Eni, cala l’utile netto (-66%) nel 2023. Ma Descalzi resta ottimista

«Il 2023 è stato un altro anno di eccellenti risultati, nonostante uno scenario incerto e volatile», dichiara l'ad del Gruppo

DeScalzi_Eni
Claudio Descalzi, ad di Eni

Sotto la presidenza di Giuseppe Zafarana, il cda di Eni ha approvato i risultati consolidati dell’esercizio e del quarto trimestre 2023 (non sottoposti a revisione contabile).

Claudio Descalzi, ad di Eni, ha commentato: «Il 2023 è stato per Eni un altro anno di eccellenti risultati, nonostante uno scenario incerto e volatile. Abbiamo conseguito ottimi risultati sia finanziari che operativi, progredendo nella nostra strategia di creazione di valore, di decarbonizzazione e di contestuale garanzia di stabilità e affidabilità delle forniture energetiche. Il nostro modello satellitare distintivo si conferma un’efficace leva nell’accelerazione della crescita di valore, contribuendo alla nostra performance in modo sostanziale. Abbiamo recentemente finalizzato l’acquisizione di Neptune che, con il suo portafoglio prevalentemente a gas, e sinergico ai nostri asset in Nord Europa, Indonesia e Nord Africa, costituirà un elemento chiave per i nostri piani di sviluppo. Nel 2023 abbiamo avviato nel rispetto dei tempi e dei budget i due rilevanti progetti Baleine in Costa d’Avorio e Floating Gnl Congo (fase 1). Grazie agli straordinari successi esplorativi in Indonesia e in altre geografie abbiamo confermato la nostra leadership nel settore; al tempo stesso abbiamo conseguito il massimo livello di produzione rispetto all’intervallo obiettivo annunciato. Il settore Ggp ha realizzato risultati record facendo leva sulla qualità del portafoglio, azioni di ottimizzazione e favorevoli accordi contrattuali. La realizzazione di progetti a gas e a contenute emissioni è solo un aspetto del nostro piano di transizione, che ci vede anche impegnati nell’aumentare in maniera rilevante la presenza nel settore delle nuove energie. Enilive, attiva nei business dei biocarburanti e dei servizi di mobilità, ha ampliato la propria presenza internazionale attraverso l’acquisizione della partecipazione del 50% nella bioraffineria di Chalmette negli Stati Uniti e l’accordo di joint venture con LG Chem per la realizzazione di un nuovo impianto in Corea del Sud. Plenitude ha raggiunto i 3 GW di capacità rinnovabile. Entrambi i business già adesso assicurano un contributo economico di circa €1 mld di Ebitda ciascuno. Attraverso il recente accordo per l’ingresso nel capitale di Plenitude di un investitore istituzionale, abbiamo dato visibilità al valore di questo business stimato in circa €10 mld rafforzando l’accesso a mezzi finanziari incrementali a sostegno dei nostri piani di crescita. I risultati finanziari di Gruppo sono stati eccellenti con un Ebit proforma di circa €18 mld e un utile netto adjusted superiore a €8 mld. La generazione di cassa operativa con €16,5 mld su base adjusted prima dell’assorbimento del circolante ha assicurato un significativo surplus in aggiunta al sostanziale ritorno di cassa agli azionisti di €4,8 mld, mantenendo un rapporto di indebitamento di 0,2».







