Lapp e manifattura: un amore… ad alta tensione

di Piero Macrì ♦︎ La multinazionale tedesca dei cavi non fornisce solo prodotti e componenti di comando e controllo di potenza per il cablaggio di macchine e impianti industriali. Offre anche soluzioni integrate per la realizzazione dell’infrastruttura di rete dedicata alla trasmissione dati. La tecnologia Single-Pair Ethernet (Spe) per il collegamento fino al livello dei sensori e attuatori in ottica IIoT. Ne parliamo con l’ad Italia Roberto Pomari

Con un fatturato di 1,2 miliardi di euro il gruppo Lapp è uno dei più grandi integratori di sistemi di cablaggio, pressacavi, connettori, accessori e sistemi precablati. A livello mondiale la multinazionale tedesca è presente in Europa, Asia e Nord America con circa 4.600 dipendenti e 25 stabilimenti di produzione. In Italia, oltre a essere rappresentata dalla propria filiale, controlla due importanti aziende che operano nel settore cavi: Camuna Cavi, attiva nell’oil & gas, e Ceam Cavi Speciali. Sommando le tre diverse voci di fatturato, l’Italia, con un volume d’affari prossimo ai 100 milioni di euro, rappresenta per Lapp uno dei più importanti mercati d’Europa ed è seconda alla sola Germania. La fornitura di prodotti e componenti di comando e controllo di potenza per il cablaggio completo di macchine e impianti industriali, da sempre il core business di Lapp, viene oggi affiancata da un’offerta integrata per la realizzazione dell’infrastruttura di rete dedicata alla trasmissione dati.

Un’offerta complementare che, come spiega Roberto Pomari, ad di Lapp Italia, serve a realizzare macchine “IoT Ready” per acquisire e rendere fruibili in edge tutti i dati macchina. Il differenziante competitivo? «Ciò che ci distingue da un semplice fornitore di cavi – dice Pomari – è la capacità di essere un partner in business per tutti i costruttori di macchine e impianti industriali che hanno come clienti finali aziende dei più diversi settori: dal packaging, al food & beverage, dal farmaceutico all’automotive, dall’oil & gas all’intralogistica e ai trasporti. Il che vuol dire non soltanto fornire tecnologia con il più alto standard qualitativo – di cablaggio e di rete – ma rendere disponibili servizi di prevendita che permettono al cliente di individuare la soluzione migliore in funzione della tipologia di lavoro che deve svolgere la macchina».







Tra questi: il supporto per la compliance alle normative di settore e di mercato, fondamentale per tutti coloro che esportano macchine e tecnologia nelle più diverse aree del mondo; consulenza e ingegnerizzazione per lo sviluppo di soluzioni ad hoc e precablate; servizi di diagnostica e network analysis per la certificazione dei sistemi. In futuro è prevista la disponibilità di soluzioni per la manutenzione predittiva dei cavi, soluzioni che al momento sono in fase di testing presso alcuni dei più importanti clienti del gruppo. Ecco quanto emerso nel corso dell’intervista al country manager di Lapp Italia.

 

D. Quali sono i risultati di fatturato dell’ultimo anno di Lapp in Italia? Quanto ha inciso la crisi covid e quali i primi segnali dall’inizio dell’anno?

Roberto Pomari, ad di Lapp Italia

R. Il gruppo ha mostrato resilienza. Considerato l’impatto negativo che ha interessato le economie di tutti i Paesi, i numeri sono sostanzialmente positivi. In Italia, l’anno fiscale terminato a settembre è stato chiuso con un valore di 44 milioni di euro (-7%). Tuttavia, se ragioniamo sull’anno solare, nel periodo gennaio-dicembre la flessione è stata più lieve, pari al 4,9%, e questo grazie alla rimonta realizzata soprattutto nell’ultimo trimestre. Tendenza che sembra al momento confermata: l’entrata ordini di gennaio è stata, infatti, superiore rispetto a quella dello stesso periodo dello scorso anno. In quanto tempo e con quale velocità si possa ritornare ai livelli pre-covid è ancora presto per dirlo, sono troppe le variabili in gioco.

 

D. Immagino che la dinamica del mercato non sia stata omogenea. Come hanno reagito e stanno reagendo le aziende dei settori in cui siete presenti?

