Motoriduttori di Rossi, protagonisti dell’industria mineraria sudafricana

Il settore minerario è una delle attività trainanti dell’economia africana: pesa il 7,7% del Pil del Paese e garantisce lavoro a 460.000 persone, 1,4 milioni se si considera anche l’indotto. A fornire parte della tecnologia necessaria alla movimentazione dei materiali e agli scavi è l’italiana Rossi, gruppo da 155 milioni di euro di fatturato specializzato in motoriduttori e motori elettrici che collabora con alcune delle principali aziende minerarie che operano in Sudafrica.  Rossi ha fornito a una soluzione ingegnerizzata completa che comprende motoriduttori della serie G di differenti dimensioni e Inching Drive a Baldmin Engineering, che le ha poi utilizzate nei suoi progetti nella miniera d’oro Mazowe Mine. A Rossi si è appoggiata anche Takraf South Africa (del Gruppo Tenova), che si avvale dei motoriduttori epicicloidali della serie EP per movimentare degli alimentatori a Tri-K Gold, un grande progetto di estrazione sviluppato nella regione della Mandiana in Guinea. Gli stessi motoriduttori sono stati poi usati per la movimentazione di materiale dall’azienda Sibanye-Stillwater, il più grande produttore di oro dal Sud Africa e tra i 10 maggiori produttori a livello globale. Rossi ha partecipato a questo progetto insieme alla multinazionale danese Flsmidth, fornitore di impianti, attrezzature e soluzioni per l’industria del cemento e mineraria.

 




















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