Oggi è giornata cruciale. Mentre Giuseppe Conte incontrerà a Londra il vertice di Accelor Mittal per fare uscire dal pantano trattative a pochi giorni dalla scadenza del 7 febbraio – quando è fissata al Tribunale di Milano l’udienza per la discussione dei ricorsi presentati dalle parti – l’Esecutivo depositerà misure nelle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera per rilanciare la Cassa integrazione straordinaria nel 2020. In totale si tratta di una messa disposizione di 140 milioni di euro, cui aziende come la Whirlpool e l’ex-Ilva (Taranto, Piombino, Porto Marghera), potranno accedere.
La ripartizione di fondi per gli ammortizzatori sociali
Ad oggi, e stante la legislazione vigente, sono disponibili 50 milioni, a cui il Governo intende aggiungere altri 40 milioni giungendo così a 90 milioni. Cifra destinata a rifinanziare la Cigs per le imprese, di rilevanza economica strategica, alle prese con processi di riorganizzazione, di risanamento aziendale o di gestione degli esuberi occupazionali.
In particolare, i fondi consentiranno proroghe al sussidio fino a 12 mesi in caso di riorganizzazione aziendale o contratto di solidarietà; fino a 6 mesi in caso di crisi aziendale.
Inoltre, per le imprese che cessano le attività saranno disponibili ulteriori 30 milioni circa. In questo caso l’accensione della Cigs perdurerà per un massimo di 12 mesi.
Per l’ex Ilva verrebbero inoltre impiegati altri 20 milioni di euro circa per garantire continuità del sostegno al reddito in favore dei lavoratori dipendenti delle aziende del gruppo in amministrazione straordinaria anche ai fini della loro formazione professionale
Infine, a completare la cifra complessiva prevista di 140 milioni, 20 milioni andranno al settore dei call center per riconoscere una indennità ai lavoratori dipendenti di imprese in situazioni di crisi.
