Come è stata definita la riorganizzazione di Leonardo? Il nuovo assetto è ben definito nell’Ordine di Servizio 263 del 9 maggio 2023. Industria Italiana ne offre un resoconto, comprensivo di tutte le unità organizzative e dei nomi di tutti i titolari. Va detto anzitutto che il re-arrangement è stato concepito nel segno della semplificazione; almeno per quanto riguarda la riduzione delle unità organizzative a diretto riporto dell’amministratore delegato e direttore generale Roberto Cingolani. Queste sono passate da 11 a 8. L’idea è che solo un team esecutivo snello possa ottimizzare l’efficienza aziendale e focalizzare Leonardo sulle sfide globali, caratterizzate da dinamiche sempre più complesse.
Va segnalato il grande rilievo attribuito alla condirezione, affidata a Lorenzo Mariani, già Chief Commercial Officer del gruppo, e con un passato da ufficiale della Marina nonché della Nato. Peraltro dal 2006 Mariani ha lavorato in Selex Sistemi Integrati, azienda del Gruppo Leonardo che si occupa di radar e sensori per applicazioni nel settore navale e terrestre, per la sorveglianza marittima, portuale e costiera, nonché per la gestione e il controllo del traffico aereo e aeroportuale. Qui Mariani ha ricoperto ruoli apicali: da responsabile di Strategy e Technology Planning a quello di Ingegneria, a quello della Business Unit Grandi Sistemi; per poi diventare vice direttore generale, Chief Operating Officer, e altro. Comunque sia, Mariani sovraintende a nove unità operative, tra cui alcune importantissime, come la divisione Aerostrutture, quella sugli Elicotteri e quella sull’Elettronica, nonché quella sulla cyber security.
Una nomina di particolare rilievo è quella di Franco Ongaro, che va a sovraintendere l’unità Space Business di Leonardo. Il curriculum di Ongaro è quello di un super esperto dell’Esa (dove ha ricoperto il ruolo di direttore del Programma di Studi Generali), nonché dell’Estec, l’European Space Research and Technology Center, dove è stato Responsabile del Dipartimento Tecnologie, Prodotti e Sistemi di Telecomunicazioni. Si ricorderà, peraltro, che Leonardo, parte del gruppo europeo Mbda (insieme a Airbus e Bae Systems) è impegnato nel progetto Aquila, il nuovo intercettore missilistico ipersonico.
Tra le uscite, quella di Gabriele Pieralli, che non dirigerà più la divisione Elettronica: gli è subentrato, in questo ruolo, Marco De Fazio. Giovanni Soccodato lascia il ruolo di Chief Strategic Equity Officer, attualmente ricoperto ad interim da Cingolani; e Enrico Savio non è più Chief Strategy & Market Intelligence Officer: anche questa posizione è ricoperta ad interim da Cingolani. Leonardo, poi, ha comunicato già il 31 maggio la cessazione del rapporto con Andrea Parrella, che era a capo degli affari legali del gruppo; la sula posizione è ricoperta da Federico Bonaiuto, già SVP Group Legal Affairs del gruppo di Piazza Monte Grappa. L’anno scorso Leonardo, che ha quasi 51mila dipendenti, ha fatto registrare un fatturato pari a 14, 7 miliardi di euro. I circa 17 miliardi di nuovi ordini hanno portato il portafoglio a quota 38 miliardi. L’azienda ha capacità produttive distribuite in Italia, Polonia, Israele, Regno Unito e Stati Uniti.
Obiettivi della riorganizzazione
Leonardo, con la riorganizzazione, si è posta un insieme di obiettivi di grande rilievo strategico. Anzitutto, quello di rafforzare il core-business, con l’istituzione di una condirezione generale business & operation. In secondo luogo, quello di accelerare il percorso di crescita di Leonardo nel settore cyber e spazio, con un presidio organizzativo dedicato. Ancora, quello di creare una nuova struttura che unisca Strategie e Tecnologie. Infine, quello di rafforzare l’integrazione della sostenibilità nella strategia aziendale e l’ingaggio degli stakeholder sui temi Esg (environmental, social, and corporate governance; Ndr), con una unità di prima linea dedicata. Va peraltro precisato che la concentrazione della governance – da 13 a otto riporti chiave – è un valore in sé. Lo ha spiegato giorni fa lo stesso Cingolani: la nuova struttura funzionale e semplificata garantisce un modello di gestione più snello, che mira a ottimizzare l’efficienza dell’azienda, ad una conduzione del business più agile, alla focalizzazione sull’innovazione e alla capacità di affrontare con successo le sfide del mercato globale, sempre più competitivo e dinamico.
