L’automazione decentrata di Murrelektronik? Ha conquistato gli oem! Ordinativi record

di Piero Macrì ♦︎ La piattaforma Vario-X si avvale di un gemello digitale: contiene tutte le funzioni e i parametri di sistema per sviluppare la progettazione prima ancora di ordinare e assemblare i componenti meccanici. L’installazione decentralizzata dei sistemi di visione in ambienti di produzione industriale e logistici. Dagli azionamenti pneumatici al controllo elettrico: risparmio energetico

Murrelektronik a Sps

Corre veloce Murrelektronik Italia, filiale della multinazionale tedesca leader nella tecnologia di automazione decentrata fondata nel 1975 dalla famiglia Hafner. Nel primo semestre dell’anno in corso gli ordinativi sono cresciuti in modo esponenziale, con un risultato record. Core business, il mercato dei costruttori di macchine. Automotive, packaging e food & beverage, logistica e macchine utensili, i settori target. La logistica, ultimo settore ad essere stato indirizzato dalla multinazionale, sta diventando sempre più rilevante: è stato per esempio realizzato un sistema per l’automazione del buggage handling in più aeroporti europei, mentre per il più grande player di commercio via web si è sviluppata l’automazione bordo macchina di alcuni centri di smistamento pacchi.

«La decentralizzazione è il nostro punto di forza – afferma Maurizio Bardella, Technical Manager di Murrelektronik Italia. Ottimizziamo la connessione tra plc e il livello di sensori e attuatori con una filosofia “zero cabinet”». I componenti che gestiscono dati, segnali ed energia vengono installati a bordo macchina senza alcuna necessità di ricorrere ad armadi e quadri elettrici. Con funzioni di I/O, alimentazione, interfacce, cablaggi e connettori, i sistemi di Murrelektronik sono costituiti da componenti con grado di protezione IP67 che possono sostituire svariati dispositivi che vengono normalmente inclusi in un cabinet. «I vantaggi – dice Bardella – sono evidenti. Gli armadi possono essere di dimensioni più contenute e, in alcuni casi, si possono addirittura eliminare».







L’architettura dei sistemi è pensata per avere un monitoraggio e una diagnostica abilitante per soluzioni di manutenzione predittiva. È anche con questa logica che è stato ingegnerizzato il nuovo sistema Vario-X, il primo sistema totalmente “zero cabinet” di Murrelektronik. Si avvale di un gemello digitale, un’immagine virtuale in scala 1:1 che contiene tutte le funzioni e i parametri di sistema per sviluppare la progettazione prima ancora di ordinare e assemblare i componenti meccanici. Come dire, con il digital twin è la stessa cinematica virtuale che simula la macchina reale. Vario-X può essere visualizzato in realtà aumentata su uno smartphone o un tablet, gestendo virtualmente tutte le sequenze di movimento e le funzioni richieste per l’assemblaggio. Si riducono così, in maniera significativa, i tempi di installazione e messa in funzione poiché i problemi vengono risolti in fase di simulazione. Con la stessa filosofia “zero cabinet”, Murrelektronik ha anche sviluppato una soluzione per l’installazione decentralizzata dei sistemi di visione in ambienti di produzione industriale e logistici. Come dice Bardella, «Rappresenta una valida alternativa alle tecnologie attualmente utilizzate perché, così come per le macchine, semplifica i cablaggi e velocizza i tempi di realizzazione e messa in funzione degli impianti».

 

Architettura no cabling per i costruttori di macchine

Maurizio Bardella, Technical Manager Murrelektronik Italia

Murrelektronik è specializzata nell’automazione decentralizzata e offre agli oem competenze e consulenza progettuale personalizzata. «I clienti spesso manifestano la necessità di essere supportati nelle loro scelte progettuali, dice Daniele Bizzarri – Sales Manager di Murrelektronik». Ecco, quindi, un sales team tecnicamente preparato in grado di confrontarsi con costruttori di macchine dei più vari settori. La presenza commerciale è suddivisa per distretti e ciascuno di questi si avvale della consulenza tecnica di system sales che operano sul territorio, affiancando i venditori dalla fase di prevendita a quella di avviamento macchina e oltre, se necessario.

«La competenza professionale del team tecnico serve a sostenere gli oem che vogliono rinnovare la tradizionale struttura del cablaggio bordo macchina – afferma il manager – Siamo consapevoli che il cambiamento può generare timori e perplessità. Nonostante questo, invitiamo i nostri clienti a svolgere i primi test per verificare direttamente la velocità nell’allestimento del cablaggio, la riduzione del numero di errori, la semplificazione nell’installazione e rimontaggio». Vantaggio quest’ultimo non certo banale, considerato che, una volta assemblata e collaudata, la macchina deve essere smontata per poter essere spedita e riassemblata presso il cliente. Nel caso di un cablaggio tradizionale tutte queste operazioni, oltre ad essere time consuming, devono essere supportate da tecnici specializzati che si devono spostare sul luogo dell’installazione, in genere distante poiché gran parte delle macchine vengono esportate. «Le nostre soluzioni di cablaggio strutturato permettono di semplificare il collegamento dei vari componenti, dice Bizzarri. Un’operazione che può essere svolta direttamente dagli operatori addetti all’assemblaggio meccanico, con un notevole risparmio economico».