Highlight finanziari del quarto trimestre 2023

  • Nonostante la volatilità dello scenario caratterizzato dalla flessione dei prezzi del petrolio Brent (-5% rispetto al quarto trimestre 2022) e del gas (diminuiti del 57% nel mercato europeo), l’utile ante imposte adjusted del quarto trimestre 2023 di €3,2 mld (€15,1 mld su base annua) evidenzia la robusta performance conseguita dal Gruppo grazie alla efficace gestione industriale e alla disciplina finanziaria.
  • L’utile operativo proforma adjusted nel quarto trimestre 2023 è stato di €3,8 mld (con un rilevante €17,8 mld nell’anno) trainato dai solidi risultati di E&P, dalla performance record di Ggp e dal contributo positivo di Plenitude.
  • E&P ha conseguito l’utile operativo adjusted di €2,4 mld nel quarto trimestre 2023 (-17% rispetto al quarto trimestre 2022) impattato dall’indebolimento dei prezzi di realizzo, in parte compensato dalla notevole ripresa della produzione di idrocarburi aumentata del 6% a 1,71 mln di boe/g nel trimestre.
  • Su base annua l’utile operativo adjusted di €9,9 mld (€16,5 mld nel 2022) ha risentito dei deboli prezzi di realizzo e degli effetti del deconsolidamento di Azule. Includendo il contributo delle società all’equity, l’utile operativo proforma adjusted dell’esercizio 2023 ammonta a €13,3 mld (€20,9 mld nel 2022).
  • Ggp ha conseguito l‘utile operativo adjusted di €0,68 mld nel quarto trimestre 2023, che include l’esito favorevole di una procedura arbitrale. Nell’esercizio 2023, il settore ha conseguito l’utile operativo adjusted record di €3,2 mld, con un aumento del 57% rispetto al 2022, grazie all’ottimizzazione del portafoglio di gas naturale e Gnl e ai benefici derivanti dalle rinegoziazioni contrattuali, assicurando al contempo la stabilità delle forniture ai mercati europei e compensando la flessione delle importazioni dalla Russia. Includendo il contributo della JV SeaCorridor, l’utile operativo proforma adjusted dell’esercizio 2023 ammonta a €3,4 mld.
  • Enilive ha registrato l’utile operativo adjusted di €0,12 mld nel quarto trimestre 2023, con un incremento del 5% rispetto al quarto trimestre 2022, €0,73 mld nell’anno ’23 (+8%), beneficiando della solida prestazione del Marketing. L’EBITDA proforma adjusted per l’esercizio 2023 pari a €1 mld è in linea con la guidance.
  • Il business Refining ha risentito nel quarto trimestre 2023 dell’andamento negativo dello scenario di raffinazione dovuto alla flessione del 40% del Serm rispetto allo stesso periodo del 2022 e alla contrazione degli spread tra greggi pesanti/leggeri, con un utile operativo adjusted di €0,03 mld rispetto a €0,36 mld del quarto trimestre 2022 (€0,44 mld nell’esercizio ’23 rispetto a €1,51 mld nel 2022).
  • Il settore Plenitude & Power ha conseguito l’utile operativo adjusted di €0,11 mld nel quarto trimestre 2023 (-6% rispetto al quarto trimestre 2022) influenzato dai minori margini dell’energia generata dalle rinnovabili e dagli impianti termoelettrici. Su base annua, l’utile operativo adjusted di €0,68 mld, con un incremento dell’11%, è stato sostenuto dalla robusta performance dell’attività retail e dall’entrata a regime di significativa capacità di generazione da fonti rinnovabili. L’Ebitda proforma adjusted di Plenitude dell’esercizio 2023 è stato pari a €0,93 mld, superando la guidance originaria.
  • Versalis ha registrato la perdita operativa adjusted di €0,24 mld nel quarto trimestre 2023 (€0,61 mld nell’esercizio 2023). Tale performance negativa ha risentito del rallentamento dello scenario macroeconomico e dei costi di produzione più elevati in Europa.
  • L’utile netto adjusted di competenza degli azionisti Eni del quarto trimestre 2023 è stato di €1,64 mld con un tax rate consolidato di circa 48%. Nell’esercizio 2023 l’utile netto adjusted di competenza degli azionisti Eni è stato di €8,3 mld e il tax rate di circa 44%.
  • Nel quarto trimestre 2023 il flusso di cassa da attività operativa adjusted ante working capital al costo di rimpiazzo è stato di €3,6 mld, superiore agli investimenti organici di €2,4 mld, generando pertanto un free cash flow organico di €1,2 mld. Nell’ esercizio 2023, il flusso di cassa adjusted è stato pari a €16,5 mld, superiore ai fabbisogni per investimenti pari a €9,2 mld, generando un free cash flow organico di circa €7,3 mld che ha consentito di remunerare gli azionisti attraverso il pagamento dei dividendi (€3 mld) e il programma di acquisto azioni proprie (€1,8 mld) e di perseguire strategiche opportunità di portafoglio per accelerare la crescita nel business della decarbonizzazione (€2,4 mld), inclusa l’acquisizione di Chalmette negli Stati Uniti, l’incremento della partecipazione in Novamont ottenendone il controllo, e l’acquisto di asset a gas in Algeria.
  • L’indebitamento finanziario netto ex-Ifrs 16 al 31 dicembre 2023 è pari a €10,9 mld, in aumento di circa €3,9 mld rispetto al 31 dicembre 2022; il leverage è pari a 0,20 (0,13 al 31 dicembre 2022).
  • A novembre 2023 è stata distribuita la seconda delle quattro tranche del dividendo relativo all’esercizio 2023 pari a €0,23 per azione per un totale di €0,75 mld. La terza tranche del dividendo 2023 di €0,24 per azione è stata deliberata dallo stesso Consiglio di Amministrazione ed è prevista in pagamento il prossimo 20 marzo.
  • A settembre Eni ha avviato la seconda tranche del programma di acquisto di azioni proprie 2023 fino a un massimo di €1,375 mld, per un numero massimo di 275 mln di azioni (circa l’8% del capitale sociale) da eseguirsi entro aprile 2024. Al 9 febbraio 2024 sono state acquistate 84,5 milioni di azioni per un esborso di €1,275 mld.
  • A dicembre, Plenitude ed Energy Infrastructure Partners hanno firmato un accordo che, al perfezionamento previsto all’inizio del 2024, consentirà a Eip i entrare nel capitale sociale di Plenitude attraverso un aumento di capitale fino a €0,7 mld pari a circa il 9% del capitale sociale della società. L’operazione implica un enterprise value di Plenitude di circa €10 mld e rafforzerà la struttura finanziaria consolidata di Eni. Al 31 dicembre 2023, il debito netto di Plenitude ammontava a circa €2,2 mld.













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