La svolta green in Sardegna si chiama cardo. Dalla coltivazione di questa pianta nell’isola nascono alcuni prodotti industriali di ultima generazione quali biolubrificanti, biopesticidi e bioplastiche. Innovazioni che sono realizzate grazie alla collaborazione tra gli agricoltori di Coldiretti e la bioraffineria Matrìca di Porto Torres della Novamont.
Il cardo è una pianta particolarmente rustica, che ha dimostrato di crescere su terreni aridi e poco adatti a colture tradizionali, consuma poca acqua, genera farine proteiche per l’alimentazione animale e altre materie prime per la realizzazione di prodotti a basso impatto ambientale. Partendo dall’utilizzo di questa materia prima e dei suoi scarti la bioraffineria Matrica a Porto Torres produce una gamma di sostanze per la realizzazione di bioplastiche, basi per biolubrificanti, e bioagrofarmaci e bioadditivi per gomme.
Sono diversi gli utilizzi della coltivazione del cardo. Per esempio, i bioagrofarmaci possono essere impiegati per il controllo non selettivo della vegetazione perché di rapida degradazione e senza effetti negativi sull’uomo e sull’ambiente. Le bioplastiche oltre a essere utilizzate per sostituire i tradizionali teli per la copertura dei terreni, sono applicare nel campo dei bioshopper, piatti stoviglie e bicchieri, fino ai giochi per bambini.
Ma sulla tavola green dell’industria sarda non c’è solo il cardo. La lana di pecora, per la propria capacità di assorbimento, è ora utilizzata nelle panne di assorbimento per combattere i disastri ambientali provocati dagli sversamenti in mare e nei corsi d’acqua di pericolosi inquinanti, come è avvenuto recentemente a Genova. Ma è anche una materiale particolarmente efficace per l’isolamento termico e acustico degli edifici dove garantisce prestazioni eccellenti sia nella protezione dal caldo e dal freddo, regolando il livello di umidità, sia contro i rumori, con un materiale naturale, sano e riciclabile.
Dunque, sull’isola c’è un futuro per l’industria legata all’ambiente. “La domanda di sostenibilità ambientale che viene dai consumatori apre nuove e ampie opportunità per l’agricoltura che è in grado di esprimere grandi potenzialità nell’innovazione che creano lavoro, offrono possibilità di reddito e aiutano a far crescere un nuovo modello di sviluppo piu’ rispettoso del territorio”, ha riassunto il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.