Mase: Agenzia internazionale energia fondamentale per creare sinergie con il mondo industriale

«La sfida del cambiamento climatico è una strada molto impegnativa, da coniugare con gli importanti target di decarbonizzazione e le esigenze di sicurezza energetica», ha detto il ministro Pichetto Fratin

Il ministro ha guidato una delegazione del Mase ha preso parte alle varie sessioni di lavoro

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto tra i protagonisti del meeting ministeriale 2024 dell’Iea, l’Agenzia internazionale dell’energia. L’evento si è tenuto a Parigi in corrispondenza con il cinquantesimo anniversario dalla fondazione dell’Agenzia, istituita nel 1974 in seno all’Ocse per la cooperazione in campo energetico e diretta da Fatih Birol. Il ministro ha guidato una delegazione del Mase, che assieme agli uffici del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Rappresentanza italiana nella capitale francese e all’Inviato Speciale per il Clima Francesco Corvaro, hanno preso parte alle varie sessioni di lavoro.

«La sfida del cambiamento climatico è una strada molto impegnativa, da coniugare con gli importanti target di decarbonizzazione e le esigenze di sicurezza energetica», ha detto il ministro in plenaria, ribadendo «l’approccio complessivo di una transizione giusta ed inclusiva, che affronti anche la povertà energetica e gli ostacoli all’accesso all’energia per tutti”. Pichetto ha ricordato che questo approccio «guida la presidenza G7 italiana su Ambiente, Clima ed Energia», nel quale «un focus specifico è dedicato al prioritario impegno verso il continente africano».







Il ministro ha poi elencato le priorità dell’agenda G7 italiana, indicando tra le principali «l’accelerazione della diffusione delle rinnovabili, il progressivo abbandono delle fonti fossili, l’utilizzo dell’idrogeno nei settori ‘hard to abate’, la cattura e stoccaggio di carbonio, la promozione della ricerca e sviluppo di tecnologie nucleari avanzate al 2040 e 2050». Al centro dell’impegno della presidenza italiana, ha spiegato ancora Pichetto, «lo sviluppo di una catena di approvvigionamento di minerali critici sostenibile e responsabile», così come «la finanza climatica, per tradurre l’impegno finanziario in piani di investimento concreti e attuabili».​

Le priorità dell’agenda G7 italiana

Durante le sessioni di dialogo tra Governo e Industria, Pichetto ha evidenziato «la sinergia con il mondo industriale e della ricerca, per favorire investimenti in progetti di generazione rinnovabile ed efficienza energetica, in ricerca e sviluppo su infrastrutture energetiche e integrazione delle reti». Al termine della giornata è stato approvato un comunicato finale: «Un testo equilibrato ma al tempo stesso ambizioso – lo definisce il ministro Pichetto – che riflette il nostro comune sentire sui temi dell’energia e della transizione ecologica, ma anche sull’importanza del lavoro svolto fin qui dall’Agenzia». «Particolare importanza – ha dichiarato ancora il ministro – assume il testo concordato sulle relazioni con l’India, che evidenzia il significativo impegno nel voler espandere il raggio d’azione dell’Agenzia, salvaguardandone al contempo i principi istitutivi». «L’avvio di un dialogo approfondito con New Delhi – ha spiegato – rappresenta un passo avanti verso la condivisione di obiettivi comuni e l’impegno collettivo nel perseguire soluzioni sostenibili a livello globale per la transizione energetica ed ecologica”. Particolare soddisfazione è stata espressa da Pichetto «per aver insieme raggiunto un accordo su un testo condiviso sull’energia nucleare: sostenere la ricerca e l’innovazione in questo settore è un aspetto su cui l’Italia sta investendo con forza, anche in ambito G7».

Ricordando l’impegno italiano nello sviluppo del Piano Mattei, Pichetto ha ribadito che l’obiettivo è «aiutare le nazioni africane interessate a produrre energia sufficiente e a esportarne la parte in eccesso, mettendo insieme due necessità: quella africana di sviluppare la produzione di energia e generare ricchezza, quella europea di garantirsi nuove rotte di fornitura energetica». «In questo contesto – ha concluso – il ruolo dell’Aie è essenziale per creare sinergie e collaborazioni con altri forum multilaterali quali il G20, la Clean Energy Ministerial, Mission Innovation».

 














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