Non cenna ad arrestarsi il periodo negativo che ha colpito l’industria tecnologica italiana che, secondo i dati emanati da Anie, rallenterà anche il prossimo anno, sicuramente non aiutata dall’incerto scenario economico globale, e da una politica industriale che stenta a decollare.
«L’attuale edizione dell’Osservatorio sul mercato delle tecnologie Anie si colloca in un contesto macroeconomico a minore potenziale, sia sul fronte interno sia su quello estero. Il rallentamento dell’economia europea, unitamente alla debolezza del commercio mondiale e alla stagnazione della domanda domestica, rappresentano i principali vincoli alla crescita».
Commenta così il presidente di Anie Giuliano Busetto i dati emersi dallo studio condotto dall’Osservatorio della Federazione sul mercato dell’industria tecnologica italiana, che riporta risultati migliori rispetto alla media Istat del comparto elettronico ed elettrotecnico, ma risente delle molte incognite che caratterizzano lo scenario macroeconomico italiano e internazionale. Infatti, le imprese Anie, grazie alla forte propensione all’innovazione – l’investimento medio in ricerca e sviluppo delle aziende associate è pari a circa il 4% del fatturato – continuano a fornire un importante contributo alla crescita dell’economia italiana, e rappresentano il 3,4% del Pil nazionale. Dall’Elettrotecnica e dall’Elettronica origina nel complesso il 6% del fatturato aggregato del manifatturiero nazionale e il 7% delle esportazioni, occupando il 7% di addetti totali dell’industria manifatturiera. Tuttavia, il rallentamento evidenziato dai settori Anie nella seconda metà del 2018 si conferma anche nel primo semestre del 2019, dove si registra un calo del fatturato totale pari allo 0,6%. Prospettive incerte caratterizzano anche l’andamento settoriale in chiusura anno, dove si stima un calo vicino all’1,0%. Le attese sull’andamento annuo 2019 inglobano un contesto di elevata incertezza.
Un andamento più debole caratterizza sia la componente interna sia quella estera, in un contesto a minore potenziale. Il rallentamento della domanda estera soffre l’elevata incertezza presente nello scenario internazionale, mentre sul fronte interno un elemento critico è rappresentato dal profilo altalenante degli investimenti che svolgono un ruolo importante come driver della domanda per l’industria fornitrice di tecnologie. «Queste tendenze – prosegue Busetto – sono intercettate dai risultati dell’analisi che vede per le imprese Anie nel primo semestre del 2019 un andamento contrastante (quasi il 40% delle imprese del campione dichiara un calo del fatturato totale nel confronto annuo). Anche il sentiment delle aziende sull’andamento nella seconda parte dell’anno intercetta uno scenario denso di incognite». Il ridimensionamento del portafoglio ordini – che, dopo una fase di crescita, evidenzia un primo calo (-0,9%) nella seconda metà del 2018 e conferma anche nel primo semestre del 2019 una dinamica di segno negativo (-1,9%) – lascia presagire un andamento più debole anche nel 2020.