 

Continuità di fornitura

Daniele Bizzarri – Sales Manager di Murrelektronik

«Gli ultimi anni sono stati da ottovolante, racconta Bizzarri. Certo, non possiamo che essere soddisfatti della considerevole crescita ottenuta». Con il covid e l’instabilità geopolitica è cambiato il modello di acquisto. Se prima l’approccio prevalente era il just in time, in quest’ultimo periodo l’approccio si è trasformato in just in case: ordino più del dovuto e faccio scorta. «Ipotizziamo che nella seconda parte dell’anno gli ordinativi non potranno ragionevolmente mantenersi sugli stessi livelli di questo ultimo periodo, osserva Bizzarri. Grandi clienti hanno posticipato investimenti già pianificati. I motivi principali? La perdurante carenza di materiali e l’aumento esponenziale dei prezzi, che rendono il costo della realizzazione di nuovi impianti non più sostenibile».

 

Struttura per filiera. E si afferma la logistica

Murrelektronik MVP12Steel

Per essere allineata alla domanda del mercato, Murrelektronik si è strutturata a livello di filiera con un team dedicato. «L’automotive, nostro mercato storico di riferimento, e poi il packaging del food & beverage, le macchine utensili e, last but not least, la logistica, mercato emergente in grande crescita. Per un nostro importante cliente che si occupa di buggage handling aeroportuale, abbiamo portato la nostra automazione “bordo macchina” nell’aeroporto di Ginevra e in altri aeroporti». Sempre in ambito logistico, come già detto, importanti progetti sono stati realizzati per il più importante player nel commercio di beni via web, sia in Germania che in Uk. «Nella logistica non si lavora sull’automazione di macchina, si ragiona sull’automazione dell’intero impianto, spiega Bardella. Su questi progetti il risparmio sui costi di cablaggio è enorme. Significa non avere km di cavi che vanno verso il quadro elettrico. Come dire, con il nostro approccio Zero Cabinet si crea un sistema di logistica snello e funzionale».

 

Vario-X, la decentralizzazione Zero Cabinet

Murrelektronik Vario X è una piattaforma di automazione modulare che permette la realizzazione di soluzioni personalizzate. Viene sviluppato e ingegnerizzato in base alle esigenze individuali del cliente e trasferisce tutti i componenti di automazione vicino agli attuatori

Il nuovo sistema di Murrelektronik è una piattaforma di automazione modulare che permette la realizzazione di soluzioni personalizzate. Viene sviluppato e ingegnerizzato in base alle esigenze individuali del cliente e trasferisce tutti i componenti di automazione vicino agli attuatori. È possibile l’implementazione di tutte le funzioni di automazione in modalità completamente decentrata ovvero senza armadio elettrico. Vario-X, afferma Bardella, porta sensori e attuatori direttamente al controllore e garantisce l’affidabilità di tensione, segnali e gestione dei dati, nonché l’integrazione senza interruzioni di servoazionamenti.

Passando dagli azionamenti pneumatici al controllo elettrico, inoltre, si riesce a ottenere un notevole risparmio energetico e a recuperare l’energia durante la frenata. Il cuore del sistema è costituito da moduli con grado di protezione IP67, alimentatori, controllori, switch di collegamento, tecnologia di sicurezza e connessioni I/O. Tutti questi componenti trovano alloggiamento, uno accanto all’altro, in un robusto backplane dotato di profili di montaggio meccanico integrati. L’installazione e il collegamento dei dispositivi è plug-and-play con connettori M12 ed MQ15 standard, così da eliminare gli errori di cablaggio e ridurre i tempi di assemblaggio. In tal modo si evitano anche le costose e laboriose procedure di installazione all’interno dell’armadio elettrico, come l’inserimento dei componenti, la spelatura e la posa dei cavetti, l’etichettatura e la messa a terra di ogni singolo elemento. Per estendere il concetto di modularità al controllo di macchina, possono essere agevolmente disposte intorno al macchinario e collegate tra loro stazioni aggiuntive, ad esempio un alimentatore in più per supportare i servomotori periferici. Allo stesso modo, si possono collegare i moduli I/O remoti per processare e controllare sensori e attuatori senza riportarli fino al backplane o al quadro I/O. Questo limita le varianti dell’hardware di controllo e snellisce notevolmente l’architettura dei cavi.

 

Soluzioni decentralizzate per i sistemi di visione

Murrelektronik Vision Products

I sistemi di visione stanno prendendo sempre più piede nel campo della produzione industriale e della logistica. In ambito Industry 4.0 o AI of Things non si può prescindere dall’impiego di telecamere per l’elaborazione delle immagini. In questo caso, Murrelektronik punta su moduli decentralizzati – quali switch, distributori e alimentatori – da installare direttamente a bordo macchina. Per l’implementazione è compreso un set di tecnologie di cablaggio e connessioni. Possono, per esempio, essere utilizzati: Xelity Hybrid, lo switch necessario per collegare via ethernet le telecamere e per fornire l’alimentazione necessaria; una master box per combinare la distribuzione di alimentazione e segnali trigger/encoder destinata alla telecamera principale; un distributore di segnale per fornire i segnali di controllo destinati ai dispositivi slave; infine, un modulo certificato Nec Class 2 per distribuire alimentazione e segnali agli illuminatori.














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