Il nuovo assetto organizzativo
1) Le unità organizzative a diretto riporto di Cingolani
L’Ordine riporta le unità organizzative (Uo) che sono state istituite a diretto riporto di Cingolani.
Anzitutto, quella Relazioni Internazionali, ridenominata “International Affairs” e affidata a Marco Buratti.
In secondo luogo, quella Institutional Affairs, già affidata a Filippo Maria Grasso, nell’ambito della quale confluiscono le attività e risorse delle seguenti Uo: Italian Public Affairs, Bruxelles Office, Coordinamento Progetti di Finanza Agevolata e Protocollo e Cerimoniale.
In terzo luogo, quella Corporate Bodies Affairs, affidata ad interim a Roberto Cingolani, nell’ambito della quale confluiscono le attività e risorse di queste unità organizzative: Segreteria del Consiglio di Amministrazione nonché Corporate Affairs Organi Sociali.
Ancora, quella Security, affidata a Luigi Della Volpe, con decorrenza dal primo di luglio.
Poi, quella Strategy & Technology, affidata ad interim a Roberto Cingolani, nell’ambito della quale confluiscono le attività e risorse di queste unità organizzative: Chief Strategy & Market Intelligence Officer, Chief Strategic Equity Officer, Chief Technology & Innovation Officer, ad esclusione della UO Sustainability, Digital & Information Technology e New Business Development & Integration.
Inoltre, quella People & Organization, già affidata ad Antonio Liotti, nell’ambito della quale confluiscono le attività e risorse di queste unità organizzative: – Process Management System – Workforce Planning, Labour Cost & Reporting di Divisione, che confluiscono nella Uo Workforce Planning, Labour Cost & Reporting, già affidata ad Enrico Manna.
Ancora, quella Legal Affairs, affidata a Federico Bonaiuto, nell’ambito della quale confluiscono attività e risorse di queste unità organizzative: Group Legal Affairs; Group Corporate Affairs, ad esclusione della unità organizzativa Corporate Affairs Organi Sociali; Penale.
Poi, quella Compliance, affidata a Elena Napolitano, nell’ambito della quale confluiscono le attività e risorse di queste unità organizzative: Compliance, Ethics, Integrity e Anticorruzione
Ancora, quella Sustainability, affidata a Raffaella Luglini, nell’ambito della quale confluiscono: le attività e risorse della Uo Sustainability; quelle dell’unità organizzativa Esg & Integrated Reporting.
Inoltre, quella Communication, già affidata a Stefano Amoroso.
Poi, quella Finance, già affidata ad Alessandra Genco, nell’ambito della quale confluiscono le attività e risorse di queste unità organizzative: Cfo e Risk Management.
Infine, quella Space Business, affidata, come si accennava, a Franco Ongaro.
Si precisa che le unità organizzative International Affairs, Institutional Affairs, Corporate Bodies Affairs e Security riportano congiuntamente all’Ad e Dg e al Presidente, «in coerenza con le attribuzioni conferite dal Consiglio di Amministrazione».
2) Le unità organizzative a diretto riporto del condirettore Mariani
Sono indicate anche le unità organizzative a diretto riporto della UO General Management Business & Operations affidata al Condirettore Generale Lorenzo Mariani.
Anzitutto, quella Aerostructures Division, già affidata a Stefano Bortoli.
In secondo luogo, quella Aircraft Division, già affidata a Marco Zoff.
In terzo luogo, quella Electronics Division, affidata a Marco De Fazio.
Ancora, quella Helicopters Division, già affidata a Gian Piero Cutillo.
Poi, quella Cyber & Security Solutions Division, già affidata a Tommaso Profeta.
Inoltre, quella Global Combat Air Program (Gcap), già affidata a Gugliemo Maviglia.
Ancora, quella Automation, affidata a Massimiliano Veltroni, con decorrenza dal primo di luglio.
Ancora, quella Commercial & Business Development, affidata a Carlo Gualdaroni, nell’ambito della quale confluiscono le attività e risorse di queste unità organizzative: Chief Commercial Officer; Customer Support, Services & Training; Unmanned Innovative Air Systems & Services; e US Business Development. Rientra, inoltre, nel perimetro organizzativo della Uo la società Leonardo International.
Infine, quella Procurement, Services & Operations affidata a Manlio Cuccaro, nell’ambito della quale confluiscono le attività e risorse di queste unità organizzative: Ottimizzazione della Produzione e Gestione Programmi; e Chief Procurement & Supply Chain Officer. Rientrano inoltre nel perimetro organizzativo della Uo anche le società Leonardo Global Solutions e Leonardo Logistics.