Una cerniera tra mondo accademico e produttivo, per connettere le necessarie formazione e cultura con le esigenze del mondo della fabbrica. Un collante necessario per far sì che la laurea o il diploma non siano soltanto pezzi di carta da appendere a una parete ma strumenti di valutazione delle competenze per le aziende e corredi curricolari determinanti per le persone.
L’operazione di legare due universi, spesso oggi solo paralleli, la sta compiendo Assolombarda che, grazie alla collaborazione del Tavolo dei Rettori, è da sempre impegnata a diffondere nelle imprese la consapevolezza del valore strategico dell’investimento in conoscenza e della cultura della formazione, che sono componenti fondamentali della catena del valore.
Come lo fa? Uno degli strumenti è il progetto “Università e Ricerca”, contenuto nel piano strategico “Far Volare Milano”. Attraverso questo progetto sono stati già erogati negli ultimi due anni oltre 60mila tirocini curriculari, 271 dottorati di ricerca industriale e coinvolti oltre 6mila studenti delle scuole superiori in iniziative di orientamento ai percorsi universitari a indirizzo scientifico-tecnologico. Inoltre, alle aziende è stato proposto il “Manuale dello stage”, uno strumento che permette di programmare, attivare e gestire al meglio le esperienze di tirocinio.
Ancora, Assolombarda ha elaborato due strumenti a uso e consumo delle imprese: il manuale “Inserire giovani ad alto potenziale: strumenti e risorse”, che fornisce alle aziende una guida per orientarsi rispetto agli attuali riferimenti normativi, strumenti contrattuali applicabili, agevolazioni e incentivi fruibili quando si pesca nel mare magnum dei giovani che si stanno formando in Università pubbliche e private. E una ricerca dal titolo “Modelli di partenariato didattico università-impresa”, che rappresenta un patrimonio di buone prassi a disposizione del sistema delle imprese che raccoglie le forme di partenariato didattico esistenti.
L’obiettivo finale è, appunto, consolidare la sinergia tra università imprese, “come strumento di arricchimento e innovazione dell’offerta didattica e di competitività aziendale, allo scopo di colmare il gap tra la domanda di competenze da parte delle imprese e l’offerta di lavoro, favorire l’attrattività degli atenei e diffondere la cultura dell’alta formazione”, si legge nella nota emessa da Assolombarda a ridosso della presentazione del progetto.
“Milano, già oggi, è uno dei poli universitari italiani più attrattivi e attenti alla relazione con il tessuto produttivo del territorio, anche se occorre facilitare ulteriormente il rapporto tra mondo accademico e mondo industriale – ha dichiarato Pietro Guindani, Vicepresidente di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza – Università e imprese hanno ben presente che la circolarità della conoscenza, dai luoghi del sapere a quelli della produzione, migliora la didattica e le performance occupazionali dei laureati. È così che l’investimento in formazione si traduce in maggiore competitività”.