aiutarci a realizzare i nostri obiettivi e le nostre ambizioni, sono molto contento di avere Ugo Di Francesco dalla nostra parte in veste di ceo a partire dal prossimo gennaio: la sua esperienza e la sua conoscenza del settore farmaceutico, unitamente alle sue caratteristiche di leadership e alle sue doti personali, fanno di lui la persona perfetta per l’azienda unificata nell’affrontare le sfide future e nel guidare le prossime fasi di crescita».

Ugo Di Francesco, futuro ceo di Kedrion, ha commentato: «Sono molto contento di collaborare con Permira a questo eccitante progetto volto ad unire due player di primo piano nel settore e a dar vita a un nuovo leader globale. Insieme, Kedrion e Bpl saranno in grado di fornire ai pazienti la migliore assistenza e di coinvolgere responsabilmente i donatori: per questo, non vedo l’ora di guidare la crescita dell’azienda a partire dal prossimo anno. Vorrei ringraziare Paolo, la famiglia Marcucci e Permira per la loro fiducia, e sono consapevole di poter contare sul supporto di tutto il team unificato mentre continuiamo a servire pazienti in tutto il mondo».

 














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