R. In momenti come questi la risposta del mercato non è omogenea. C’è chi ha rallentato, chi è rimasto stabile e chi ha accelerato. Per fortuna, Lapp è presente in diversi settori industriali e questo ci ha permesso un buon bilanciamento. La doccia fredda dell’automotive e di altri comparti è stata compensata da ottimi risultati nel packaging, nel food & beverage e nel farmaceutico, da sempre nostri settori chiave. Parliamo di aziende che si confrontano con una concorrenza molto agguerrita e che, dovendo acquisire di anno in anno una sempre maggiore competitività, investono in nuova tecnologia per aumentare l’efficienza delle macchine. Un altro settore su cui stiamo focalizzando la nostra attenzione è l’intralogistica. Tutto ciò è dovuto alla nuova automazione dei magazzini. Decollato alla grande, grazie all’impulso dell’e-commerce, questo comparto rappresenta per noi una grande opportunità poiché i processi di movimentazione necessitano un cablaggio dedicato.

 

D. Quale è la missione di Lapp?

R. “Reliably connecting the world”. Questo motto significa per noi essere al fianco dei clienti per offrire sempre la soluzione migliore attraverso la fornitura di prodotti e componenti di controllo e comando per il cablaggio completo di macchine e impianti industriali. Accanto a questo, che rappresenta il nostro mercato storico, si affianca oggi tutta la fornitura d’infrastruttura di networking (ndr cavi di rete ad elevata velocità e switch industriali in versione sia managed che unmanaged, cavi per sistemi bus di campo, connettori per il cablaggio in campo e un’ampia gamma di soluzioni per il cablaggio di sensori e attuatori). Una domanda messa in moto dall’affermazione dell’IoT e dalla trasformazione digitale dell’ambiente di produzione, a cui Lapp risponde grazie a un’offerta completa, resa ancora più ricca con l’acquisizione di Ceam specializzata nella produzione di cavi per trasmissione dati. Il suo fatturato, pari a circa 26 milioni di euro, sommato ai 25 milioni di Camuna Cavi (azienda del gruppo attiva nell’oil & gas e cavi speciali custom), permette all’Italia di posizionarsi all’interno del Gruppo come secondo Paese, dopo la Germania, grazie a un giro d’affari complessivo prossimo ai 100 milioni di euro.

 

D. Come descrivere Lapp?

Cavi di controllo e comando Ölflex.

R. Credo che il modo migliore per definire una società come la nostra sia quello di abilitatore tecnologico dell’Industria 4.0. Forniamo il cablaggio per il controllo e comando e tutta l’architettura di sistema per rendere la macchina IoT Ready, pronta per acquisire e rendere fruibili in edge tutti i dati macchina utili per sviluppare e implementare soluzioni di manutenzione preventiva e predittiva, andando così ad alimentare flussi di informazioni che possono essere utilizzati per raggiungere massimi livelli di produttività ed efficienza. Quindi, da una parte cavi di controllo e comando grazie al nostro brand Ölflex e dall’altra, infrastruttura per architetture macchina IoT Ready. Il primo è quello che assicura il flusso di potenza, il secondo è quello dedicato alla trasmissione dati. Quest’ultimo può essere descritto come il sistema nervoso che predispone la macchina all’acquisizione di segnali.

 

D. Il differenziale competitivo?

R. Ciò che ci distingue da un semplice fornitore di cavi è la capacità di essere un partner in business per tutti i costruttori di macchine. Il che vuol dire non soltanto fornire tecnologia con il più alto standard qualitativo di mercato, ma rendere disponibili servizi pre e post vendita che permettono al cliente di individuare la soluzione migliore – comprensiva di cavi, connettori e accessori – in funzione della tipologia di lavoro che deve svolgere la macchina. Non basta avere un cavo corretto in rapporto alla potenza elettrica. Serve capire quali sono le normative di settore che devono essere soddisfatte, quali i criteri da rispettare qualora la macchina venga installata in un paese estero; quali le condizioni ambientali, di usura e stress che i cavi devono sostenere. Inoltre, ci distinguiamo per un approccio volto ad anticipare le tendenze che segneranno il futuro dei cavi di networking. Ne sono un esempio la tecnologia Single-Pair Ethernet (Spe), per il collegamento fino al livello dei sensori e attuatori, in ottica di IIoT e per cui da tempo abbiamo lanciato sul mercato soluzioni ad hoc, come il cavo Etherline T1.

 

D. Un servizio quindi che può aiutare a individuare la migliore configurazione di cablaggio per differenti tipologie di utilizzo e settori diversificati?

R. Sì, esatto. Attraverso i nostri uffici tecnici siamo in grado di suggerire la scelta del materiale più adatto per diversi settori: packaging, food, beverage, farmaceutico, automotive e oil & gas. È molto importante conoscere il tipo di applicazione e in quale contesto si deve operare. I cavi entrano a contatto con olii particolari o agenti chimici? Sono interessati da movimentazioni che possono pregiudicarne il buon funzionamento? Devono essere resistenti al fuoco in caso d’incendio? Sono tutte domande utili alla progettazione. Come si può ben capire, la scelta di cavi e connettori non può essere funzione della sola dimensione elettrica, ma deve tenere contro di altri fattori e variabili di impiego.

 

D. Cosa cambia e come cambia il vostro business in funzione dell’affermazione dell’IoT e dello smart manufacturing?

Lapp Manutenzione Predittiva. Lapp fornisce il cablaggio per il controllo e comando e tutta l’architettura di sistema per rendere la macchina IoT Ready, pronta per acquisire e rendere fruibili in edge tutti i dati macchina utili per sviluppare e implementare soluzioni di manutenzione preventiva e predittiva, andando così ad alimentare flussi di informazioni che possono essere utilizzati per raggiungere massimi livelli di produttività ed efficienza

R. Rispetto al business tradizionale, che riguarda quello che in gergo viene definito cablaggio di controllo e comando si affiancano le soluzioni di Industrial Communication, tra cui si distinguono Unitronic, Eteherline, la gamma per tecnologia Ethernet industriale e Hitronic, la fibra ottica per la trasmissione dati veloce. Ceam Cavi Speciali ci dà la possibilità di progettare il tutto internamente, a favore di un portafoglio completo di prodotti. Vale poi l’appartenenza a un gruppo con più di cinquant’anni di storia e una presenza internazionale. Centri di competenza, in Europa, in Asia e in America sono in grado di supportare i costruttori, sulla base delle specifiche esigenze di funzionamento della macchina. Insomma, oltre alla fornitura del componente, occorre considerare la consulenza tecnica e il servizio di ingegneria in grado di fornire anche soluzioni precablate end-to-end.

 

D. Come semplificare il cablaggio e accelerare la realizzazione dei cavi di una macchina dedicata a un particolare settore?

R. È di grande importanza la capacità di ingegnerizzazione. Abbiamo sviluppato negli anni l’expertise che ci permette di realizzare sistemi precablati in funzione delle diverse tipologie di macchina. In questo modo rendiamo il tutto molto più rapido risolvendo, allo stesso tempo, la complessità di questi sistemi di tipo “cable tree”, ovvero sistemi che prevedono una struttura molto ramificata, costituita, per semplificare, da cavi portanti e derivati. Riusciamo così a fornire un sistema chiavi in mano già collaudato e plug & play.

 

D. Rendete disponibili anche servizi di collaudo e diagnostica?

R. Sì certo, ed è un’attività su cui abbiamo investito e continueremo a investire. Il motivo è semplice. Costruire una macchina IoT Ready presuppone una complessità maggiore poiché oltre al cablaggio di potenza deve essere integrata l’architettura di trasmissione dati. Il costruttore deve pertanto avere la certezza di poter consegnare al cliente una macchina che garantisca continuità di funzionamento sia da punto di vista elettrico che di trasmissione dati. È questo il motivo per cui abbiamo promosso il servizio di network analysis che prevede l’ispezione e il collaudo della rete per verificarne la corretta progettazione e funzionamento. Un check-up che riguarda sistemi nuovi o esistenti al fine di verificarne il buono stato di salute. Una certificazione supportata da un report dettagliato che rendiamo disponibile al costruttore al termine del processo di analisi.

 

D. Esiste un vostro interesse nello sviluppo di soluzioni di manutenzione predittiva del cablaggio?

R. Si, è un qualcosa che ci vede impegnati come centro di ricerca e sviluppo. Sono soluzioni che stanno gradualmente trovando attenzione da parte delle aziende. Al momento, sono in fase di test presso alcuni dei nostri più importanti clienti che operano in diversi settori. Si tratta di un work in progress, ma prevedo che il tutto evolverà rapidamente fino a costituire parte della nostra offerta. I progetti pilota che sono stati finora avviati serviranno a mettere a punto una soluzione allineata a quelle che sono le reali esigenze. Stiamo anche lavorando per produrre cavi con a bordo sensoristica che possa semplificare e migliorare l’acquisizione dei dati finalizzati ad attività di manutenzione.














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