A Parma gli ultimi figli di ABB Ability

di Marco Scotti ♦ Dal dispositivo che connette la fabbrica al gestionale, ai quadri intelligenti per la rete elettrica; dal centro per monitorare le rotte delle navi alla piattaforma che consente di gestire i punti vendita della grande distribuzione. Le novità di della multinazionale svizzero-svedese all’SPS

 

 







Alla base delle soluzioni presentate a SPS, il Cloud Ability. «È importante – sottolinea Antonio De Bellis, business development manager di ABB – parlare di trasformazione digitale e non di semplice digitalizzazione. La digitalizzazione è solo la premessa, una condizione necessaria ma non sufficiente. La trasformazione digitale implica invece la revisione dei processi e una profonda rivalutazione di ciò che l’azienda produce, come lo fa, quali partnership stringe e come adegua il proprio business model. ABB Ability non è semplicemente l’offerta cloud di ABB – sottolinea De Bellis -: è un portafoglio di soluzioni concepito essenzialmente per far emergere le abilità che sono alla base dei processi, con l’obiettivo di accompagnare il processo di trasformazione digitale dei nostri clienti. Non è una tecnologia che implementa la trasformazione, ma piuttosto un pacchetto di competenze che danno accesso ai benefici di quest’ultima. A SPS daremo per la prima volta concretezza all’offerta ABB Ability con una serie di percorsi studiati per i nostri clienti». Sempre secondo De Bellis «in ABB stiamo lavorando per tradurre Industry 4.0 in un dialogo semplice che permetta di identificare le priorità dei clienti per poi definire il percorso da compiere, i benefici da raggiungere, i rischi da mitigare. Tutto questo sarà fatto nell’ottica di aumentare la competitività e il ritorno sugli investimenti. La collaborazione è la chiave della trasformazione digitale e il fulcro della nostra presenza a SPS è valorizzare le competenze nostre e dei nostri clienti, attingendo all’ingente patrimonio di competenze disponibile nelle imprese italiane». Sempre secondo De Bellis «Ability è la nostra soluzione di riferimento proprio perché permette di intercettare clienti che sono giunti a diversi gradi di maturità: ne abbiamo individuati quattro, che rappresentano i capisaldi della business transformation. Il primo è “Know more”, per sfruttare i dati raccolti tramite sensori, dispositivi e software per conoscere meglio il proprio business in tempo reale. Il secondo è “Do more”, ovvero monitorare, controllare e gestire dispositivi, processi e attività in loco e da remoto. Il terzo è “Do better”, cioè simulare, prevedere e ottimizzare l’attività mediante strumenti e analisi. Infine “Together”, ovvero lavorare fianco a fianco con clienti e fornitori nell’ottica della Business Transformation su scala globale».

Manufacturing Operation Management

 

MOM, il dispositivo che connette la fabbrica al sistema gestionale

ABB Ability™ Manufacturing Operations Management (MOM) gestisce e ottimizza i processi produttivi, sia manuali che automatizzati, con moderne funzionalità orientate alla totale integrazione e digitalizzazione. È, a tutti gli effetti, il connettore fra la fabbrica e il sistema gestionale aziendale: riceve dall’ERP gli ordini di produzione e li traduce in sequenze ed istruzioni ottimizzate per operatori, macchinari, isole produttive e linee automatizzate, permettendo di ottenere notevoli benefici. La piattaforma software flessibile e sicura, comprensiva di comuni servizi di connettività, archiviazione dati, visualizzazione e documentazione, che può supportare i processi e i sistemi già installati oppure essere utilizzata per una completa riorganizzazione o il miglioramento degli attuali processi. Secondo l’azienda consente di ridurre i costi, migliorare la gestione dei propri asset e conseguire straordinari miglioramenti di efficienza dell’intera catena di fornitura – per la gestione dei processi in qualsiasi settore industriale e a qualsiasi livello di complessità.

