Isagro vola nel primo trimestre e punta ai 200 milioni di ricavi

Campo di riso
Campo di riso

Un primo trimestre in gran spolvero per Isagro, capofila di un gruppo che, nell’arco di vent’anni, è diventato un operatore qualificato nel settore dei prodotti per la protezione delle colture, con un fatturato di circa 160 milioni e oltre 600 dipendenti a livello mondiale. Ma i festeggiamenti sono rimandati, anche se i numeri sono tutti all’insegna della crescita: +16% il fatturato a 51,9 milioni di euro; +38% l’ebitda a 7,7 milioni. Positivi anche il risultato ante imposte di 6,7 milioni, rispetto agli 1,4 milioni del primo trimestre 2015 e il risultato netto, a 4,2 milioni rispetto agli 0,8 di un anno fa. La posizione finanziaria netta a debito per 41 milioni è migliore di 6,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2015 e in crescita di 2,1 milioni rispetto al 31 marzo 2015. La società è solida dal punto di vista finanziario grazie a un rapporto debt/equity di 0,40 e mezzi propri per 20,7 milioni che finanziano direttamente il capitale circolante e oltre la metà della posizione finanziaria netta a medio/lungo termine.

Campi agricoli
Campi agricoli

Festeggiamenti rimandati, dicevamo, perché i risultati potrebbero essere falsati dalla elevata stagionalità del business, per cui il primo trimestre non è rappresentativo dell’intero esercizio. In ogni caso l’incremento del fatturato è stato generato soprattutto dal boom di vendite di Tetraconazolo, il formulato a base del fungicida di proprietà e, in misura minore, di prodotti rameici, biostimolanti e piretroidi, principalmente in Europa e Stati Uniti. Ma, come si legge nella nota diffusa dal gruppo “nel primo trimestre 2016 si sono osservate le medesime condizioni di contesto sfavorevoli al consumo di prodotti per il crop protection su importanti mercati che avevano contraddistinto l’esercizio 2015. Tra queste, fenomeni di diffusa siccità, un andamento ancora non pienamente positivo dei prezzi delle principali commodity agricole e, nel rilevante mercato brasiliano, il persistere anche di avverse condizioni economico/finanziarie, in termini di accesso al credito e costo dello stesso”.







Coltivazioni di frumento
Coltivazioni di frumento

L’evoluzione dell’anno dipenderà dunque in larga misura dalla normalizzazione di questi fattori “oltre che dalla definizione di nuovi contratti di Licensing”. Che sono una delle linee strategiche per centrare l’obiettivo di un fatturato consolidato a 200 milioni. Insieme alla ricerca in casa di nuove molecole e lo sviluppo principalmente attraverso un main developer, trattenendo per Isagro diritti per selezionati segmenti/mercati. Isagro punterà infine sulle Biosolutions, anche tramite acquisizioni.
Intanto, pur considerando tutti i fattori di rischio, Isagro ha deliberato il pagamento di un dividendo di 2,5 centesimi di euro per ogni azione ordinaria e di 3 centesimi per ogni azione sviluppo, nuova categoria di azioni Speciali disegnata appositamente per società aventi un soggetto controllante (nel caso di Isagro la Piemme srl).














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