Cybersecurity, collaboration, servizio al cliente: la nuova strategia di HiSolution spiegata dal ceo Coturri

di Barbara Weisz ♦︎ Eliminate le business unit, oggi l'azienda si presenta come una realtà al servizio degli IT manager. In grado di realizzare servizi su misura, grazie anche all'acquisizione di Ict Plus, che ha portato capacità interne di sviluppo software. Cybersecurity: il Noc raddoppierà il personale, e si trasformerà in un Soc. HiMobile, per la protezione dei dispositivi mobili. HiTeams: integrazione di Microsoft Teams con il sistema telefonico. Ne parliamo col ceo Luca Coturri e il responsabile commerciale Jonathan Carlesi

Il valore aggiunto è il servizio al cliente. HiSolution continua a puntare su quattro specifici segmenti IT, ovvero collaboration, cybersecurity, outsourcing IT e datacenter, ma lo fa nell’ambito di una nuova strategia. Da quest’anno elimina le business unit e si propone semplicemente come una realtà al servizio degli IT manager. Con un tratto distintivo: un servizio su misura, che aggiunge competenze umane alle soluzioni tecnologiche, e vuole diventare sempre più proattivo anche grazie all’intelligenza artificiale. L’acquisizione di Ict Plus nel 2022 ha portato capacità interne di sviluppo software, partendo dalle quali l’impresa lavora sull’IA, e intende assumere nuovo personale (ci sono quattro posizioni aperte). La crescita del fatturato 2023 è stata nell’ordine del 15%, a 7,6 milioni di euro, proseguendo il trend positivo degli ultimi anni. La distribuzione di questo valore è relativamente omogenea fra le diverse attività, «forse cybersecurity, networking e communication sono le aree che portano più ricavi e di conseguenza anche margini» afferma l’amministratore delegato Luca Coturri. Nel 2024 la società di tecnologie, servizi e consulenza IT si attende una crescita «nello stesso ordine di grandezza», con una stima intorno a 8,5 milioni di euro. All’aumento di fatturato corrisponde quello dell’organico, l’attrazione di nuovi nuovi talenti è prioritaria nella convinzione che «in un’impresa di servizi, con le persone crescono i ricavi».

Fra i settori da cui si attende la maggior produzione di valore quest’anno c’è la cybersecurity, con lo sviluppo dei prodotti HiEndpoint e HiFirewall, e un’attenzione particolare alle nuove vulnerabilità, spesso rappresentata da smartphone e device dei dipendenti. Infine, la collaboration con HiTeams Phone, che integra la telefonia aziendale con Microsoft Teams. Analizziamo tutti questi fattori attraverso gli elementi forniti da HiSolution nel corso della presentazione dei risultati 2023, anche attraverso alcune domande al ceo, Luca Coturri, e al responsabile commerciale Jonathan Carlesi.







Dopo il Covid, sale il bisogno di servizi tecnologici nelle imprese: dal Noc al Soc

Luca Coturri, ceo di HiSolution.

Il punto di partenza è rappresentato dalla sempre maggior esigenza di strumenti per la collaboration da parte delle imprese. Dopo la netta accelerazione impressa dal Covid, il mercato sta continuando a evolversi, le aziende hanno bisogno di partner che sappiano selezionare le tecnologie adeguate, ma anche garantire servizi di qualità e caratterizzati da velocità in caso di problemi. «I clienti vogliono riposte rapide e competenti e chiedono l’individuazione di un percorso tecnologico adatto», sottolinea il ceo. HiSolution si propone come interlocutore unico su tutti i propri ambiti di intervento, non vendendo più solo singole soluzioni tecnologiche ma, come detto, un servizio a valore aggiunto. Carlesi sintetizza così la vision aziendale: «essere responsabili della serenità tecnologica delle aziende», intercettando quelle in cui l’IT manager ha bisogno di supporto.

Il cuore dell’azienda è il Noc, Network operation center, nel quale lavorano dieci dei 55 dipendenti totali. E l’obiettivo per i prossimi anni è quello di raddoppiare, se non triplicare la struttura, fornendo il servizio h24 con nuove funzioni di proattività. Oggi il criterio resta la reperibilità, per cui se un cliente apre il ticket c’è una persona incaricata di collegarsi e rispondere, in futuro si pensa a una maggior integrazione. Per questo il managed service provider toscano sta rafforzando struttura e competenze. In questo momento l’azienda ha quattro posizioni aperte, di cui una sul Noc. Nel 2023 ha inaugurato stage che verranno convertiti in posti fissi, sottolinea Coturri segnalando la difficoltà di selezionare personale tecnologicamente formato, e uno di questi riguarda proprio il Noc. Del resto, l’idea è quella di passare da network operation center, Noc appunto, a security operation center, Soc.

I dati di bilancio: crescita del 15% nel 2023 e replica nel 2024

Jonathan Carlesi, responsabile commerciale di HiSolution.

La cybersecurity è uno degli ambiti in cui HiSolution prevede di crescere maggiormente nel 2024. L’anno scorso si è chiuso, come detto, con ricavi in crescita del 15%, percentuale che si intende replicare quest’anno. Il «nostro Ebitda si aggira intorno al 10-12 per cento» ci racconta il ceo, sottolineando che questo avviene in una fase di investimenti importanti. La sicurezza, insieme a networking e communication, è stata già nel 2023 una delle attività maggiormente performanti, in termini di ricavi e margini, ed è al centro anche delle strategie 2024. Senza rivolgersi a un settore merceologico particolare, il criterio di fondo è quello sopra descritto da Carlesi: le esigenze dei manager IT. Il target ideale è quindi un’azienda non piccolissima, ma nemmeno troppo grande. Tipicamente aziende quindi di piccole e medie dimensioni, con un gap di competenze interne o di obsolescenza delle infrastrutture che non riescono a colmare internamente.