 

Quadri intelligenti per la rete elettrica

ABB ha mostrato a SPS una gamma di strumenti e dispositivi per la gestione e l’ottimizzazione del quadro elettrico e della distribuzione di energia elettrica in generale. Una serie di prodotti e sistemi facilmente integrabili tra loro che permettono di monitorare gli impianti, di supervisionare le prestazioni, di visualizzare i parametri elettrici principali, e di migliorarne la gestione tramite l’acquisizione d’informazioni utili per la manutenzione predittiva. La soluzione ABB prevede “quadri intelligenti” con un’architettura basata su tre piattaforme principali, in funzione delle esigenze e della tipologia degli impianti, siano essi nuovi o esistenti: il CMS700 – sistema di misurazione di corrente, tensione, potenze ed energia, adatto al monitoraggio dei circuiti sia in corrente alternata sia continua – l’ Energy Monitoring PM556EM – un gateway e datalogger con web server integrato, ideato per monitorare i consumi elettrici all’interno di qualsiasi tipo di impianto – e l’ABB Ability™ Electrical Distribution Control System, un’innovativa piattaforma di gestione sviluppata per monitorare, ottimizzare e gestire gli impianti elettrici, che utilizza un’architettura basata su Cloud per la raccolta, l’elaborazione e la memorizzazione dei dati. ABB è pertanto in grado di fornire un sistema completo e interconnesso di distribuzione elettrica, che partendo dalla cabina di media tensione, attraverso quadri MT, trasformatori, quadri BT, sganciatori e interruttori, arriva alle linee produttive e alla distribuzione di bassa tensione.

La piattaforma che consente di gestire al contempo i punti vendita della grande distribuzione

Un esempio applicativo concreto è rappresentato dai punti vendita della grande distribuzione, dove è necessario soddisfare precisi requisiti: ad esempio è richiesto di poter gestire tutti i punti vendita con la medesima piattaforma, di avere una soluzione che sia facilmente implementabile nei nuovi edifici ma soprattutto negli esistenti, di individuare le inefficienze energetiche dei singoli punti vendita e confrontare le performance dei vari reparti. In più, sono richieste funzionalità avanzate di analisi energetica, la tempestiva informazione dello sgancio di utenze critiche (banchi frigo…), la continuità di servizio e, infine, che tutte le informazioni necessarie per la manutenzione siano facilmente reperibili sia centralmente sia localmente. Ed ecco quindi che ABB ha svelato a SPS ABB Ability™ Electrical Distribution Control System: grazie ad una Web App è possibile accedere a tutti gli impianti in contemporanea, geo localizzarli ed avere una visione semplice ed intuiva dello stato di ogni singolo impianto. La piattaforma è facilmente implementabile in tutti i contesti ed è possibile integrarla sia in interruttori nuovi sia esistenti. L’unità digitale Ekip UP si adatta in un quadro già esistente in cui non c’è la volontà (o necessità) di sostituire gli interruttori, alternativamente, è possibile utilizzare i numerosi retrofitting kit che permettono di sostituire facilmente un interruttore vetusto con uno nuovo, dotato di tutte le potenzialità della piattaforma Emax2 all in one innovation.

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Antonio De Bellis, country business development manager ABB( Courtesy ABB)

Il monitoraggio energetico delle piccole realtà commerciali

Le piccole realtà commerciali richiedono di monitorare i consumi delle diverse utenze in modo semplice ed intuitivo, evitando di scollegare l’impianto esistente per installare le apparecchiature necessarie. Inoltre è richiesto di avere una visione semplice ed immediata direttamente dal computer dell’ufficio. Il dispositivo ideale per quest’applicazione è il CMS-700; grazie al web server integrato si può immediatamente accedere alle pagine grafiche con le quali si esegue la configurazione e la visualizzazione dei parametri misurati. La configurazione del dispositivo è semplice, come anche inviare ad un PC i dati raccolti. Grazie ai sensori aperti “ad U” l’installazione è rapida e veloce, direttamente sul cavo della linea da monitorare mediante una semplice fascetta. Il CMS-700 è la piattaforma più idonea per il monitoraggio energetico in tutte le piccole realtà commerciali ed industriali.

