I.A. e 5G trainano la hit del Patent Index 2019

Come ogni anno, l’Ufficio europeo dei brevetti ha pubblicato i dati sulle domande di brevetto ricevute nel 2019. Che è stato un anno record con 181mila domande presentate. Anche l’Italia cresce, con l’1,2%

Dal lato degli affari, Huawei è in cima alla classifica; dal punto di vista delle nazionalità, le società statunitensi occupano il primo posto del podio. L’European Patent Office (Epo) – ovvero l’Ufficio brevetti europeo – ha pubblicato, il 12 marzo scorso, le statistiche relative alle domande ricevute. Secondo il Patent Index 2019, sono state 181mila le domande; il 4% in più rispetto al 2018.

I.A. e 5G motori della crescita

Tra i settori tecnologici più attivi vi sono le Tecomunicazioni digitali e l’It. Questa crescita è dovuta al ruolo chiave di questi due settori nello sviluppo dell’Intelligenza artificiale e nello spiegamento del 5G. Le domande di brevetto nel campo della Telecomunicazione sono aumentate del 19,6% nel 2019, superando le tecnologie mediche (+ 0,9%). La comunicazione digitale include tecnologie essenziali alla costituzione del 5G.







 

Il secondo settore in più rapida crescita è l’It con un aumento del 10,2% nel 2019. Secondo l’Epo, questa progressione è spiegata da un aumento delle domande di brevetti riguardanti l’I.A. in particolare nel settore dell’apprendimento automatico e dell’elaborazione e generazione di metadati. Le aziende americane rappresentano quasi il 40% delle domande di brevetto in questo settore, seguite da società nei 38 stati membri dell’Epo con circa il 30% delle domande. Le domande in arrivo dalla Cina (+ 18,7%), nel frattempo, rappresentano poco più del 10%. Dal punto di vista commerciale, i principali candidati in quest’area sono Alphabet (Google), Microsoft, Samsung, Huawei, Intel e Siemens.

 

Huawei in testa

L’Epo ha inoltre classificato le domande di brevetto per società. Huawei vince in questa classifica con 3.524 richieste. Samsung è al secondo posto, seguito da LG. Le due società sudcoreane sono inseguite dall’American United Technologies e dalla Siemens. Sony è il candidato giapponese con il punteggio più alto, mentre la presenza di Ericsson, Philips e Robert Bosch rende l’Europa il continente più rappresentato. La top 10 comprende quattro società europee, due sudcoreane, due americane, una cinese e una giapponese. Nel dettaglio, il 72% delle richieste viene fatto da grandi aziende; il 19% da Pmi e privati e il 10% da università e organizzazioni pubbliche di ricerca.

 

Gli Stati Uniti coprono un quarto delle richieste

Per quanto riguarda la hit per Paese: gli Stati Uniti vincono; seguono Germania (15%), Giappone (12%), Cina (7%) e Francia (6%). Il boom delle domande di brevetto nel 2019 è principalmente dovuto al forte aumento delle domande cinesi con un aumento del 29,3% rispetto al 2018, Stati Uniti (+ 5,5%) e Corea del Sud (+ 14,1%).

Le domande di brevetto dei 38 stati membri dell’Epo sono cresciute più modestamente nel 2019 (+1,1%) ma sono aumentate per il terzo anno consecutivo. La Svezia è il grande campione (+ 8,0%), stimolato dall’aumento della domanda nei settori della comunicazione digitale e It. La domanda proveniente da Regno Unito (+ 6,9%) e Svizzera (+3,6%) ha nuovamente registrato una crescita significativa, mentre la domanda dall’Italia è aumentata dell’1,2%. Dopo due anni consecutivi di crescita, il numero di domande di brevetto originarie della Germania è rimasto stabile (+ 0,5%), mentre Francia (– 2,9%) e Paesi Bassi (– 2,6) diminuito nel 2019. Il calo della domanda francese è spiegato da un calo della domanda in settori come la comunicazione digitale e l’automobile.

 














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