Engineering: per gestire il cambiamento bisognerà trovare un corretto equilibrio fra tecnologie esistenti e innovative

Per il ceo Pandozy «Sarà un momento di enormi possibilità per tutti coloro che sapranno adottare le giuste tecnologie ed applicarle al proprio contesto, trasformando quello che per molti in questi ultimi 12 mesi è stato un approccio tattico, in un approccio strategico»

Il Covid ha accelerato il cammino delle aziende di ogni dimensione verso la trasformazione digitale. Ha creato enormi problemi ma allo stesso tempo la crisi ha fatto emergere nuove opportunità, che fanno leva sui dati e sulle tecnologie abilitanti che permettono di sfruttarli. Il problema è che attualmente le risorse per cogliere tali opportunità sono limitate e diventa fondamentale saper gestire il ritmo del cambiamento, garantendo il corretto equilibrio tra le tecnologie esistenti e quelle innovative, per poter selezionare le migliori soluzioni di mercato. Questa la tesi di Engineering, realtà internazionale con più di 40 sedi e 12.000 professionisti che sviluppa soluzioni per la digitalizzazione.

Secondo l’azienda per gestire la complessità saranno fondamentali gli ecosistemi digitali, che permetteranno di ripensare il mondo, ma per capire quali adottare, diventa fondamentale comprendere quali tecnologie adottare.







«Il passaggio al Cloud sta rendendo i dati sempre più accessibili e utilizzabili. L’AI & Advanced Analytics diventerà sempre più centrale. E, in generale, tutte enabling technologies – non solo Intelligenza Artificiale e Cloud, ma anche Cybersecurity, Digital Twin, IoT, Intelligent Automation – agiscono come acceleratori. Per implementare e sfruttare al meglio queste tecnologie sono necessarie competenze specifiche e metodologie specifiche, veloci e scalabili e che garantiscono affidabilità», si legge nel white paper “Where Business Meets Technology” realizzato dall’istituto e scaricabile gratuitamente a questo indirizzo.

«Le tecnologie digitali permettono di prendere decisioni migliori più rapidamente» afferma Paolo Pandozy, ceo di Engineering. «Oggi ci troviamo di fronte a una potenziale “tempesta perfetta”: una crescita esponenziale di opportunità tecnologiche, combinata ad un potenziale gap di competenze disponibili, il tutto all’interno di un contesto di risorse non infinite. Proprio per questo sarà un momento di enormi possibilità per tutti coloro che sapranno adottare le giuste tecnologie ed applicarle al proprio contesto, trasformando quello che per molti in questi ultimi 12 mesi è stato un approccio tattico, in un approccio strategico».














Articolo precedenteTutti gli appuntamenti con Cim4.0 ad A&T
Articolo successivoLapp e manifattura: un amore… ad alta tensione






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui