Cybersecurity: il commento di Marco Molinaro (Accenture) al decreto-legge dedicato al Pnrr

Riceviamo e pubblichiamo integralmente le dichiarazioni di Marco Molinaro, responsabile cybersecurity di Accenture Italia, in relazione al decreto-legge dedicato al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), varato il 26 febbraio in Consiglio dei Ministri

Per proteggersi dalle minacce moderne, i clienti hanno bisogno di una soluzione di sicurezza gestita che sia olistica e intuitiva

Il decreto-legge dedicato al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), varato il 26 febbraio dal Consiglio  dei Ministri, ha stanziato finanziamenti al dipartimento per la Trasformazione digitale e all’Agenzia per la  cybersicurezza, per sostenere fondi di venture capital dedicati a intelligenza artificiale, quantum computing,  cybersecurity, 5G, telecomunicazioni. 

In questo contesto, Marco Molinaro, responsabile cybersecurity di Accenture Italia, commenta: «Questi  investimenti rappresentano un passo significativo verso il potenziamento del settore tecnologico e della  sicurezza informatica in Italia. La crescita accelerata delle start-up e delle imprese innovative in settori cruciali  come questi promette di portare vantaggi tangibili all’economia italiana, stimolando la creazione di posti di  lavoro e rafforzando la competitività globale del Paese







Marco Molinaro, Security Lead di Accenture per l’Italia, il centro Europa e la Grecia

Tuttavia, nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale generativa pongono anche nuove sfide alle aziende,  in particolare nell’ambito della sicurezza informatica, dove l’IA generativa può essere sfruttata per creare  attacchi sofisticati e difficili da rilevare, come truffe di phishing, attacchi di ingegneria sociale e hack  automatizzati. In questo contesto, oggi più che mai, le aziende italiane sono chiamate ad adottare misure  proattive che assicurino la sicurezza dei dati e delle risorse digitali. I leader nel business devono dimostrarsi  proattivi nell’introdurre o evolvere un modello di security-by-design coerente con la propria politica di  avversione al rischio, stabilendo criteri di sicurezza condivisi a livello aziendale ed estendendo la resilienza  cibernetica oltre i confini della propria organizzazione. Si tratta non solo di investire nei giusti strumenti, ma  anche di coltivare una cultura della sicurezza informatica, considerandola una priorità nelle strategie di  business». 














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