 

YuMi+is+the+world’s+first+truly+collaborative+robot
YuMi

Yumi, il robot collaborativo, verso il modello con un braccio solo

 Il robot che ha saputo dirigere l’orchestra o fare il caffè, è in realtà un prezioso alleato per l’industria e per l’automazione. Come a ogni appuntamento ABB, il dispositivo robotico è presente. «Yumi – ci spiega De Bellis – è già in funzione nelle nostre fabbriche. In futuro potremmo anche pensare, ma è un’opzione ancora tutta da vagliare, di realizzarne anche un modello a un braccio solo».

Il COC, il centro per monitorare le rotte delle navi

Un altro progetto particolarmente significativo per ABB è quello dei centri operativi di Genova, (COC, Collaboraative Operations Center) che si occupano di gestire i servizi avanzati per quanto riguarda il segmento dell’energia e del marine. Nei due COC ubicati nella città della Lanterna vengono monitorati impianti per la produzione di energia e monitorate le rotte di centinaia di navi, circa 700. I COC forniscono servizi avanzati che rientrano anche nell’alveo della manutenzione predittiva. Nel caso del marine poter anticipare un guasto su una nave da crociera o su natanti che trasportano carichi sensibili o pericolosi è un tema particolarmente sentito. Infine, è stata implementata la possibilità di dialogare con il capitano per l’ottimizzazione delle rotte e per la riduzione del percorso da seguire.

ABB e B&R per la prima volta insieme a Sps

«Questa è la prima edizione di Sps nella quale ABB e B&R (il più grande fornitore mondiale indipendente di soluzioni open-architecture basate su software e prodotti per l’automazione di macchine e impianti, acquisita dalla multinazionale svizzera a luglio del 2017, ndr) possono presentarsi insieme, ora possiamo finalmente far vedere una tecnologia che è integrata nel nostro portafoglio. È anche la prima volta in cui ci presentiamo con un’offerta Ability che supporta delle esigenze diverse di industrie differenti». Inizia così il tour guidato nello stand di ABB alla fiera SPS IPC Drives di Parma in cui Industria Italiana è stata accompagnata da Antonio De Bellis, business developer di ABB Italia. «Con le soluzioni che presentiamo alla fiera possiamo rivolgerci a clienti che hanno diversi gradi di maturità. È la prima volta che proviamo a fare uno sforzo di questo genere, tipicamente prima insistevamo molto sul prodotto, ora invece mettiamo al centro le esigenze del cliente e le abilità. Non mostriamo tutto quello che possiamo fare, ma tutto quello che possiamo spiegare. Non abbiamo portato tutto il portafoglio, ma tutte quelle soluzioni che possono aiutarlo a risolvere i suoi problemi concreti».

 

Mario Corsi, ad di ABB Italia

 

La trasformazione digitale negli stabilimenti ABB

In ottica Industria 4.0, l’azienda ha già avviato una rivoluzione a partire dai propri stabilimenti. Si è seguito l’approccio “lean”, che ha consentito di limitare gli sprechi e di efficientare al massimo i processi, creando le condizioni per un percorso di investimenti e di necessità nuove. E che ha consentito di raggiungere un traguardo quasi insperato: mantenere alcune produzioni in Italia, in alcuni casi aumentandole. La politica di riduzione tout court dei costi, infatti, non era altrettanto vantaggiosa come quella di mantenere in Italia la produzione resa ottimizzata dalle nuove soluzioni di ABB. Oggi, fabbriche come quella di Dalmine, Frosinone, Santa Palomba e Ossuccio, per citarne alcune, hanno intrapreso un percorso di revisione dei processi che ha consentito di innalzare gli standard qualitativi e minimizzare gli errori. Un processo virtuoso che ha incrementato la produttività significativamente, aprendo oltretutto nuove linee di business. La fabbrica di Dalmine, poi, è un caso di scuola. Si tratta del primo stabilimento ABB nel mondo che abbia aperto i propri cancelli, creando le condizioni per quello che oggi si chiama “customer experience”. La prima idea è stata quella di far capire alla gente che cosa fossero e come funzionassero le smartgrid. Da lì si è avviato un laboratorio dimostrativo che consentiva di aumentare l’offerta esplicativa con nuovi casi di studio correlati alla filiera elettrica.

 

 

 














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