Minerali critici: Pichetto (Mase) conferma focus sull’argomento al G7

Lo ha annunciato il ministro durante il "Future Minerals Forum 2024" in corso a Riyadh

Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, è intervenuto alla sessione ministeriale di apertura del Forum sui Minerali del Futuro in corso a Riyadh

Al Future Minerals Forum 2024, il ministro dell’Ambiente e della sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha confermato un focus sull’argomento nel programma del G7 a guida italiana. L’iniziativa, lanciata dall’Arabia Saudita e giunta alla sua terza edizione, nasce con l’obiettivo di costituire una piattaforma di dialogo internazionale sul tema dei minerali critici. «Sono qui per confermare la forte attenzione con la quale l’Italia guarda al settore dei minerali critici: ci sarà un focus anche nel programma della nostra presidenza G7 appena iniziata. Anche grazie all’azione del Governo italiano, il nostro paese è pronto ad essere l’hub del Mediterraneo, ponendosi come ponte tra Europa, Africa e Medio Oriente per favorire una transizione energetica sicura e sostenibile». Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo alla sessione ministeriale di apertura del Forum sui Minerali del Futuro in corso a Riyadh.

«In questo settore strategico – ha detto Pichetto nella tavola rotonda ministeriale – il futuro è già oggi: per questo sosteniamo con convinzione iniziative che servono a costruire una cornice internazionale di riferimento sui minerali critici che sia integrata e sostenibile». «L’industria italiana – ha aggiunto il ministro nel corso della discussione – ragiona da sempre secondo la logica delle macro-regioni e delle catene del valore che permettono di unire competenze, incontro tra domanda e offerta». L’obiettivo, per il ministro, è «perseguire, attraverso partnership strategiche, gli obiettivi industriali, sociali e di decarbonizzazione che abbiamo condiviso anche poche settimane fa alla Cop28, dove tutti i paesi hanno riconosciuto il ruolo chiave delle tecnologie pulite e a basse emissioni, tra cui rinnovabili, idrogeno e cattura-stoccaggio di Co2».







Il tasso di riciclo in Italia è circa del 74 per cento degli imballaggi

«L’Italia – ha proseguito il ministro – è da sempre culla di scienza, tecnologia e capacità industriale e anche in questa prospettiva vogliamo caratterizzare la nostra partecipazione a questo forum, pronti a lavorare in stretta collaborazione con il settore privato, promuovendo nelle regioni produttrici di minerali critici la creazione di catene di approvvigionamento circolari, sicure e sostenibili». «L’Italia – ha evidenziato ancora Pichetto – è leader anche nel gestire in modo integrato estrazione ed economia circolare. Ad esempio, per quanto riguarda l’alluminio, il tasso di riciclo in Italia è circa del 74 per cento degli imballaggi, dato tra i più alti al mondo».

Il Ministro ha inoltre richiamato il progetto finanziato dal Governo italiano nel quadro del programma europeo RePower, che mette a disposizione un finanziamento per rafforzare la ricerca e creare un “hub” tecnologico nazionale di eccellenza su economia circolare, ecodesign e “urban mining”, che si affianca alle attività dell’Ispra – Servizio Geologico Nazionale. «Per questo motivo – ha concluso – i nostri enti di ricerca pubblici parteciperanno attivamente alle iniziative di questo forum contribuendo alla creazione di partneriati strategici, anche attraverso la condivisione di esperienze e competenze».














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