Meccatronica: Automac festeggia i suoi 30 anni e punta ai 3,5 mln di fatturato

L'azienda ha rivisto l’organizzazione interna per favorire il passaggio delle conoscenze e rinforzare il ponte che unisce le nuove generazioni con chi ha più esperienza

Linea di assemblaggio e collaudo all'interno degli stabilimenti di Automac

Automac, azienda bergamasca specializzata in soluzioni di meccatronica e di automazione dei processi di assemblaggio, festeggia nel 2023 i suoi 30 anni di attività. Automac oggi conta 15 dipendenti e un fatturato che, dai 2 milioni di euro del 2020, ha raggiunto quota 3.350.000 nell’ultimo esercizio.

Con oltre il 50% dei dipendenti che hanno meno di quarant’anni, Automac punta le sue carte sul coinvolgimento e la partecipazione del personale, creando canali di comunicazione privilegiati tra dipendenti e governance.  Rivede l’organizzazione interna per favorire il passaggio delle conoscenze e rinforzare il ponte che unisce le nuove generazioni con chi ha più esperienza. Risorse junior e senior lavorano fianco a fianco, con un duplice risultato: da un lato si accelera l’apprendimento e il processo di inserimento delle nuove figure, dall’altro si stimola il coinvolgimento di chi è in azienda da più tempo, attraverso una formazione che passa dal confronto con idee sempre aggiornate. 







In uno scenario che evolve rapidamente Automac ha scelto di mettersi in discussione e affrontare un processo di rinnovamento profondo della struttura grazie al supporto di una società specializzata nei processi di managerializzazione. Il cambiamento riguarda anche le logiche di produzione, che vengono ripensate adottando una pianificazione real time. Un’impostazione che è garanzia di flessibilità, perché permette di intervenire in tempo zero per modificare azioni, priorità o flussi a seconda delle esigenze del committente.

«L’innovazione è una componente intrinseca del nostro settore, da cui non possiamo prescindere», afferma Franco Perico, presidente della società. «Le aziende innovano continuamente, e questo significa che gli impianti che ci vengono commissionati devono soddisfare esigenze che prima non esistevano. La chiave sta nella capacità di liberare il potenziale creativo delle nostre risorse, governandolo all’interno di una solida struttura di competenze tecniche. Siamo inseriti in un sistema formato da molte componenti, sempre più interconnesse. Perché funzioni al meglio, è importante alimentare quella che oggi viene definita cultura d’impresa. Non basta conquistare le migliori performance nel proprio business, la sfida è spendersi perché l’intera società diventi migliore. In quest’anno che per noi è particolarmente significativo, abbiamo scelto di farlo sostenendo iniziative che promuovono i valori in cui ci riconosciamo. Siamo partner ufficiale di tappa del Giro d’Italia, che promuove la lealtà, l’impegno e lo spirito di squadra. Sosteniamo ImpresaCultura, che valorizza le eccellenze artistiche e culturali del nostro territorio. Ci prendiamo cura dei più fragili: da tempo siamo vicini a progetti di ricerca oncologica pediatrica e a Together for Life, in favore della ricerca per la fibrosi cistica».














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