L’intelligenza artificiale è una risorsa che si inserisce bene nella mission, consente di unire la standardizzazione della tecnologia all’esigenza del servizio tailor made. «Per rispondere velocemente ai clienti, ci sono automatismi in cui il software può aiutare. Pensiamo a monitoraggio, analisi delle informazioni, azioni predittive. Il software affianca i nostri servizi per renderli più scalabili, veloci e dinamici». Detto più semplicemente, ci sono cose «che il software fa meglio delle persone», e sui intervengono i tool di intelligenza artificiale. «Il tempo delle persone invece viene impiegato su una parte più consulenziale, per interpretare i dati resi disponibili dai nuovi strumenti di analisi». Anche qui, un esempio: «se c’è un problema sugli apparati del cliente, il software lo identifica. Può anche risolvere nei casi più semplici, altrimenti serve la componente umana». L’intelligenza artificiale viene applicata su tutta l’offerta tecnologica, compresa la cybersecurity. Qui, si sviluppano anche funzioni predittive, per essere in grado di segnalare in modo proattivo l’insorgenza di fattori critici.

La cybersecurity al centro delle strategie 2024, il perimetro aziendale deve comprendere i device mobili

Il servizio HiFirewall offre funzionalità avanzate come il filtraggio del contenuto web e l’application control, dando visibilità completa sul traffico di rete e sulle applicazioni in uso. Regola e ottimizza le politiche di sicurezza aziendale effettuando ispezioni ad alti livelli di performance.

HiSolution nel 2023 è diventata Platinum Partner di Sophos, la suite dedicata alla sicurezza è basata su tecnologia del player internazionale del settore, gli obiettivi 2024 comprendono l’implementazione di HiMobile, HiEndpoint e HiFirewall. Come detto, con una particolare attenzione alla protezione dei dispositivi mobile, sia quando sono aziendali sia quando invece sono di proprietà del dipendente ma vengono utilizzati professionalmente. «Le aziende spesso hanno end point e firewall,

quindi tecnologia per la sicurezza perimetrale, sui pc e sulla connettività. Ma sono sempre meno attente al mobile – sottolinea Jonathan Carlesi -. Un punto particolarmente critico, sono gli accessi con smartphone», i dipendenti sono abituati a consultare gli strumenti aziendali, a partire dalla e-mail, con il mobile. Ma le imprese non prevedono misure di sicurezza adeguate o attenzione alla gestione (per esempio, in caso di smarrimento del device). «Noi lavoriamo su questi servizi, che si aggiungono all’offerta di sicurezza perimetrale», e all’attività di managed detection and response. «Il cliente sceglie la tecnologia, noi ci mettiamo un servizio che riceve alert, fornisce supporto di remediation in caso di incidenti» mantenendo l’azienda in sicurezza. Come detto, gli investimenti in intelligenza artificiale consentiranno sempre più funzionalità predittive.

La Collaboration con HiTeams integra con la telefonia la migrazione delle aziende verso la suite di Microsoft

HiTeams Phone è una soluzione cloud based, integrabile con l’infrastruttura esistente di Ucc, Unified communication e collaboration.

In materia di collaboration l’evoluzione più recente è rappresentata dal focus sulle aziende che stanno migrando su Microsoft Teams, uno strumento di collaboration, che si integra con la posta elettronica, ma volendo anche con la piattaforma telefonica. «HiSolution unisce 20 anni di esperienza nelle Telco con un’anima sistemistica», due mondi in genere separati. «Noi coniughiamo entrambe le competenze, e questo ci rende un partner interessante» in particolare per le aziende che hanno un legacy in materia di servizi telefonici a cui non vogliono rinunciare. La soluzione è HiTeams Phone, cloud based, integrabile con l’infrastruttura esistente di Ucc, Unified communication e collaboration, declinato in una triplice formula di offerta (Full, Evolution, Saving).

Carlesi sottolinea anche lo sviluppo delle attività di itruck, ovvero monitoraggio e controllo dell’infrastruttura clienti. È frequente l’outsourcing di servizi IT, o la ricerca di un consulente che affianchi il responsabile del settore. «Nelle aziende la tecnologia cresce anno su anno ma non sempre le persone aumentano di pari passo», quindi l’IT manager in azienda spesso deve fare delle scelte. Magari si concentra sulla gestione dell’infrastruttura «ma non ha le competenze su tutti gli ambiti, per cui prendiamo in outsourcing una parte». Oppure affianca l’evoluzione del business, e preferisce invece esternalizzare altre funzioni. Banalmente, anche solo l’assistenza nei confronti dei dipendenti che aprono ticket di malfunzionamento.

Infine per i clienti che non sono sul cloud, o che preferiscono un private cloud e server proprietari, «proponiamo una tecnologia Dell e aggiungiamo supporto e assistenza sul datacenter».














Articolo precedenteIl laboratorio collaborativo per la servitizzazione di Sew-Eurodrive in mostra a Sps Italia (Parma, 28-30 maggio)
Articolo successivoCosti di stoccaggio ridotti e migliore efficienza della supply chain con le nuove soluzioni AI di Sap






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui