Federmeccanica e Assistal siglano l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Ccnl

Maggiori garanzie salariali, previdenza complementare, formazione e sicurezza: questi i cardini sui quali si baserà il nuovo contratto

Alberto Dal Poz, presidente di Federmeccanica

Il 5 febbraio, dopo un negoziato durato oltre un anno, Federmeccanica e Assistal hanno firmato l’ipotesi di accordo per il Contratto Collettivo Nazionale Per il Lavoro dei metalmeccanici e degli Installatori di Impianti.

Fra i cardini del rinnovo:







  • Nove livelli di inquadramento ricompresi in quattro campi di responsabilità di ruolo;
  •  Passaggio dalla mansione al ruolo: dal cosa si fa, al come si fa e come si può fare meglio;
  • Sei criteri di professionalità: autonomia-responsabilità gerarchico funzionale, competenza tecnicospecifica, competenze trasversali, polivalenza, polifunzionalità, miglioramento continuo ed innovazionae correlati ai nuovi sistemi integrati di gestione.
  • Conferma dell’impianto del 2016 con sistema di calcolo dell’inflazione ex post (IPCA);
  • Valorizzazione del lavoro legata alla riforma dell’inquadramento;
  • Incrementi retributivi mensili complessivi pari a 25 euro lordi nel giugno 2021; 25 euro lordi nel giugno 2022; 27 euro lordi nel giugno 2023; 35 euro lordi nel giugno 2024;
  • Aumento del contributo aziendale al Fondo Cometa per i neo iscritti under 35;
  • Il contributo passerà dall’attuale 2% al 2,2% dei minimi contrattuali;
  • Creare servizi alle imprese con un contributo una tantum di 1,5 euro a carico delle aziende (es pillole formative on line, block chain per registrare la formazione);
  • Puntare sulla “alfabetizzazione digitale”;
  • Promuovere i break formativi e condividere le esperienze virtuose;
  • Focalizzarsi sui quasi infortuni mettendo a fattor comune le buone pratiche;
  • Analizzare le cause dei rischi alla radice (root cause analysis) per la prevenzione degli infortuni.

«La nostra volontà è sempre stata chiara: fare il Contratto», Alberto Dal Poz, presidente di Federmeccanica. «Dopo un confronto serrato ma costruttivo abbiamo trovato la chiave per un rinnovo che rispettasse le due condizioni per noi imprescindibili: Continuità e Sostenibilità. In continuità con lo spirito riformatore avviato nel 2016 col Rinnovamento contrattuale e sostenibile dal punto di vista economico. Tutto questo è stato possibile ottenerlo grazie alla “Riforma dell’Inquadramento” che Federmeccanica e Assistal hanno messo al centro della trattativa con la Proposta del 26 novembre scorso. L’incremento quantitativo del trattamento salariale non è quindi uno scambio, bensì una conferma del sistema di garanzia introdotto con il Contratto del 2016, e frutto dell’introduzione di elementi di qualità nel tessuto contrattuale attraverso la riforma dell’Inquadramento. Un investimento per il futuro».

«Riformare l’Inquadramento vuol dire dare il giusto valore e riconoscimento alle competenze attuali», commenta Angelo Carlini, presidente di Assistal. «Se fino a qualche anno fa le persone facevano operazioni specifiche ma circoscritte, oggi devono possedere capacità critica e competenze di problem solving, di controllo qualità, di gestione del processo. A tutto ciò, l’Inquadramento contrattuale vigente (in vigore dal 1973) non avrebbe potuto rispondere in maniera esaustiva. Inoltre, con il rinnovo di oggi abbiamo riconoscito un incremento salariale rilevante che però mentiene il giusto equilibrio con le difficoltà economiche del momento. Abbiamo dato un segnale fortissimo non solo per le nostre imprese e per i nostri lavoratori, ma anche verso le istituzioni».














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